Fry Ben: differenze tra le versioni

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Versione attuale delle 19:44, 1 Feb 2010

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PERSONAGGIO

Benjamin Jotham Fry è un’assistente ricercatore all’ “Aesthetics & Computation Group” del MIT Media Laboratori di Cambridge, Massachusetts, Stati Uniti. E’ un information designer le cui interfacce uniscono la funzionalità a una straordinaria forza di suggestione.


BIOGRAFIA

Benjamin Fry ha concluso nel 2004 il suo dottorato di laurea presso il “Gruppo di Calcolo e di Estetica” al MIT Media Laboratory.

Il suo lavoro personale è stato mostrato alla biennale di Whitney nel 2002 e alla triennale Cooper Hewitt Design nel 2003. Inoltre le sue opere sono state presenti al museo di arte moderna di New York, all’Ars Electronica di Linz (Austria) e nei film “Minorità Report” e “Hulk”. I suoi grafici delle informazioni inoltre hanno illustrato gli articoli per i giornali “Nature”, “New York Magazine” e “Seed”.

Con Casey Reas ha sviluppato Processing, un ambiente di programmazione per l’istruzione dell’informatica e dell’arte della rete, che ha vinto un “Golden Nica” al Premio “Ars Electronica” del 2005.

Nel 2006, Fry ha ricevuto una borsa di studio dalla fondazione Rockefeller a sostegno del suddetto progetto.

Attualmente ricopre l’incarico di assistente ricercatore al MIT sotto la guida di John Maeda. Si potrebbe discutere se sia un artista, uno scienziato o un designer, ma forse è giunta l’ora di ipotizzare che sia tutte e tre le cose.


SITO WEB

http://benfry.com/

http://processing.org/


POETICA

La sua ricerca si è focalizzata sulla combinazione dei campi quali l’informatica, le statistiche, il disegno grafico e la possibilità di raccogliere, conservare e gestire i dati in un aumento sempre più crescente, mentre la nostra capacità di capirli rimane ferma ecostante.


OPERE

  • Processing: (2005), progetto in collaborazione con Casey Reas; si tratta di un’innovativo linguaggio di programmazione, un’elegante interfaccia che permette a generazioni di persone di capire ed usare l’informatica e la progettazione come medium creativo.
  • Genomic Cartography: una serie di studi e rappresentazioniintraprese dal 2001 al 2005, tra cui spicca “Genome Valence” (2002) che nasce per dare una visualizzazione spaziale di un corpo complesso di informazione, sia esso un testo narrativo o la struttura di un sito; la versione proposta alla Whitney Biennal del 2002, si appoggia a un database genetico, e visualizza il funzionamento dell’algoritmo utilizzato per costruire il genoma di un organismo attraverso dei punti luminosi collegati da un nastro.
Genome.jpg
  • John Underkoffler e Jennifer Connelly utilizzano “Genome Valence” nel film "Hulk" di Ang Lee. Il personaggio di Nick Nolte se ne serve per delle analisi nella prima parte del film. John inoltre è anche responsabile per il nome del progetto.
  • “Valence” può anche essere visto nel film “Minority Report” di Steven Spielberg , grazie a John Underkoffler, che lavorava nel film come consulente di scienza e tecnologia. “Valence” appare quando Tom Cruise (Detective John Anderton) si trova nel suo appartamento: mentre la telecamera fa una panoramica della stanza, "Valence" appare sul display nel centro dell'appartamento.
Minorityreport2.jpg

Sketches & Progetti:

  • Zipdecode (2004)
  • Deconstructulator (2003):
    Deconstr1.gif

Si tratta di un emulatore della decostruzione di Nintendo che mostra come la memoria e i dati di gioco sono maneggiati durante l'utilizzo del gioco stesso. L'intenzione è quella di dimostrare il loro funzionamento e il funzionamento del software, fornendo l'esempio di un'architettura relativamente semplice.


  • Dismap (2003)
  • Mariosoup (2003)
  • Iraqi casualties (2003)
  • Revisionist (2003)
  • Tendril (2003): è un browser in grado di costruire sculture tipografiche dal testo contenuto nelle pagine web. La prima pagina di un sito viene visualizzata come una colonna di testo. I links nel testo sono evidenziati, e quando sono selezionati, il testo della pagina selezionata cresce.
Tendril3.jpg


  • Generating postscript (2003)
  • Atmosphere video (2001)
  • Shop activity (2001)
  • Print studies (2000)
  • Clustering visualization (2000)
  • Colloquium posters (1999)
  • Amplifying background (1998)
  • Color spinner (1998)
  • Ratural/unnatural (1998)
  • Video experiments (1998)
  • Directional paint (1998)
  • Typography book (1995)
  • Paper airplane (1993)
  • Freedom for security
  • Fluid mixing


BIBLIOGRAFIA

  • Computational Information Design: (2004) tesi di dottorato
  • Genomic Cartography: (2002) una bozza di qualità, un beve resoconto, che descrive sia la tesi sia quello che Fry definisce "Cartografia genomica". Il documento è stato preparato come una parte dell’esame finale, e spiega il ridisegno di “gff2ps” (un programma comune che dipinge dati di sequenza). Non è un lavoro che è stato sottomesso ad una revisione completa.
  • Interim book: (2002) un piccolo saggio riguardante alcuni esperimenti sulle ricerche sulla cartografia del genoma.
  • Alphabet book (1995)


WEBLIOGRAFIA

http://acg.media.mit.edu/

http://www.media.mit.edu/

http://processing.org/

http://www.proce55ing.net/

http://benfry.com/

http://www.genome.org/

http://www.nature.com/

http://www.cooperhewitt.org/