Garrin Paul

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Garrin Paul

Biografia

(nato in America, vive e lavora in America).

Paul Garrin ha iniziato a lavorare con il video, fin da quando studiava arte presso la Cooper Union School of Art a New York, dove era arrivato dopo due anni di allenamento alla pittura, al disegno alla scultura alla Pennsylvania Accademy of Fine Arts in Philadelphia. Continua poi ad occuparsi dello studio completo dei media analogici e digitali, dal video ad internet, esplorando i media e l'impatto sociale delle tecnologie; si interessa ad argomenti come l'accesso ai media, il discorso libero e lo spazio pubblico/privato.

Dal 1989 Garrin inizia a lavorare con i media interattivi e sviluppa tre lavori estremamente acclamati: "Yuppie Ghetto with watchdog" (1989-90), "White Devil" (1992-1993) e "Border Patrol" (1994-96); questi tre lavori sono stati prodotti con la collaborazione tecnica dell'amico ed artista David Rokeby, creatore del "Very Nervous System", i cui sviluppi sono stati alla base di "Yuppie Ghetto with watchdog", "White Devil" e "Border Patrol". Paul ha anche "arruolato" un altro amico, Don Ritter, un artista che lavora nello stesso regno per generare gli obiettivi per l'istallazione del "Border Patrol".

I lavori di Paul Garrin sono stati ampiamente esibiti e trasmessi con sistema broadcast, attraverso il Lyon Biennale (1995-96), Kwangiu Biennale (1995), San Paulo Biennale (1994), Holly Solomon Gallery in New York, Musee d'art contemporain de Montreal (1997), Galleri Faurschou a Copenhagen (1997), Offenes Kulturhaus a Linz (1998), Wilhelm Lembruck Museum di Duisburg in Germania (1999) e altri.

Paul è stato Artist in Residence al Berlin Videofest nel 1990 e ga ricevuto numerosi premi per la sua bravura, incluso il "Prix Ars Electronica", nel 1997, lo "ZK Karlsruhe Medienkunstpreis", nel 1992; lo "Special Prize" durante il Bonn Videonale, nel 1988; il premio "Video Shrts" a Seattle, nel 1990 e nel 1991; il "New York Foundation for the Arts Fellowship", nel 1988 e il "New York State Council on the Arts Media Grant", nel 1990. Nel 2001 Paul Garrin è stato insignito del "Cooper Union's Presidential Alumni Citation" per gli eccezionali obiettivi raggiunti e i contributi della sua professione.

Dal 1982 al 1996 collaborò con la Leggenda della Video Art June Paik ed emerse come uno dei più importanti collaboratori, producendo letteralmente centiania di lavori che riempiono le video installazioni di Paik nei musei e nelle collezioni private di tutto il mondo.

Documentario molto conosciuto di Garrin fu quello del Tompkins Square Riot del 1988 a New York, inquadrato con una camcorder domestica, mostra attraverso i media la violenza ostinata della polizia contro i dimostranti ed è stato riconosciuto come la scintilla che ha incendiato la "camcorder revolution".

Nel 1996 Paul fonda il Name.Space, un progetto per attuare lo spodestamento del monopolio degli USA che domina internet e Garrin porta una nuova espressiva estensione al DNS (Domain Name System), mentre riforma la politica di dominio, un'iniziativa che continua ancora oggi.

Nel 1998 Paul Garrin incontra Simon Lok e nel 1999 producono il primo servizio e-mail web-based cifrato che è divenuto conosciuto come "LokMail", dopo aver convinto Simon che è stato benedetto con un nome che suona come "Lock" (luccketto) e che il suo nome sarebbe stato la "marca" nel mondo della sicurezza informatica. Lokmail attrasse l'attenzione dell'Agenzia della Sicurezza Nazionale e del Pentagono e un ex-capo dell'NSA, il Generale Kenneth Miniham, divenne il presidente della Loktechnologu, quando la compagnia si riorganizzò e Garrin venne sfrattato.

Nel Novembre del 2001, Garrin, inizieme con Frank Morales and Cristine Wang, fondò Free.The.Medial, non-profit, una rete autonoma e un servatoio di pensiero culturale, il cui scopo è di reclamare uno spazio pubblico nella rete e preservare la libera espressione, la privacy e l'accesso libero per tutti, attraverso l'educazione, la proprietà comune delle infrastrutture dei media e lo sviluppo open sourse dei software.

Nell'Ottobre del 2002 Paul si è riunito con Simon Lok per progettare l'architettura informatica di quello che è conosciuto come AirLOK, che la compagnia di Simon, la LokTechnology, adeso vende come un'applicazione all'infrastruttura della rete per la gestione dei servizi internet wireless.

Nel 2003 Paul fonda WiFi-NY, una rete comnue wireless, non commerciale per New York.

Opere

- Yusac--NY (with Nam June Paik and Betsy Connors), 1984 (27:10) - Adelic Penguins (with Kit Fitzgerald), 1985 (32:40 min) - Two channel music tape: spring/fall (with Nam June Paik), 1986 (32:20 min) - Free Society/Man with a movie Camera (fuck Vertov), 1988 (3:30/6 min) - Living with the living theatre (with Nam June Paik and Betsy Connors), 1989 (28:30 min) - By Any Means Necessary, 1990 (30 min) - Homless is where the Revolution is, 1990 (2 min) - Reverse Big Borther, 1990 (1 min) - A Tale of two cities (with Nam June Paik), 1992 (60 sec - included in Trans-voices) - Two channel music tape: spring/fall (/with Nam June Paik), 1986 (32:20 min)

Approfondiamo adesso tre opere fondamentali nel percorso artistico di Paul Garrin:


Yuppie Ghetto with watchdog (1989-1990):

In questa opera interattiva (una delle prime, visto che risale al 1989-1990) viene proiettato su una parete un party Yuppie. Davanti troviamo un cancello con del filo spinato e questo "ghetto" è custodito da un cane da guardia su uno schermo. Una videocamera che monitora costantemente lo spazio attiguo, segnala quando un potenziale intruso si avvicina. Bombolette spray, che vengono distribuite nello spazio mostra, invitano il visitatore a scrivere commenti e graffiti sui muri. Ecco che allora, col tempo, l'interno dello spazio d'arte rispecchia lo spazio urbano dell'esterno, con i suoi codici e i suoi segnali.

White devil (1992-1993):

White devil è un'opera in cui il visitatore cammina sul pavimento che è un video mosaico, formato dagli schermi della televisione. Questi schermi mostrano un pittbull che segue lo spettatore, ringhiando e agitandosi nella sua fossa, rivolto proprio al visitatore. Questo effetto viene addirittura aumentato se il visitatore prova a fare delle azioni evasive ed impulsive. Ognuno sperimenta allora la condizione dell'escluso perseguitato, gettato in un angolo della barriera da tutti i dispositivi di sicurezza; questa sensazione è data anche dalla presenza di alcune griglie e dai muri sinistri, pieni di graffiti - evidenza della violenza urbana - che contrastano con il cocketail che tengono allo stesso tempo dei ricchi indifferenti. Tutto questo è il contesto nel quale si trova il visitatore che "vive" l'esperienza del White Devil di Garrin.

Border patrol (1994-1996):

Le macchine fotografiche stazionarie funzionano come sensori visivi; l'interfaccia controlla il posizionamento delle "snipercams" che si fissano sul bersaglio in movimento (la testa dell'osservatore). L'osservatore vede la propria immagine su uno schermo, posto all'interno di un muro di metallo. Ognuno delle quattro "snipercams" autonomi può seguire 32 oggetti specifici e possono monitorare il loro status, compiendo queste azioni:

scanning - osservare il bersaglio tracking - trovare il bersaglio lock - agganciare il bersaglio fire - colpire il bersaglio verify - controllare il moviemnto

se non si trova movimento, si passa direttamente al controllo successivo.


Musei

Bibliografia

1995

"White Devil" : Paul Garrin. — Odense : Kunsthallen Brandts Klædefabrik, 1995. — (4) p. — Feuillet Paul Garrin in conjunction with Nam June Paik : Video works 1962-88. — Londres : Hayward Gallery, (s.d.). — (4) p. — Feuillet

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Sito web

Poetica

Ciò che emerge con una certa evidenza da tutto il lavoro di Paul Garrin è l'intento di attivare con una certa continuità in tutti i suoi progetti l'interesse che lo contraddistingue. Garrin è infatti interessato in modo particolare di tenere aperta la Rete agli utenti indipendenti per permettere la massima libertà sia nella scelta dei protocolli e degli strumenti di crittatura, ma anche per la libera circolazione delle idee. Uno degli scopi più evidenti ed importanti del suo progetto space.name è quello di opporsi all'attuale sistema centralizzato di allocazione del nome del domino. Quindi la libertà di accesso e la pluralità di possibilità, son due concetti che stanno alal base del pensiero di Garrin. Un altro concetto che emerge dal lavoro di Paul Garrin riguarda il ruolo che la rete dei media può avere; è un ruolo di supporto, di testimonianza. Sostiene un modello di pratica media che non è preoccupata di venir classificata o meno come arte.

Webliografia

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http://amsterdam.nettime.org/Lists-Archives/nettime-l-9805/msg00058.html

http://media.macm.org/biobiblio/garrin_p/2garrin-biblio.htm