Gilardi Piero: differenze tra le versioni

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(Opere)
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*[[Mele cadute]], 1999.
 
*[[Mele cadute]], 1999.
Poliuretano espanso.
 
 
  
 
*[[Spiaggia Bretone]], 1999.
 
*[[Spiaggia Bretone]], 1999.
Poliuretano espanso.
 
 
  
 
*[[Scoglio Bretone]], 2001.
 
*[[Scoglio Bretone]], 2001.

Revisione 16:47, 11 Mag 2009

Personaggio

Gilardi Piero


Biografia

Piero Gilardi nasce a Torino il 3 agosto 1942. Gilardi è un pioniere delle esperienze di arte tecnologica, multimediale ed interattiva in Italia, sin dagli anni Sessanta. Nel 1963, realizza la sua prima mostra personale "Macchine per il futuro". Due anni più tardi realizza le prime opere in poliuretano espanso ed espone a Parigi, Bruxelles, Colonia, Amburgo, Amsterdam e New York. A partire dal 1968 interrompe la produzione di opere per partecipare all'elaborazione tecnica delle nuove tendenze artistiche della fine degli anni '60: Arte Povera, Land Art, Antiform Art. Collabora alla realizzazione delle due prime rassegne internazionali delle nuove tendenze allo Stedelijk Museum di Amsterdam e alla Kunsthalle di Berna. Nel 1969, comincia una lunga esperienza transculturale diretta all'analisi teorica e alla pratica della congiunzione "Arte Vita". Negli anni Settanta si dedica all’uso terapeutico dell’arte nel disagio mentale. Come militante politico e animatore della cultura giovanile conduce svariate esperienze di creatività collettiva nelle periferie urbane e "mondiali": Nicaragua, Riserve Indiane negli USA e Africa. Nel 1981 riprende l'attività nel mondo artistico, esponendo in gallerie delle installazioni accompagnate da workshops creativi con il pubblico. A partire dal 1985 inizia una ricerca artistica con le nuove tecnologie attraverso l'elaborazione del Progetto "IXIANA" che, presentato al Parc de la Villette di Parigi, prefigura un parco tecnologico nel quale il grande pubblico poteva sperimentare in senso artistico le tecnologie digitali. Nel corso degli ultimi anni ha sviluppato una serie di installazioni interattive multimediali con una intensa attività internazionale. Insieme a Claude Faure e Piotr Kowalski, ha costituito l'associazione internazionale "Ars Technica" con lo scopo di promuovere una ricerca comune tra artisti e scienziati sulle relazioni tra arte, tecnologia, attività e divulgazione scientifiche. In qualità di responsabile della sezione italiana di Ars Technica promuove a Torino le mostre internazionali "Arslab. Metodi ed Emozioni" (1992), "Arslab. I Sensi del Virtuale" (1995), "Arslab. I labirinti del corpo in gioco" (1999) e numerosi convegni di studio sull'arte dei nuovi media. Tiene la rubrica "Ritorno al futuro" sulla rivista Flash-Art Italia, per divulgare l’arte dei nuovi media. Vive e lavora a Torino.


Sito web

http://www.parcoartevivente.it/atelier/index.php?id=31

Poetica

Pietro Gilardi può essere definito come artista tecnoscientifico, cioè quell’artista che cerca di integrare la sua ricerca con l’innovazione tecnologica e la ricerca scientifica. Costante è l’attenzione dell’artista per il tema della Natura rivisitata in chiave di Artificio: è il caso dei Tappeti-Natura, realizzati in coloratissimo poliuretano: sculture in poliuretano espanso, di forma rettangolare, che riproducono scenari naturali: prati, giardini, sottoboschi, spiagge, greti di fiume vengono così restituiti ad una fruizione-contemplazione coerente con l’immaginario tecnologico del mondo d’oggi Successivamente estende la sua ricerca realizzando interi ambienti con la medesima tecnica. Dalla metà degli anni '80 è attivo nella realizzazione di grandi installazioni tecnologiche all'interno delle quali si crea un'interazione fra opera e spettatore. “L’interattività è una costante dell’arte, perché l’arte ha sempre attinto alla sfera virtuale, di ciò che esiste come possibilità e che sfugge al destino mortifero dell’individuo, integrandosi nel corpo sociale e passando alla generazioni seguenti; ma il virtuale tecnologico – e questo è il paradigma odierno – è ben diverso dal virtuale mitico e dal virtuale storico del passato: è un’entità ibrida che non solo indaga e prefigura, ma assieme progetta e costruisce i sistemi evolutivi nella odierna complessità non-lineare. Nelle mie installazioni l’azione fisica del pubblico si combina con l’immaterialità del programma informatico [ […] Una delle cruciali direzioni di ricerca della tecno-scienza dei computer è quella degli human interfaces, cioè la connessione sempre più diretta tra il nostro corpo-mente e i sistemi digitali.


Opere

Alcune opere


Poliuretano espanso e apparato fonico elettronico; dimensioni ambientali.


Installazione interattiva digitale.


Performance interattiva e multimediali.


Bibliografia

  • 2004, Le arti multimediali digitali, Balzola Andrea e Monteverdi Anna Maria, ed. Garzanti, Milano, pp. 15, 431n, 557-558.


Webliografia

http://www.parcoartevivente.it/atelier/index.php

http://www.lacaverna.it/antidotiperveleniebugie/indice_rel.htm

http://www.italica.rai.it/galleria/segnaliamo/gilardi.htm

http://www.clubart.it/artisti/index.html?pg=7&id=88

http://www.galleriaastuni.com/artista.php?id=6

http://www.wikiartpedia.org/index.php?title=Gilardi_Piero

http://www.artfacts.net/index.php/pageType/artistInfo/artist/2528

http://www.exibart.com/profilo/autoriv2/persona_view.asp?id=4835

http://www.gasart.it/gallery/it/artists/artista_14.html#bio

http://www.undo.net/cgi-bin/openframe.pl?x=/cgi-bin/undo/magazines/magazines.pl%3Fid%3D1169559727%26riv%3Dtitolo%26home%3D

http://www.premiogallarate.it/xix/gilardi.html

http://www.teknemedia.net/pagine-gialle/artisti/piero_gilardi/index.html

http://www.mediamente.rai.it/home/tv2rete/mm9798/98011923/e980120.htm