Gisyn Andreas

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Gysin Andreas, artista digitale di origini svizzere.

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Gisyn Andreas:

Biografia:

Andreas Gysin nasce a Zurigo nel 1975. Vive e lavora tra Lugano e Berlino. Dal 1992 al 1995 frequenta il Liceo Cantonale di Mendrisio, e dal 1996 al 2000 continua i suoi studi nell’ambito della comunicazione visiva alla Scuola Universitaria Professionale della Svizzera italiana. Nel 2000 ottiene il diploma con una tesi sulla comunicazione visiva in rapporto al pensiero narrativo dei bambini, in collaborazione con Sidi Vanetti. Nello stesso anno diviene membro del « Design Network Switzerland » e intanto entra in stretta collaborazione con Sidi Vanetti, sviluppando dei progetti di ricerca in ambito artistico e digitale. Nel 2001 lavora a Lugano come grafico freelancer. Nel 2005 tiene dei corsi presso la Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana di Lugano, e nel 2006 inizia ad insegnare presso la Ecole Cantonalle d’Art di Losanna.


Sito web:

Poetica:

I suoi prodotti li definisce « progetti » o « lavori » e per metodo di lavoro si sente vicino a personaggi come Max Bill, architetto, designer industriale, grafico, artista, insegnante e politico. Gysin e Vanetti utilizzano un unico metodo progettuale per i diversi campi in cui operano : che si tratti di un lavoro su commissione, di un lavoro personale, di un volantino, di una scenografia o di un’installazione in un museo, l’approccio con cui si affronta il lavoro é sempre lo stesso. Nei suoi lavori si nota un certo gusto di giocare con gli oggetti e le forme della quotidianeità per creare delle situazioni di fronte alle quali ci si trova spesso spiazzati come se la vedessimo per la prima volta. In sintesi il gioco é un’attività praticata senza una necessità ben definita, che permette di portare il giocatore alla felicità. I suoi lavori hanno più metodi di lettura, e per lui é molto importante che lo spettatore interpreti l’opera come meglio crede. I suoi maestri di riferimento sono soprattutto Bruno Munari e Roman Signer.


Opere:

Altoparlanti, Installazione video, Che c'é di nuovo? Museo Cantonale Lugano, 2006-2010
  • Due dischi di luce proiettati da un videoproiettore di muovono sulla parete, venendo deviati, come se incontrassero un ostacolo reale, quando incontrano le estremità laterali e inferiori della parete, al centro della quale sono appese due casse acustiche. Quando nel corso delle due traiettorie i dischi di luce entrano in contatto con uno dei due altoparlanti, questi ultimi emettono un suono che corrisponde a quello, registrato in precedenza, di una pallina da ping pong che colpisce la loro superficie.







HMS, scultura digitale per iPhone e iPad, 2010
  • Hms é una scultura digitale. Si tratta di una scatola digitale (box) che gira continuamente su sé stessa mantenendo sempre la stessa velocità. Secondo i movimenti attuati, ventitre volte al giorno, per un secondo, il box diventa un cubo.








stampe digitali su carta colorata, varie versioni, 2010
  • Posters e flyers creati appositamente per pubblicizzare alcune serate di musica elettronica in alcuni locali di Zurigo.







Istituto Internazionale d’Architettura, Vico-Morcote, 2009
  • Quattro scatole nere sono collocate di fronte ad altrettanti monitor ai quali sono collegate tramite un cavo. Sui quattro schermi appesi alla parete é riprodotta l’immagine prospettica di uno spazio ortogonale, in cui si trovano oggetti disparati, come una pallina o dei fili. È solo attraverso l’intervento dello spettatore, che viene chiamato a prendere in mano le scatole e a muoverle in tutte le direzioni, che l’opera innesca tutto il suo potenziale di straniamento, obbligandoci ad interrogarci sul rapporto che lega questi misteriosi solidi geometrici alle immagini che osserviamo sugli schermi. La cosa che si nota é che agitando i parallelepipedi il movimento da noi impresso corrisponde a quello degli oggetti che vediamo muoversi sugli schermi. A quel punto comprendiamo che quello riprodotto sui monitor é ciò che ci cela all’interno delle sei facce che compongono questi solidi.

Elenco esposizioni:

Festivals

2012: Art in the Dark, Western Park, Auckland, New Zealand

2012: Lux, Wellington waterfront, New Zealand

2011: Scopitone, La Fabrique, Nantes, France

2011: Hartera, Rijeka, Croatia

2011: Mapping Festival, Bâtiment d’art contemporain, Geneva, Switzerland

2011: Art Rock, Museum of Saint-Breuic, France

2011: Gertrude Street Projection Festival, Melbourne, Australia

2010: ROJO®NOVA, Museum of Image and Sound, Sao Paulo, Brazil

2010: Gertrude Street Projection Festival, Melbourne, Australia

2008: Liquid Architecture, Old Melbourne Gaol, Melbourne, Australia


Group Exhibitions

2012: Lux .27, Dark Horse Experiment, Melbourne, Australia

2012: On the Y-Axis, First Draft Gallery, Sydney, Australia

2012: Fourtrack, RMIT Project Space, Melbourne, Australia

2012: The Blocks, Pier 2/3, Sydney, Australia

2010: Illusion/Illusion, McClelland Gallery, Melbourne, Australia

2010: Touch This, MARS Gallery, Melbourne, Australia

2009: Blindside gallery, Melbourne, Australia

2006: Breathing Space, Wooden Shadow Gallery, Melbourne, Victoria

2005: Tangiblism, First Site Gallery, Melbourne, Victoria


Solo Works

2012: Saturday in Design, Melbourne

2009: RMIT School of Art gallery, Melbourne


Live Shows

2012: Movement, The Order of Melbourne, Australia

2012: Capacity 575, Brown Alley, Australia

2012: Melbourne Music Week – Where?House, Argus Building, Melbourne, Australia

2012: Founders Day Dinner, RMIT Design Hub, Melbourne, Australia

2012: Sugar Mountain Festival, Melbourne, Australia

2012: A(WEAR) fashion show, Whitehouse School of Design, Melbourne, Australia

2011: Sugar Mountain Festival, Melbourne, Australia

2010: ROJO®NOVA concert, SESC Pompai, Brazil

2010: Stereosonic Australian Tour (main stage)

2010: Sounds Like Clay, RMIT, Melbourne, Australia

2009: Stereosonic Australian Tour (main stage)

2009: Lego Feet (The Second), £1000 Bend, Melbourne, Melbourne, Australia

2009: Disorganised, Melbourne Town Hall, Melbourne, Australia

2008: Ceramics and Sound RMIT, Melbourne, Australia

2005: ‘Ruptures of Silence’ live performances, SLV, Melbourne, Victoria, Australia

2005: ‘Outer Limits’ International Soundscape Project, Melbourne, Australia


File multimediali:

Video:

Audio:

Altro:

Augmented reality:

Latitudine:

Longitudine:

Link verso portali di augmented reality

Bibliografia:

Webliografia:

http://www.madmapper.com/2011/06/08/kit-webster-interview/

http://pulseradio.net/articles/2013/05/kit-webster

Note:


Tipo di scheda:

InteractiveResource

Soggetto (categoria) da Thesaurus Pico Cultura Italia:

Videoartisti

Soggetto (categoria, tags) a testo libero:

Mapping Arte digitale Media art

Voci correlate: