Gori Fabrizio

Tratto da EduEDA
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E’ nato a Firenze il 27 novembre 1940 dove vive e lavora. Dal 1972 fa parte del Gruppo il Moro di Firenze. Nello stesso anno aderisce al manifesto “Nascita di una morfologia costruttiva”. Partecipa a tutte le numerose manifestazioni del Gruppo, in Italia e all’estero. Sue opere presso: il Gabinetto stampe della Galleria degli Uffizi, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, il Metropolitan Museum di New York.


“[…] Guardando le opere di Fabrizio Gori mi pare di dover apprestarmi a decifrarne i segni come in alfabeto doppiamente oscuro: nella sua genesi e nelle sue regole combinatorie. Ci troviamo, perciò, in una condizione ideale, quella cioè di non avere alcun pregiudizio semantico e di godere, quindi, di un grado di libertà illimitato di conferire significati, almeno quanto illimitate possono essere le stesse chanches combinatorie dei suoi segni, che il nostro autore chiama primari o grafemi. Ci dice Ludwig Wittgenstein che potrebbe non esserci un solo tratto riconosciuto come segno convenzionale in un a alfabeto a noi noto, e tuttavia potremmo avere la forte sensazione che essi debbano essere un linguaggio di qualche tipo: che essi significhino qualcosa. Già lo stesso Gori pare avere coscienza di stare lavorando intorno af una scrittura, Scrive, infatti, che partendo da un paradigma di grafemi passa alla “formazione di monemi che, organizzati in sistemi di differenze e cioè di significati aventi la stessa base e terminali opposti, organizza una nuova realtà esattamente percorribile e verificabile in ogni suo momento […]”

Eugenio Miccini


Installazione - morfologia costruttiva


Differenza semiologica


Processo costruttivo segnico