Granducato Hardcore (G.D.H.C.): differenze tra le versioni

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Nei primissimi anni 80 nasce l’[[hardcore]], non solo come estremizzazione del [[punk]], ma anche come movimento, musicale e ideologico, con caratteristiche proprie e comunque destinato a incidere in maniera indelebile su una parte della generazione di quegli anni. La scena italiana era apprezzata e seguita, persino dai punk inglesi e americani.
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Nei primissimi anni 80 nasce l’[[hardcore]], non solo come estremizzazione del [[punk]], ma anche come attitudine, modo di vivere. Un movimento, musicale e ideologico, con caratteristiche proprie e comunque destinato a incidere in maniera indelebile su una parte della generazione di quegli anni.
In Toscana la scena hardcore, nella sua globalità, divenne nota con la sigla '''G.D.H.C'''. che sta per '''Granducato Hardcore''' e gli '''I Refuse It!''' ne furono uno dei gruppi più significativi. Il Gran Ducato Hardcore (G.D.H.C.) non era una vera propria organizzazione, ma una grande cooperazione di persone, gruppi toscani che iniziò a produrre e distribuire le proprie produzioni musicali, aprendo spazi autogestiti, fanzine come “[[Nuove dal Fronte]]e le prime etichette indipendenti come la [[Belfagor Records]].
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Non è molto noto ma la scena italiana era apprezzata e seguita, persino dai punk inglesi e americani.
Il ''Victor Charlie'', circolo di Pisa, era legato al G.D.H.C e ne rappresentava il nucleo. Di Pisa erano i Cheetah Chrome Motherfuckers (C.C.M.), Senza Sterzo e i Lanciafiamme, mentre a Firenze suonavano gli I Refuse It!, Juggernaut, Nar, Putrid Fever. Da citare inoltre i gruppi Stazione Suicida (Siena), Stato di Polizia (Grosseto), Wardogs (Lucca), A'ufshlag (Viareggio), Traumatic (Livorno), Ossessione (Lido di Camaiore), Holocaust (La Spezia). L'apice dell'attività del Gran Ducato fu "The Last White Christmas", concerto storico con undici gruppi locali e ospiti i Raw Power, organizzato nella chiesa sconsacrata di San Zeno a Pisa nel dicembre 1983.
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In Toscana la scena hardcore, nella sua globalità, divenne nota con la sigla '''G.D.H.C'''. che sta per '''Granducato Hardcore''' (in memoria del rinascimento fiorentino) e gli '''I Refuse It!''' ne furono uno dei gruppi più significativi. Il Gran Ducato Hardcore (G.D.H.C.) non era una vera propria organizzazione, ma una grande cooperazione di persone, gruppi toscani che iniziò a produrre e distribuire le proprie produzioni musicali, aprendo spazi autogestiti, [[Nuove dal fronte (fanzine)]] e le prime etichette indipendenti come la [[Belfagor Records]].
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Il ''Victor Charlie'', circolo di Pisa, era legato al G.D.H.C e ne rappresentava il nucleo. Di Pisa erano i Cheetah Chrome Motherfuckers (C.C.M.), Senza Sterzo e i Lanciafiamme, mentre a Firenze suonavano gli I Refuse It!, Juggernaut, Nar, Putrid Fever. Da citare inoltre i gruppi Stazione Suicida (Siena), Stato di Polizia (Grosseto), Wardogs (Lucca), Brontosauri (Lucca), Dements (Lucca), A'ufshlag (Viareggio), Traumatic (Livorno), Ossessione (Lido di Camaiore), Holocaust (La Spezia). L'apice dell'attività del Gran Ducato fu "The Last White Christmas", concerto storico con undici gruppi locali e ospiti i Raw Power, organizzato nella chiesa sconsacrata di San Zeno a Pisa nel dicembre 1983.
  
 
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Versione attuale delle 19:32, 14 Dic 2015

Denominazione/sigla (acronimo):

Granducato Hardcore (G.D.H.C.)

Anno di Fondazione/costituzione:

primi anni '80

Sede:

Toscana

Organi (struttura, organico, esponenti e collaboratori):

Spazi utilizzati:

Victor Charlie (Pisa)

Contatti:

Sito ufficiale:

Obiettivi:

Settori di intervento:

Attività (ricerca/produzione/formazione/promozione):

Origine e storia:

Nei primissimi anni 80 nasce l’hardcore, non solo come estremizzazione del punk, ma anche come attitudine, modo di vivere. Un movimento, musicale e ideologico, con caratteristiche proprie e comunque destinato a incidere in maniera indelebile su una parte della generazione di quegli anni. Non è molto noto ma la scena italiana era apprezzata e seguita, persino dai punk inglesi e americani. In Toscana la scena hardcore, nella sua globalità, divenne nota con la sigla G.D.H.C. che sta per Granducato Hardcore (in memoria del rinascimento fiorentino) e gli I Refuse It! ne furono uno dei gruppi più significativi. Il Gran Ducato Hardcore (G.D.H.C.) non era una vera propria organizzazione, ma una grande cooperazione di persone, gruppi toscani che iniziò a produrre e distribuire le proprie produzioni musicali, aprendo spazi autogestiti, Nuove dal fronte (fanzine) e le prime etichette indipendenti come la Belfagor Records. Il Victor Charlie, circolo di Pisa, era legato al G.D.H.C e ne rappresentava il nucleo. Di Pisa erano i Cheetah Chrome Motherfuckers (C.C.M.), Senza Sterzo e i Lanciafiamme, mentre a Firenze suonavano gli I Refuse It!, Juggernaut, Nar, Putrid Fever. Da citare inoltre i gruppi Stazione Suicida (Siena), Stato di Polizia (Grosseto), Wardogs (Lucca), Brontosauri (Lucca), Dements (Lucca), A'ufshlag (Viareggio), Traumatic (Livorno), Ossessione (Lido di Camaiore), Holocaust (La Spezia). L'apice dell'attività del Gran Ducato fu "The Last White Christmas", concerto storico con undici gruppi locali e ospiti i Raw Power, organizzato nella chiesa sconsacrata di San Zeno a Pisa nel dicembre 1983.

Progetti (realizzati/in itinere/da realizzare):

Produzioni:

Pubblicazioni:

Manifestazioni:

Bibliografia:

Webliografia:

http://www.ecn.org/hackerart/visionatotale.php?ID=3765&argomento=Movimenti%20e%20controculture&autore=Bettini%20Stefano

http://www.luduslab.it/gene/storia.asp

http://www.audiodrome.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=480

http://www.lovehate80.it/articoli/articoli.html

http://www.toscanamusiche.it/anni-di-musica/gli-anni-80/

http://sanremolive.forumfree.it/?t=39682889

Note:


Tipo di scheda:

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Voci correlate: