HOMMeAGE

Tratto da EduEDA
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Titolo:

HOMMeAGE

Autore:

Franziska Megert

Anno:

1996

Luogo:

Sito web:

Sito personale di Franziska Megert

Descrizione:

Quest’opera è un animazione video proiettata su un telo ed una leggera brezza (realizzata tramite un ventilatore nascosto) lo fa muovere. Il video realizzato nel 1996 è una simulazione architettonica attraverso il corpo della donna, in cinque secoli di storia dell’arte sacra e profana. Il nudo è visto e dipinto dallo sguardo di un uomo, che, nell’ipotesi critica, ironica, ma anche densa di pathos dell’autrice, è rimasto inalterato nel tempo, congelato nell’aura di eternità delle sue proiezioni erotico-materne sul labirintico universo femminile.

Un’antologia di circa duecento dipinti – realizzati duranti gli ultimi 500 anni in Europa mostrando donne nude distese, sedute o in piedi – costituisce la struttura dell’animazione.

Tutte le tele – principalmente parte di tele – sono state scanerizzate e manipolate con il computer in modo che tutte le dimensioni dei corpo si assomiglino. Le immagine scanerizzate sono animate tramite un sotware 3d. La maggior parte di queste celebre tele è dipinti da uomini cristiani europei: Cranach, Tiziano, Tintoretto, Botticelli, Jordaens, Rembrandt, Rubens, Boucher, Courbet, Poussin, Ingres, Delacroix, Matisse, Kirchner, Picasso, Grosz, Modigliani, Balthus, Lichtenstein ecc.

L’insieme di questi dipinti proveniente da periodi differenti e di regioni diverse, la maggior parte della regione meditteranea – si trasforma in un architettura flessibile componendo vasti corridoi, deviazioni, vicoli ciechi, scale immense, in un labirinto gigantesco.

Si tratta dello sguardo dell’uomo eterno.L’inizio dell’opera mostra l’incontro con la prima donna nella vita dell’uomo – la Venus di Tiziano – una donna che rappresenta madre e amore nel contempo. Essa gli prepara il cammino per arrivare al labirinto caotico del modo femminile la dove la sua vita diventa sconvolgente.L’ultima donna – una tra le rare rappresentazioni di una donna nuda da una artista (Niki de Saint Phalle) si allontana dall’uomo.

Suono:

L’atmosfera erotica – carica di emozioni mischiate con ironia e spirito – è rinforzata dal suono che è formato da un’antologia di voci femminile in lingue diverse proveniente da film televisivi. Queste voci sono – analogue alle immagini – manipolate digitalmente e di fatto i discorsi diventono più importanti del contenuto.

Genere artistico di riferimento:

Videoinstallazione con animazione digitale

Bibliografia:

  • 2004, a cura di Fagone Vittorio, Solimano Sandra, Bianda Lorenzo, ARTE del VIDEO, Il viaggio dell’uomo immobile, videoinstallazioni, videoproiezioni, Edizioni Fondazione Ragghianti Studi sull’Arte, Lucca
  • 2004, Bordini Silvia, ARTE ELETTRONICA, Art Dossier, Giunti Editore S.p.A., Firenze.
  • 2000, Arrabal Fernando, DD Divine Diablesse, Edizione a.b. paris.
  • 2003, Glibota Ante, FRANZISKA MEGERT dall’immaterialità degli Angeli all’Architettura di Luce, Ny Arts, International Edition.

Webliografia: