Herrera Arturo: differenze tra le versioni

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Arturo Herrera (Caracas, Venezuela, 1959)
 
Arturo Herrera (Caracas, Venezuela, 1959)
 
Herrera vive e lavora tra New York e Berlino. Originario di Caracas, si forma negli Stati Uniti, prima a Tulsa, in Oklahoma, e poi a Chicago dove ottiene il MFA. La sua prima mostra personale si tiene nel 1993 al Center for Contemporary Arts di Santa Fe nel New Mexico a cui seguono numerose partecipazioni a mostre collettive e personali: al Worcester Art Museum, di Worcester, MA; al Centre d'Art Contemporain di Ginevra, all'Art Institute of Chicago, al PS1 e al Whitney Museum of American Art di New York. Herrera sperimenta la potenziale resa della scomposizione delle immagini nei concetti astratti. I suoi lavori sono costituiti da collages, fotografie, ma anche sculture policrome, disegni e wall paintings, composizioni che si muovono sempre in uno spazio ambiguo e volutamente discontinuo. Il mondo di Herrera è composto da elementi onirici e surreali e da suggestioni pop e astratte presenti anche nei suoi libri d'artista. Nel 1998 Herrera realizza il suo primo progetto per il web: Almost Home, su commissione del DIA Center for the Arts di New York. Si tratta di una serie di collages organizzati sotto forma di dittico in cui combina elementi formali con caratteri propri dell'immaginario infantile e dei cartoons, secondo un processo di libera associazione. In Italia ha esposto a Torino alla Galleria Franco Noero e in occasione della mostra "The Moderns" tenutasi nel 2003 al Castello di Rivoli.
 
Herrera vive e lavora tra New York e Berlino. Originario di Caracas, si forma negli Stati Uniti, prima a Tulsa, in Oklahoma, e poi a Chicago dove ottiene il MFA. La sua prima mostra personale si tiene nel 1993 al Center for Contemporary Arts di Santa Fe nel New Mexico a cui seguono numerose partecipazioni a mostre collettive e personali: al Worcester Art Museum, di Worcester, MA; al Centre d'Art Contemporain di Ginevra, all'Art Institute of Chicago, al PS1 e al Whitney Museum of American Art di New York. Herrera sperimenta la potenziale resa della scomposizione delle immagini nei concetti astratti. I suoi lavori sono costituiti da collages, fotografie, ma anche sculture policrome, disegni e wall paintings, composizioni che si muovono sempre in uno spazio ambiguo e volutamente discontinuo. Il mondo di Herrera è composto da elementi onirici e surreali e da suggestioni pop e astratte presenti anche nei suoi libri d'artista. Nel 1998 Herrera realizza il suo primo progetto per il web: Almost Home, su commissione del DIA Center for the Arts di New York. Si tratta di una serie di collages organizzati sotto forma di dittico in cui combina elementi formali con caratteri propri dell'immaginario infantile e dei cartoons, secondo un processo di libera associazione. In Italia ha esposto a Torino alla Galleria Franco Noero e in occasione della mostra "The Moderns" tenutasi nel 2003 al Castello di Rivoli.
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Revisione 19:59, 16 Gen 2006

Arturo Herrera (Caracas, Venezuela, 1959) Herrera vive e lavora tra New York e Berlino. Originario di Caracas, si forma negli Stati Uniti, prima a Tulsa, in Oklahoma, e poi a Chicago dove ottiene il MFA. La sua prima mostra personale si tiene nel 1993 al Center for Contemporary Arts di Santa Fe nel New Mexico a cui seguono numerose partecipazioni a mostre collettive e personali: al Worcester Art Museum, di Worcester, MA; al Centre d'Art Contemporain di Ginevra, all'Art Institute of Chicago, al PS1 e al Whitney Museum of American Art di New York. Herrera sperimenta la potenziale resa della scomposizione delle immagini nei concetti astratti. I suoi lavori sono costituiti da collages, fotografie, ma anche sculture policrome, disegni e wall paintings, composizioni che si muovono sempre in uno spazio ambiguo e volutamente discontinuo. Il mondo di Herrera è composto da elementi onirici e surreali e da suggestioni pop e astratte presenti anche nei suoi libri d'artista. Nel 1998 Herrera realizza il suo primo progetto per il web: Almost Home, su commissione del DIA Center for the Arts di New York. Si tratta di una serie di collages organizzati sotto forma di dittico in cui combina elementi formali con caratteri propri dell'immaginario infantile e dei cartoons, secondo un processo di libera associazione. In Italia ha esposto a Torino alla Galleria Franco Noero e in occasione della mostra "The Moderns" tenutasi nel 2003 al Castello di Rivoli.