Holtin Andy

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Cognome Nome del personaggio Holtin Andy è un scultore cinetico che insegna nell'American University di Washington DC.


Foto di Andy Holtin

Cognome Nome / Pseudonimo / Denominazione:

Holtin Andy

Biografia:

Andy Holtin è un artista americano che vive e lavora a Washington, DC. Si è laureato nel 1998 in Arte-Disegno alla Freed Hardman University a Henderson, Tennessee [1], e ha conseguito una laurea magistrale in scultura e multimedia alla Virginia Commonwealth University a Richmond, Virginia [2] .
Nel suo lavoro utilizza sistemi tecnologici per creare oggetti performativi e installazioni interattive, che hanno la funzione di esplorare nuovi materiali e processi.
Il suo lavoro è stato esposto a livello internazionale in diversi luoghi, tra cui: la Galerie35 di Berlino, Germania; il Museo Antropologico y de Arte Contemporaneo in Ecuador; il Museo Universitario Arte Contemporaneo a Città del Messico; il Planetario Alfa Museo della Scienza e Cultura, in Messico. A livello nazionale il suo lavoro stato sposto in musei, gallerie, e università da New York a Portland, in Florida. Nel 2004 Holtin insegna scultura, come assistente, alla University of North Texas [3], proseguendo per quattro anni. Nel 2008 si trasferisce a Washington DC e comincia a lavorare come assistente all' American University [4]. Dal 2012 è professore, e insegna scultura a tutti i livelli, utilizzando sia i media tradizionali che le diverse tipologie multimediali, sistemi cinetici e interattivi, e diversi formati audio e video digitale presso l'American University di Washington DC. [5]

Sito web:

http://www.andyholtin.com/

Poetica:

Da studente universitario ha studiato Arte e Disegno. Lui stesso racconta: "Ho avuto pochissima comprensione delle complessità culturali o dei modi in cui l'arte si sovrappone a tante altre discipline. Non sapevo niente di tutto questo. Il disegno era l'unica cosa che avevo in comune col fare l'arte". Fin dai primi giorni di scuola nutre la passione per il disegno degli oggetti, e successivamente inizia a disegnare sugli oggetti stessi, utilizzando materie come plexiglass e lamiere di alluminio. Dopo averle usate come supporto, comincia a piegare e modificare tali superfici, fino a rendere esse stesse oggetti veri e propri. Infine, con l'inizio della laurea magisterale, rinuncia completamente alle imagini e lavora solo con oggetti e materiali.[6]
Il lavoro attuale di Holtin si concentra sull'esplorazione dei processi cognitivi attraverso lo sviluppo e l'interazione con gli oggetti performativi in una forma di teatro scultoreo.
Utilizzando i sistemi per la robotica interattiva, le sue opere creano eventi che ci chiedono di riflettere e formulare ipotesi intorno alle cause e gli effetti prodotti dagli oggetti e dai materiali della nostra cultura. Holtin sfrutta le sue conoscenze di meccanica e di elettronica per creare in prima persona gran parte dei sistemi che stanno dietro alle sue opere. L’artista fa in modo che gli spettatori si concentrino su quello che vedono senza domandarsi su quale sia il meccanismo che fa accadere un certo fenomeno. Holtin vuole che chi osserva si goda l’ambiguita dei suoi lavori. Si interessa molto della storia delle scienze e della linguistica.[7]

Opere:

Glance
  • Glance:

È un’installazione di due schermi posti fianco a fianco su cui si visualizzano i volti di un uomo e di una donna. Appena l’uno muove lo sguardo verso l’altro gli schermi si muovono. "Dipende dal desiderio di ognuno capire cosa sta succedendo” – spiega. Vuole che siano gli spettatori ad interpretare.[8]







Passage
  • Passage:

Nove pannelli LCD pendenti dal soffitto formano un cerchio, e mostrano le interazioni tra un uomo e una donna (Kelly Bond e Benjamin Wegman), che appaiono e scompaiono in modo casuale da uno o più schermi, a volte camminando, correndo, inciampando e rimanendo in piedi.








We all need a creation myth
  • We all need a creation myth:

In questa installazione, viene usata della polvere di gesso che ricade da un dispositivo di cucina al fine di creare paesaggi, che assomigliano più ai dipinti di paesaggi che non a quelli veri.[9]












Contraption for the Influence of Breath, II
  • Contraption for the Influence of Breath, II:

È un sistema interattivo in cui l'utente può far muovere dei sacchetti tramite la propria respirazione. Esso ci fa ricordare che stiamo interagendo con il mondo respirando.[10]








Agents:

  • Glance
  • Checkin' out you checkin' out me
  • Reach
  • Search


Worlds:

  • The world as we know it
  • Untitled (the View)
  • We all need a creation myth 2.0
  • The Reasonable Expectation of Privacy


Systems:

  • Contraption for the Influence of Breath II
  • Contraption for the Influence of Breath
  • Search
  • We all need a creation myth


Moments:

  • Static
  • Running with Scissors
  • Now, no...now, no...now, no...wait
  • A simple piece about touch, distance, and sound
  • Very Close
  • Circle Time Machines I & II, Clocks[11]


Elenco esposizioni (anno, titolo, curatela, luogo, città):

2013:

  • Synesthesia IV; Art Laboratory; Berlin, Germany

2011:

  • A Theater of Objects; solo exhibition, Flashpoint Gallery; Washington, DC
  • The View: Sculpture and Video on the Modeled Landscape; Georgetown University Gallery; Washington, DC
  • Old Fashioned New Media; Flashpoint Gallery; Washington, DC
  • Hypotheses; Solo exhibition; Gallery Four; Baltimore, MD
  • Encore, Satellite exhibition, Transmediale.11; MMX Open Art Venue; Berlin, Germany
  • Intimacy Issues; University of Cincinnati
  • Show V; MMX Open Art Venue; Berlin, Germany
  • Reach; Turret Gallery, Fowler Art Center; Chautauqua, NY
  • The World as We Know It; American University Museum, Katzen Arts Center; Washingotn, DC

2009:

  • Options 2009 Biennial; Conner Contemporary; Washington, DC
  • InLight Richmond 2009; Richmond, VA
  • We all need a creation myth, III; Raum D, Qaurtier 21; Vienna, Austria
  • Worlds Apart; The Front Gallery; New Orleans, LA
  • Designing Intelligence?; The Schmidt Center Gallery; Flordia Atlantic University
  • Washington Project for the Arts 2009 Auction; Katzen Museum; Washington DC
  • The Reasonable Expectation of Privacy ;Galerie 35; Berlin, Germany

2008:

  • Renew/React; Krasl Art Center Biennial Sculpture Invitational; St. Joseph, MI
  • Untold Stories of Being Where You Are; Takt Kunstprojektraum; Berlin, Germany
  • Dimensions Variable; Texas A&M University; Commerce, TX

2007:

  • inSecurity; Conduit Gallery Projet Room; Dallas, TX
  • unt[at]make; UNT Faculty and Students Exhibition; Maker Faire 07; Austin TX
  • Andy Holtin: SculpturesSarrat Gallery, Vanderbilt University; Solo exhibition; Nashville, TN
  • comercio, politica, familia...;Museo Antropológico y de Arte Contemporáneo; Guayaquil, Ecuador
  • Very Close, Tilt Gallery and Project Space; Solo exhibition; Portland, OR
  • By Chance; DC Arts Center; Washington, DC
  • inSecurity; 500x Project Room Collaborations; Dallas, TX
  • Search; Planetario Alfa science and culture museum; Monterrey, Mexico

2006:

  • Galeria Distrito Catorce's ECO Project Space; Monterrey, Mexico
  • Size Matters; Fe Gallery; Pittsburgh, PA
  • Action/Reaction; Haggerty Gallery, University of Dallas; Solo exhibition; Irving, TX
  • Robotics and Emergent Systems; Exhibition and symposium; Indiana University Art Museum; Bloomington, IN
  • Wish Auction; Dallas Center for Contemporary Art; Dallas, TX

2005:

  • Attention Spans; Second Street Gallery; Solo exhibition; Charlottesville, VA
  • Experience the Art of Music; Axis project space; Fort Worth, TX
  • Out of Site; Site-specific installation invitational; Denton, TX

2004:

  • Subtle Nothings; The Borowsky Gallery; Philadelphia, PA
  • Machines, Maps, and Memory; Maryland Art Place; Baltimore, MD
  • On the Line; District of Columbia Arts Center; Washington, DC
  • It's About Time; Georgia Southern University Gallery; Statesboro, GA

2003:

  • Reach; Target Gallery, Solo exhibition; Alexandria, VA
  • Between Things; Residency exhibition; Freed-Hardeman University; Henderson, TN
  • Interventions Project; Fairfax, VA and Washington, DC
  • Fresh Meat; Kim Foster Gallery; New York, NY

2002:

  • International Sculpture Center Outstanding Student Achievement in Contemporary Sculpture Exhibition; Grounds for Sculpture; Hamilton, NJ
  • Reach/Touch; Solo installation Freed-Hardeman University Henderson, TN
  • MFA Thesis Exhibition; Anderson Gallery, Virginia Commonwealth University; Richmond, VA
  • Rising Visions; Juried Exhibition, 1708 Gallery; Richmond, VA

2001:

  • Tractor Pull; Group Show, Carnegie Mellon University; Pittsburgh, PA
  • Blur Conference Exhibition; Virginia Commonwealth University; Richmond, VA
  • Four by Four; Group show, Biggs Bldg. Project Space; Richmond, VA

2000:

  • New Artists, New Work; Group Show, VCU Bradford Gallery; Richmond, VA
  • Personal Cartography; Invitational solo show, Art Center of the Ozarks;Springdale, AR[12]


File multimediali:

Video:

Audio:

Altro:

Augmented reality:

Latitudine: 38.93691

Longitudine: -77.09088

Link verso portali di augmented reality

Bibliografia:

Webliografia:

Note:

  1. http://www.fhu.edu/
  2. http://www.vcu.edu/
  3. http://www.unt.edu/
  4. http://www.american.edu/
  5. http://www.american.edu/cas/faculty/holtin.cfm
  6. http://wemakeitart.blogspot.it/2009/10/interview-with-andy-holtin.html
  7. http://www.american.edu/cas/faculty/holtin.cfm
  8. http://www.andyholtin.com/portfolio/glance/glance.html
  9. http://www.andyholtin.com/portfolio/cmyth2/cmyth2.html
  10. http://www.andyholtin.com/portfolio/bags/bags_vid.html
  11. http://www.andyholtin.com/portfolio/works.html
  12. http://www.andyholtin.com/cv.html

Tipo di scheda:

InteractiveResource

Soggetto (categoria) da Thesaurus Pico Cultura Italia:

Artisti-Scultori

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Voci correlate: