Holzer Jenny: differenze tra le versioni

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Jenny Holzer (Gallipolis, Ohio, USA, 1950)
 
Jenny Holzer (Gallipolis, Ohio, USA, 1950)
 
Jenny Holzer è considerata una delle principali esponenti della corrente concettuale degli anni Settanta. Da allora dissemina nelle città di tutto il mondo i suoi truism (dall'inglese: assiomi o sentenze) ovvero brevi frasi in cui l'artista enuncia visioni contraddittorie del mondo, del rapporto uomo-donna, del potere e della giustizia. Nei suoi lavori, Jenny Holzer indaga diversi strumenti di comunicazione: dai led luminosi a Internet, cercando di rendere consapevole chi guarda della sua condizione di bersaglio di messaggi ambigui. Jenny Holzer mette a nudo il messaggio e lo veicola attraverso manifesti, led ma anche panchine e magliette, in un costante dualismo tra l'approccio emotivo, tipico del manifesto, e quello razionale, proprio della didascalia. Nel 1990, la Biennale di Venezia le assegna il Leone d'Oro. Al 1995 risale il suo primo progetto in rete: Please change beliefs per il portale Äda'web. Il tentativo di disseminare le sue idee nello spazio pubblico trova ora uno strumento nuovo ed efficace: il web, che permette una circolazione più vasta e una collaborazione interattiva del pubblico. L'anno successivo Jenny Holzer comincia a utilizzare le proiezioni allo xeno, prima a Firenze sul Lungarno e poi in altre città del mondo. Tra i suoi progetti recenti: le proiezioni notturne a Cannes durante il Festival del cinema (2003) e quelle, che hanno trasformato la facciata del Peggy Guggenheim Museum di Venezia in un immenso schermo a cielo aperto (2003).
 
Jenny Holzer è considerata una delle principali esponenti della corrente concettuale degli anni Settanta. Da allora dissemina nelle città di tutto il mondo i suoi truism (dall'inglese: assiomi o sentenze) ovvero brevi frasi in cui l'artista enuncia visioni contraddittorie del mondo, del rapporto uomo-donna, del potere e della giustizia. Nei suoi lavori, Jenny Holzer indaga diversi strumenti di comunicazione: dai led luminosi a Internet, cercando di rendere consapevole chi guarda della sua condizione di bersaglio di messaggi ambigui. Jenny Holzer mette a nudo il messaggio e lo veicola attraverso manifesti, led ma anche panchine e magliette, in un costante dualismo tra l'approccio emotivo, tipico del manifesto, e quello razionale, proprio della didascalia. Nel 1990, la Biennale di Venezia le assegna il Leone d'Oro. Al 1995 risale il suo primo progetto in rete: Please change beliefs per il portale Äda'web. Il tentativo di disseminare le sue idee nello spazio pubblico trova ora uno strumento nuovo ed efficace: il web, che permette una circolazione più vasta e una collaborazione interattiva del pubblico. L'anno successivo Jenny Holzer comincia a utilizzare le proiezioni allo xeno, prima a Firenze sul Lungarno e poi in altre città del mondo. Tra i suoi progetti recenti: le proiezioni notturne a Cannes durante il Festival del cinema (2003) e quelle, che hanno trasformato la facciata del Peggy Guggenheim Museum di Venezia in un immenso schermo a cielo aperto (2003).
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Revisione 15:41, 17 Gen 2006

Jenny Holzer (Gallipolis, Ohio, USA, 1950) Jenny Holzer è considerata una delle principali esponenti della corrente concettuale degli anni Settanta. Da allora dissemina nelle città di tutto il mondo i suoi truism (dall'inglese: assiomi o sentenze) ovvero brevi frasi in cui l'artista enuncia visioni contraddittorie del mondo, del rapporto uomo-donna, del potere e della giustizia. Nei suoi lavori, Jenny Holzer indaga diversi strumenti di comunicazione: dai led luminosi a Internet, cercando di rendere consapevole chi guarda della sua condizione di bersaglio di messaggi ambigui. Jenny Holzer mette a nudo il messaggio e lo veicola attraverso manifesti, led ma anche panchine e magliette, in un costante dualismo tra l'approccio emotivo, tipico del manifesto, e quello razionale, proprio della didascalia. Nel 1990, la Biennale di Venezia le assegna il Leone d'Oro. Al 1995 risale il suo primo progetto in rete: Please change beliefs per il portale Äda'web. Il tentativo di disseminare le sue idee nello spazio pubblico trova ora uno strumento nuovo ed efficace: il web, che permette una circolazione più vasta e una collaborazione interattiva del pubblico. L'anno successivo Jenny Holzer comincia a utilizzare le proiezioni allo xeno, prima a Firenze sul Lungarno e poi in altre città del mondo. Tra i suoi progetti recenti: le proiezioni notturne a Cannes durante il Festival del cinema (2003) e quelle, che hanno trasformato la facciata del Peggy Guggenheim Museum di Venezia in un immenso schermo a cielo aperto (2003).