Humanoides: differenze tra le versioni
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| + | La mostra consiste in un "bestiario" dalla dirompente energia visionaria, dove compaiono uomini e donne, completamente trasformati dai colori e dalla ricchezza di pelli animali che si sovrappongono alle figure di questa umanità (spesso sono autoritratti dello stesso artista), che vanno a comporre una sorta di mitologia contemporanea, stagliandosi su un fondo bianco nitido. | ||
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| + | La realizzazione dei lavori di Haronitaki richiede un lungo processo di elaborazione. Partendo dagli studi, dai cliche's di pelli, dalle macrofotografie, raccoglie e seleziona immagini dai reperti animali conservati al Musée d' Histoire naturelle di Parigi. Successivamente inizia un meticoloso lavoro di adattamento delle pelli animali sulle immagini del corpo umano. Lavorando con programmi informatici di fotocomposizione, modella piccole porzioni di pelli animali sulle forme antropomorfe, modificandone colore, prospettiva, taglia, ecc.. La nuova immagine creata dalla sovrapposizione della morfologia umana e da pelli, pellicce o piume animali, dipinta pixel per pixel al computer, viene quindi stampata su carta fotografica. | ||
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| + | Lo stesso artista fornisce una chiave di lettura di tali opere, dichiarando: "io ho creato queste immagini che parlano della complessità della natura umana. L'interezza della personalità è un caleidoscopio caotico dove alcuni tratti restano occulti. Ai miei occhi, l'animalità che abita nell'uomo sembra placata e combattuta dall'evoluzione e dalla civilizzazione. Nelle mie foto tento di rivelare parti nascoste e travestite delle nostre identità". | ||
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| + | La colonna sonora della mostra e' a cura del dj inglese SIE MEDWAY SMITH, braccio destro di Howie B alla Pussy Foot records, noto per le sue collaborazioni con Depeche Mode, Bjork, Manic Street Preachers, Robbie Williams, Dj Krush, Unkle. | ||
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| + | * [http://www.undo.net/cgi-bin/undo/pressrelease/pressrelease.pl?id=979213591&day=979254000 Humanoides Museo Antropologico Firenze] | ||
* [http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2001/01/10/1697386-Humanoides-il-bestiario-digitale-di-Haronitaki.shtml Humanoides il bestiario digitale di Haronitaki] | * [http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2001/01/10/1697386-Humanoides-il-bestiario-digitale-di-Haronitaki.shtml Humanoides il bestiario digitale di Haronitaki] | ||
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| − | + | [[categoria:Arte e scienza]] | |
Versione attuale delle 12:58, 10 Feb 2010
Contents
Titolo:
Humanoides
Autore:
Mostra di Aspassio Haronitaki a cura di Valeria Bruni e Francesco Galluzzi
Anno:
2001
Luogo:
Firenze
Sito web:
Descrizione:
La mostra dal titolo Humanoides, viene presentata in anteprima in Italia dopo il grosso successo ottenuto dall'artista alla Biennale de Lyon.
La mostra consiste in un "bestiario" dalla dirompente energia visionaria, dove compaiono uomini e donne, completamente trasformati dai colori e dalla ricchezza di pelli animali che si sovrappongono alle figure di questa umanità (spesso sono autoritratti dello stesso artista), che vanno a comporre una sorta di mitologia contemporanea, stagliandosi su un fondo bianco nitido.
La realizzazione dei lavori di Haronitaki richiede un lungo processo di elaborazione. Partendo dagli studi, dai cliche's di pelli, dalle macrofotografie, raccoglie e seleziona immagini dai reperti animali conservati al Musée d' Histoire naturelle di Parigi. Successivamente inizia un meticoloso lavoro di adattamento delle pelli animali sulle immagini del corpo umano. Lavorando con programmi informatici di fotocomposizione, modella piccole porzioni di pelli animali sulle forme antropomorfe, modificandone colore, prospettiva, taglia, ecc.. La nuova immagine creata dalla sovrapposizione della morfologia umana e da pelli, pellicce o piume animali, dipinta pixel per pixel al computer, viene quindi stampata su carta fotografica.
Lo stesso artista fornisce una chiave di lettura di tali opere, dichiarando: "io ho creato queste immagini che parlano della complessità della natura umana. L'interezza della personalità è un caleidoscopio caotico dove alcuni tratti restano occulti. Ai miei occhi, l'animalità che abita nell'uomo sembra placata e combattuta dall'evoluzione e dalla civilizzazione. Nelle mie foto tento di rivelare parti nascoste e travestite delle nostre identità".
Special Guest: La colonna sonora della mostra e' a cura del dj inglese SIE MEDWAY SMITH, braccio destro di Howie B alla Pussy Foot records, noto per le sue collaborazioni con Depeche Mode, Bjork, Manic Street Preachers, Robbie Williams, Dj Krush, Unkle.
Collezione:
Genere artistico di riferimento:
Sartoria e collage
