Icata 89: differenze tra le versioni

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tre giorni di culture hacker, detto anche Galactic Hacker Party. All'Icata 89 partecipano tra gli altri: L. Felsenstein, il Chaos Computer Club (CCC), le riviste: Hack Tic (Olanda), Die Datenschleuder (la rivista del Chaos Computer Club), Dhackeste (Stuttgart), 2600 The hacker quarterly (USA), Electronic Word (inglese), Alternatik (Francia) avrebbe dovuto partecipare tramite minitel ma per difficoltà tecniche non ci riesce. Altri personaggi presenti sono: J. Draper "Captain Crunch", W. Holland (fondatore del CCC), con S. Wernery, B. Fix e Pengo del CCC, J. Weizenbaum, S. Levy. L'Icata 89 sarà un momento di forte aggregazione per le culture hacker in grado di esprimere un vasto consenso che si diffonderà sempre più rapidamente in tutto il mondo. La sintesi degli interventi principali è riportata nell'antologia Cyberpunk che il gruppo Decoder realizza l'anno successivo, dando luogo ad un'accelerazione nella diffusione dell'etica hacker in Italia. Il discorso di apertura all'Icata 89 lo fa L. Felsenstein che tra le altre cose chiede una rete di "rubriche viventi" connesse globalmente. Nell'Icata 89 viene fatta una delle principali esposizioni dell'etica hacker.  
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tre giorni di culture hacker, detto anche Galactic Hacker Party. All'Icata 89 partecipano tra gli altri: [[Felsenstein Lee]], il Chaos Computer Club (CCC), le riviste: Hack Tic (Olanda), Die Datenschleuder (la rivista del Chaos Computer Club), Dhackeste (Stuttgart), 2600 The hacker quarterly (USA), Electronic Word (inglese), Alternatik (Francia) avrebbe dovuto partecipare tramite minitel ma per difficoltà tecniche non ci riesce. Altri personaggi presenti sono: J. Draper "Captain Crunch", W. Holland (fondatore del CCC), con S. Wernery, B. Fix e Pengo del CCC, J. Weizenbaum, S. Levy. L'Icata 89 sarà un momento di forte aggregazione per le culture hacker in grado di esprimere un vasto consenso che si diffonderà sempre più rapidamente in tutto il mondo. La sintesi degli interventi principali è riportata nell'antologia Cyberpunk che il gruppo Decoder realizza l'anno successivo, dando luogo ad un'accelerazione nella diffusione dell'etica hacker in Italia. Il discorso di apertura all'Icata 89 lo fa [[Felsenstein Lee]] che tra le altre cose chiede una rete di "rubriche viventi" connesse globalmente. Nell'Icata 89 viene fatta una delle principali esposizioni dell'etica hacker.  
  
 
[[Categoria: Opera]]
 
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Revisione 01:27, 25 Giu 2010

Titolo:

Icata89 (International Conference on the Alternative use of Technology)

Autore:

P. Denissen e R. Gonggryp

Anno:

1989

Luogo:

Amsterdam

Descrizione:

tre giorni di culture hacker, detto anche Galactic Hacker Party. All'Icata 89 partecipano tra gli altri: Felsenstein Lee, il Chaos Computer Club (CCC), le riviste: Hack Tic (Olanda), Die Datenschleuder (la rivista del Chaos Computer Club), Dhackeste (Stuttgart), 2600 The hacker quarterly (USA), Electronic Word (inglese), Alternatik (Francia) avrebbe dovuto partecipare tramite minitel ma per difficoltà tecniche non ci riesce. Altri personaggi presenti sono: J. Draper "Captain Crunch", W. Holland (fondatore del CCC), con S. Wernery, B. Fix e Pengo del CCC, J. Weizenbaum, S. Levy. L'Icata 89 sarà un momento di forte aggregazione per le culture hacker in grado di esprimere un vasto consenso che si diffonderà sempre più rapidamente in tutto il mondo. La sintesi degli interventi principali è riportata nell'antologia Cyberpunk che il gruppo Decoder realizza l'anno successivo, dando luogo ad un'accelerazione nella diffusione dell'etica hacker in Italia. Il discorso di apertura all'Icata 89 lo fa Felsenstein Lee che tra le altre cose chiede una rete di "rubriche viventi" connesse globalmente. Nell'Icata 89 viene fatta una delle principali esposizioni dell'etica hacker.