Interview with RTMark

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Autore: J. Bosma Tratto da: http://laudanum.net/cgi-bin/media.cgi?action=display&id=991903493

Titolo Originale: Interview with RTMark

Traduzione di: Teresa Cini

Anno: 2006

Intervista con RTMark

Testo dell'articolo

Le Società per Azioni non hanno il diritto alla privacy. Se lo mettono in pratica è un falso diritto e dovrebbe essere modificato. RTMark era parte di OpenX presso ars Elettronica nel 1997. Avevano il loro stand informativo, con video e tutto il resto in carta patinata, che era messo in pratica da due dei suoi membri che per l’occasione erano stati chiamati Ernesto Lhuca e Francisco Gerrero. RTMark ebbe un’influenza notevole nella giuria del premio Infoweapon. Questa, che consisteva in diversi terroristi intransigenti dell’arte, fece in modo di diventare essa stessa un’arma informatica dando il suo premio al paese di Popotla in Messico. Questo paese apparentemente era stato distrutto durante la realizzazione del film Titanic. Poiché questo grosso premio monetario del Prix Ars Electronica andò a finire alla squadra che lavorava sul Titanic, dando l’Award Infoweapon a Popotla, non fu solo un dato di fatto ma anche una specie di ribaltamento all’interno della stessa Ars Electronica. In un’intervista fatta per il personale da parte di OpenX, RTMark e Vuk Cosic ( presidente dell’Infoweapon Jury ) rivelarono come avevano provato a persuadere i vincitori del Prix Ars Electronica a dare i soldi alla gente di Popotla. Non è certo che cosa succederà. Da una rivelazione stampa di RTMark: “ Il vero problema sul quale noi stiamo cercando di focalizzarci, non è con Ars affatto, il vero problema è cosa la 21^ Century Fox sta facendo con Popotla, e cosa molte molte altre società per azioni stiano facendo nel Terzo Mondo. “ La seguente intervista non è quella proveniente dal newswebcast ma fu fatta il giorno dopo presso lo stand del RTMark. Essa apparve sul sito della rivista web AE in una versione grossolana dovuta alla fretta. La rivista web può essere trovata al: http://www.dynamo.at cliccare infowar. Non è chiaro fino ad oggi quando e dove questi archivi del suono dei webcast saranno attivi.


JB: Quando fu fondata RTMark?

EL: Nel 1991 fu fondata da un piccolo gruppo di persone che si occupavano del potere che le società per azioni avevano esercitato negli anni e pensavano che erano andati troppo in là nell’ottenere i diritti come cittadini. Negli Stati Uniti queste Corporations divennero persone, divennero in cittadini in qualità di persone 1886 quando usarono il 14^ articolo della Costituzione per ottenere i diritti. Ora, il 14^ articolo fu scritto per assicurare che gli schiavi liberati divenissero persone e avessero pieni diritti come cittadini. Queste società si mossero velocemente e fecero sì che la Corte Suprema che loro potessero beneficiare dell’articolo 14^. Ottennero i diritti degli schiavi liberati e il diritto di essere considerati persone. Questo gli ha permesso di possedere terre, di essere citati in giudizio, di fare tutte le cose che la gente ha il diritto di fare..di avere le armi. Con questi poteri queste Corporations hanno accumulato sempre più potere negli anni, finché sono arrivati ad essere ciò che sono oggi. Vale a dire semplicemente provare a trasformare l’intero mondo in un meccanismo che alimenterà le Corporations.

Volevamo attaccare tutto ciò, criticare tutto ciò. Cosa vogliamo criticare è il sistema attuale e le persone coinvolte che hanno permesso che ciò accadesse. Vogliamo fermare tutto ciò. Nessuno può criticare le società per azioni in se stesse perché non sono persone. Le C. non hanno cervelli. Sono semplicemente entità organiche come è stato ripetutamente ribadito ma sono organiche come può essere considerata organica una goccia di plasma che mangia qualsiasi cosa si trovi sul suo percorso. Non conosco molto della chimica organica ma penso che sia un campo molto vasto, ce ne sono molti che possono essere chiamati così, qualsiasi cosa dagli squali alle amebe alle piante carnivore. Le corporazioni sono praticamente proprio questi grandi stomaci che hanno solo l’imperativo di crescere, mangiare di più, migliorare i propri meccanismi di approvvigionamento e devastare qualsiasi cosa si trovi sul loro cammino nell’interesse della crescita. Se ciò significa che non lo possono fare immediatamente loro trovano dei meccanismi per farlo a lungo termine.

JB: Quante persone sono in RTMark?

EL: Circa 5 al momento. E’ un’entità fluida, come lo sono le C. Abbiamo dei membri che variano. Ci nascondiamo dietro il nome RTMark, evitiamo la perseguibilità personale per cose che l’RTMark sta facendo.

JB: E’ così che potete combatterle sullo stesso livello?

EL: Esattamente. Ci nascondiamo dietro l’entità corporativa che è l’RTMark. Noi evitiamo la perseguibilità personale in questo modo cosicché noi come persone non siamo responsabili. Possiamo semplicemente dire: l’ha fatto l’RTMark. Se l’RTMark viene citato in giudizio si dissolve e le persone dietro di esso non sono responsabili. Non ha importanza se noi abbiamo devastato foreste fluviali o rovinato villaggi in Messico o semplicemente abbiamo attentato a sovversioni ulteriori di polizia come devastare……..

JB: Quali sono i vostri metodi?

EL: Operiamo al momento per mezzo di una lista di progetti nella rete mondiale che riguardano il sabotaggio degli oggetti commerciali, di prodotti prodotti in massa. Abbiamo tradizionalmente operato dall’interno. Questi progetti suggeriscono ai lavoratori nelle varie aziende i modi per sabotare progetti e offrono ricompense economiche che sono anche affissi dai visitatori in Internet. Così un progetto in genere generalmente comincia la sua vita nel momento in cui viene suggerito da un visitatore da RTMark. E’ affisso sulla lista di RTMark o l’una o l’altra lista di RTMark, ne abbiamo molte e noi le chiamiamo Fondi reciproci. Questo che è stato pubblicato da un visitatore è poi rielaborato da un altro visitatore o forse dalla stesso visitatore o qualcun altro offre fondi per la sua realizzazione.

JB: Allora la gente in realtà guadagna soldi facendo questo lavoro qui?

EL: No, veramente molti pochi soldi. Ammonta a poche migliaia di dollari per ogni progetto dato. Non possiamo garantire una rete di sicurezza sociale o niente del genere. E’ solo che ci sono dei compensi per dimostrare che c’é un interesse popolare nelle azioni di questo tipo.


JB: Ho una domanda terribile: questa è arte o politica?


E.L.: Il governo è ancora un’entità autonoma, fino ad un certo punto. Ciò che importa è il vedere le questioni come questioni corporative. Nel caso della privacy, per es.: perché la rivista Wired, che chiaramente è lo strumento delle corporazioni, in maniera lampante, perché si preoccupa così tanto della privacy? Questa rivista è particolarmente concentrata sulla sicurezza e non permette al governo di possedere i codici criptati per il pgp e così via, così preoccupata di salvaguardare i diritti sulla privacy degli individui. Perché? Perché le corporazioni sono individui! E le corporazioni hanno bisogno di questi diritti per continuare a fare il loro sporco lavoro, per continuare ad attuare i loro atti criminali senza che il pubblico lo sappia, senza essere visti dal pubblico o dal governo, perché qualche volta il governo, in realtà risponde delle sue azioni di fronte alla gente. Il governo non è interamente nelle mani delle corporazioni. Come sappiamo, votiamo ancora, bensì ciò conti ben poco. Almeno esiste la possibilità che la gente influisca sul governo, ma non esiste la possibilità per la gente di influire sulle corporazioni. Una volta c’era, quando alle corporazioni furono concesse entità veramente limitate, allora la gente aveva pino diritto di mettersi insieme o sciogliersi. Qualche volta esercitiamo sul governo un controllo teorico, altre volte un controllo reale.

JB: Tutto ciò mi rende mi rende curioso riguardo al ruolo dei sindacati.

FG: I sindacati hanno un ruolo molto importante nel processo politico. Sempre più vogliamo assistere ad una maggiore globalizzazione dei sindacati, è l’unica via praticabile. Con l’economia globale è possibile essere giustificati per le azioni corporative contro gli operai e contro l’organizzazione operaia. Ci sono stati dei movimenti di un certo spessore negli ultimi due anni negli USA: Gli operai si sono rafforzati e i sindacati mostrano di avere raggiunto maggiore potere politico rispetto agli ultimi 10 o 15 anni, cioè agli anni ’80 e fine ’70. Noi della RTMark vorremmo sostenere i sindacati il più possibile, sebbene non abbiamo a che fare direttamente con la politica dei sindacati.


FG: Negli USA, proprio in questo momento, è in corso un grosso dibattito sulle donazioni politiche dei sindacati. Infatti si sono formati, per così dire, dei grossi gruppi accorpati. Funzionano in qualche modo, come le corporazioni, ma si ha la sensazione che loro funzionino nell’interesse collettivo del lavoro operaio, piuttosto che nell’ interesse del capitale. Ecco perché abbiamo la sensazione che, sebbene si ingrandiscano sempre più questi gruppi accorpati, sono abili nel mettere in pratica un sistema più umano, un modo più umano di vivere e lavorare.

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