Jansen Theo: differenze tra le versioni

Tratto da EduEDA
Jump to: navigation, search
(Creata pagina con "'''Jansen Theo''' è un'artista olandese di arte cinetica. Le sue macchine sono capolavori di arte e ingegneristica, dispositivi alimentati dal vento che possono camminare lun...")
 
(Voci correlate:)
Riga 73: Riga 73:
 
[[categoria:Olanda]]
 
[[categoria:Olanda]]
 
[[categoria:Europa]]
 
[[categoria:Europa]]
[[categoria:Precursori]]
+
[[categoria:Arte e scienza]]
[[categoria:Arte cinetica]]
+
[[categoria:Installazioni multimediali]]
 
[[categoria:AR]]
 
[[categoria:AR]]

Revisione 16:30, 11 Feb 2015

Jansen Theo è un'artista olandese di arte cinetica. Le sue macchine sono capolavori di arte e ingegneristica, dispositivi alimentati dal vento che possono camminare lungo le spiagge. Essi hanno la capacità di ancorarsi contro le tempeste, di conservare l'aria e possiedono un sistema per riconoscere l'acqua che gli permette di marciare di conseguenza in senso opposto.

Theo Jansen

Cognome Nome / Pseudonimo / Denominazione:

Jansen Theo

Biografia:

Strandbeest

Theo Jansen nasce a Scheveningen nei Paesi Bassi nel 1948. Frequenta gli studi di fisica presso la Delft University of Technology e dal 1975 al 1980 si dedica alla pittura e al disegno.

Da questa formazione nascono i progetti che coinvolgono sia l'arte che la tecnolgia. La prima attività intrapresa da Jansen è la costruzione di animali meccanici con materiale PVC. Da qui prende l'ispirazione ad utilizzare il PVC anche in altri progetti e nel 1979 realizza UFO un disco volante di 4 metri di larghezza riempito ad elio. Il disco lanciato sopra la città di Delft crea non poco scompiglio. Infatti il colore nero contrapposto alla luce del cielo nuvoloso rimanda un percezione alterata dell'oggetto volante tanto che la polizia dichiara che sia largo 30 metri. Lo stesso progetto viene realizzato a Parigi.

Dal 1984 al 1986 realizza la "Painting Machine" una macchina in grado di dipingere immagini a grandezza naturale in 2D attraverso una fotocellula che appena percepisce la luce smette di spruzzare vernice.

Nel 1990 progetta lo "Strandbeest" un esempio di vita artificiale con piedi che camminano col vento. Una generazione di macchine in grado di reagire con l'ambiente. Le creazioni di Jansen sono costituite da un intricato assemblaggio di tubi, legno e tele e si sono a mano a mano migliorate adattandosi ad un ambiente sabbioso. Le gambe sono più efficenti delle ruote perchè non hanno bisogno di toccare ogni centimetro del terreno. Oltre alla facilità di movimento le opere di Jansen sono capaci di conservare aria compressa e di utilizzarla in assenza di vento.

Sito web:

http://www.strandbeest.com/index.php

Poetica:

Il progetto "Straandbeest" di Jansen consiste nella creazione di nuove forme di vita e ha come finalità il far vivere queste "bestie" in branchi riuscendo in maniera autonoma ad adattarsi alle condizioni ambientali delle spiagge sabbiose. Gli animali meccanici anzichè prendere energia dal cibo la prendono dal vento e camminando sul bagnasciuga appena toccano l'acqua del mare grazie a un sensore si fermano e proseguono nella direzione opposta. Devono sopravvivere a tutti i pericoli del mare per questo motivo il cervello, costituito da un contapassi binario, non appena tocca il mare rilevato dal sensore, cambia orientamento.

L'evoluzione ha generato molte specie di macchine e affinchè gli animali artificiali possano camminare da soli sono molto importanti le proporzioni dei tubi che formano la struttura. Le distanze tra i tubi permettono alla macchina di cammminare e questo metodo di mobilità è una sorta di reinvenzione della ruota. Anche macchine molto pesanti fino a 3200 kg possono camminare in maniera autonoma e quindi il sistema può essere usato per spostare carichi molto pesanti.

Lo Strandbeests manifesta il profondo interesse di Jansen nella teoria dell'evoluzione e negli algoritmi genetici. Prima del 1990 utilizza gli algoritmi genetici per programmare creture che prendono la forma di linee sullo schermo di un computer. Dopo trasferisce questo interesse in oggetti dinamici creati artigianalmente e realizza quindi le macchine mobili con tubi di plastica. Attualmente sta studiando il metodo per rendere la macchina in grado di autoriprodursi.

Opere:

  • Ufo, 1980
  • The Painting Machine, 1984-1986
  • Strandbeesten, 1990

Elenco esposizioni (anno, titolo, curatela, luogo, città):

File multimediali:

Video:

Audio:

Altro:

Augmented reality:

Latitudine:

Longitudine:

Link verso portali di augmented reality

Bibliografia:

  • Portable Architecture: Design and Technology, Robert Kronenburg, 2008

Webliografia:

Note:

Tipo di scheda:

InteractiveResource

Soggetto (categoria) da Thesaurus Pico Cultura Italia:

Soggetto (categoria, tags) a testo libero:

Voci correlate: