John Cage

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Cage John

John Cage è stato il compositore sperimentale americano più influente e più discutibile del ventesimo secolo, era il padre dell’ indeterminismo, un estetico ispirato dallo Zen che ha espulso tutte le nozioni della scelta dal processo creativo, rifiutando i principi composizionali più profondamente considerati nel passato come la conseguenza logica, La sensibilità verticale e la tonalità.

Biografia

John Cage, compositore statunitense nato a Los Angeles nel 1912, studia prima negli Stati Uniti e poi in Francia, come allievo di Dillon e Lèvy per il pianoforte, e di Weiss e Schönberg per la composizione. Ha insegnato alla Cornish School di Seattle, al Mills College di Oakland, al Chicago Institute of Design, al Black Mountain College, alla New School for Social Research di New York e in altre scuole nel periodo dal 1936 al 1960. Rispetto ad altri compositori contemporanei quali Boulez e Stockhausen, Cage elabora un linguaggio intimo e rivoluzionario partendo dalla dissacrazione totale delle "regole" musicali classiche e tradizionali. Una sua invenzione sono le composizioni per "pianoforte preparato". Scartava la costruzione musicale basata sulla struttura armonica in favore di una struttura ritmica, intesa semplicemente come successione di durate, che potevano ospitare qualsiasi suono, convenzionalmente musicale e non, incluso il “silenzio�? - concetto che poi chiarì meglio con i celebri 4'33 di non-silenzio del 1952. Musicalmente anticonformista la sua ricerca è diretta al raggiungimento di tecniche sonore originali sviluppate dalla sua attenzione per l'aspetto percussivo della musica, l'unico che gli permetta di ottenere nuovi ritmi. Questa ricerca di nuove sonorità si concretizza bene in lavori quali "Imaginary landscape" e "First construction (in metal)" del 1939, in cui ogni regola tecnica viene oltrepassata per lasciare spazio ad un'espressione che trasforma ogni suono casuale in musica e dove la forma e l'interpretazione vengono lasciate alla alla libertà dell'interprete, tanto che in molte "composizioni" l'autore si limita solamente a prescrivere all'esecutore diversi comportamenti legati ad stati d'animo, senza preoccupazioni per i risultati sonori. I suoi “concerti�? in Europa nel 1954, '57 e '58 suscitano l'interesse delle avanguardie musicali, che vedono nel compositore americano una presenza inquietante e una fonte di ispirazione, di stimoli e riflessione. Cage trae anche spunto per la sua arte dalla filosofia "Zen", da lui praticata, che gli permette di raggiungere quei livelli di concentrazione, dove la meditazione risulta libera da costrizioni, come la sua musica. Cage è stato considerato uno dei compositori più interessanti ma controversi del nostro secolo e rappresenta, al di là degli effetti raggiunti, l'esigenza di un rinnovamento musicale cercato da molti compositori contemporanei; è un compositore "americano", nella piena accezione del termine, così come lo è stato Charles Ives.

Opere

  • First Construction (in metal) (1939)
  • Imaginary Landscape n°1 (1939)
  • Amores (1943) (opera che secondo Wilfrid Mellers ricorda i momenti pentafonico-orientali dei pezzi pianistici di Debussy)
  • Sonatas And Interludes (1946-1948) (per pianoforte preparato)
  • Music For Marcel Duchamp (1947)
  • 4'33"
    (1952)
  • Imaginary Landscape No. 4
  • The 25-years Retrospective Concert for Piano and Orchestra (1958)
  • Winter Music (1957)
  • Fontana Mix (1958)
  • Cheap Imitation (1969) (combinando la partitura originale del Socrate di Erik Satie con l'I-Ching: Cage ha ottenuto quest’opera per piano solo, con Herbert Henk)


Musei

Bibliografia

Sito web

Poetica

Cage ha generato un'alternativa al metodo di serializzazione e alle centinaia di tradizioni; il risultato finale era un nuovo metodo artistico radicale che ha avuto effetto su tutta la musica composta nel periodo di quel relativo risveglio.

Intorno al 1934 Cage ha pubblicato le sue prime composizioni. Alla fine degli anni Trenta Cage comincia asperimentare con la musica concreta, con il paesaggio immaginario no. 1, che ha impiegato fonografi di velocità-variabile e le registrazioni di tono di frequenza accanto ad un piano muted e ad un grande cymbal cinese. Inoltre ha inventato "il piano preparato," per il quale ha disposto una varietà di oggetti per generare suoni che suggeriscono un'orchestra individuale di percussione. Cage è entrato poi nell’ottica delle filosofie orientali, del Buddismo Zen, che influenzerà le tecniche composizionali casuali dei suoi lavori successivi; con la scelta della rimozione dal modello creativo, ha precisato di voler eseguire musica in conformità con i principi della I Ching, prevedibili soltanto dalla relativa imprevedibilità stessa.

Il critico d’arte musicale Lange ha dichiarato che Cage "riteneva che per aggirare il nostro desiderio di trovare sempre l'emozione nella musica ed andare oltre le nostre alimentazioni dell'immaginazione, si deve abdicare al controllo composizionale, per rimuovere tutte le tracce di identificazione personale con il materiale musicale. Il paesaggio immaginario no. 4 (1951) era un punto drastico in questo senso ". Il paesaggio immaginario no. 4 è ideato per dodici radio. La notazione è scritta nella forma tradizionale, salvo che le note sono accompagnate dai numeri e da altre marcature dinami,che che dicono agli esecutori a che frequenze e volumi sintonizzare le loro radio. Una nota unita alle marcature dinamiche determina se o non aumentare il volume della radio. Cage ha generato un'esperienza musicale completamente nuova. Secondo Wolff, "era una dimostrazione molto drastica della nozione teorica che non ci dovrebbe essere collegamento fra le sensibilità, le intenzioni, i desideri, le preferenze individuali ed i suoni che come compositore egli stava tirando fuori." La musica radiofonica, come il paesaggio immaginario no. 4, è basata completamente sulle radio come sorgenti sonore. Si differenzia in parecchi sensi, tuttavia. Può essere suonata tramite diversi esecutori. Questi possono tenere ogni nota per tutta la durata del tempo e non ci sono marcature o istruzioni dinamiche, tranne alcune linee che indicano un silenzio. I risultati del paesaggio immaginario no. 4 e della musica radiofonica sono sempre differenti e completamente imprevedibili. La natura delle differenze fra le prestazioni è la che cosa affascinava di più Cage circa le parti radiofoniche. Le prestazioni nei suoni a New York City sono molto differenti dalle prestazioni nel New Hampshire, o da quelle di Pechino in Cina. Invece di tentare di imporre il suo stile ed ego musicale all'ambiente locale, Cage ha lasciato che fosse l'ambiente locale a determinare il risultato della propria arte. Cage non ha scelto personalmente i diversi oggetti presenti nei suoi impianti radiofonici. Secondo Wolff, era intenzione di Cage che queste giustapposizioni accadessero. Inoltre la sua intenzione era non avere il controllo sopra la soddisfazione degli ascoltatori. Nel paesaggio immaginario no. 4 e nella musica radiofonica, i suoni, completamente indipendenti, convergono o si presentano insieme, generando le nuove esperienze di sorpresa. È questa idea che lo ha condotto a generare processi in pezzi musicali basati su campioni selezionati a caso. I campioni sono mescolati e generano un collage che produce occasionalmente le giustapposizioni espressive di materiale sonoro.


Webliografia

http://www.marcosymarcos.com/riga.htm

John Cage è preceduto dalla sua leggenda che, a seconda dei casi, lo vorrebbe un artista votato allo scandalo o un discepolo Zen, un filosofo più che un musicista, quando non un esecutore di opere destinate a non sopravvivergli: un musicista senza musica che oscilla tra il caos e l’ascesi. La leggenda ha superato molto l’effettiva conoscenza della sua opera, che, ai più, rimane ancora sconosciuta. Conoscerla, significa affrontare la sfida dei paradossi che l’hanno sorretta: «Comporre è una cosa, eseguire un’altra, ascoltare un’altra ancora. Che possono avere a che fare l’una con l’altra?» Questo numero di Riga, il primo dedicato a un musicista, si propone di investigare il senso profondo delle innovazioni radicali apportate dal compositore contemporaneo che forse più di ogni altro ha contribuito a deviare il corso e il destino della tradizione musicale dell’occidente: dopo di lui, la musica non è stata più la stessa.

Cage, il musicista che esplorò il silenzio

Nel 1952, il geniale compositore, John Cage presentò la sua partitura 4.33, che racchiude in sé molti aspetti dell'estetica cageana, e che egli stesso definì il suo pezzo migliore. - “Cerco di pensare a tutta la mia musica posteriore 4.33 come a qualcosa che fondamentalmente non interrompa quel pezzo�?. Chiunque voglia immergersi nella musica di Cage anche coloro che non hanno mai preso uno strumento musicale in mano, possono farlo, possono fare musica. Basta indossare un abito da concerto e accomodarsi al pianoforte per quattro minuti e trentatré secondi, senza suonare nulla. L'esecutore non deve fare assolutamente niente e il pubblico non deve fare altro che ascoltare, ascoltare la “musica�? che viene creata dai rumori interni alla sala da concerto, bisbigli, colpi di tosse, scricchiolii vari, ed anche da quelli che provengono dall'esterno. Cage ha dimostrato così che il silenzio assoluto non esiste (nemmeno in una stanza anecoica, e cioè totalmente insonorizzata, perché anche lì uno sente almeno il proprio battito cardiaco). Il silenzio sarebbe da intendersi dunque semplicemente come un rumore di sottofondo. Durante il primo movimento della leggendaria prima esecuzione assoluta di 4.33 si sentiva il vento che spirava, nel secondo la pioggia, e nel terzo il pubblico che parlottava o si alzava indignato per andarsene.-“Sentivo e speravo – diceva Cage – di poter condurre altre persone alla consapevolezza che i suoni dell'ambiente in cui vivono rappresentano una musica molto più interessante rispetto a quella che potrebbero e ascoltare a un concerto�?. Nessuno, o quasi, colse il significato allora. Eppure, con 4.33 Cage ha rivoluzionato il concetto di ascolto musicale, ha rovesciato le cose, ha cambiato, è il caso di dirlo, radicalmente l'atteggiamento nei confronti del sonoro, invitando ad ascoltare il mondo: io decido che ciò che ascolto è musica. O, altrimenti detto: è l'intenzione di ascolto che può conferire a qualsiasi cosa il valore di opera. Ciò implica di conseguenza un'altra definizione di musica. Cage voleva semplicemente dimostrare “che fare qualcosa che non sia musica è musica�?. Un virtuoso “rumoroso�? come Yehudi Menuhin, quando era presidente dell'International Music Council dell'Unesco, propose addirittura che la giornata Mondiale della Musica fosse celebrata in futuro con un minuto di silenzio. Una rivoluzione estetica, quella cageana, che è andata oltre, e che ha messo in discussione gli stessi fondamenti della percezione nel porre la musica anche in intimo contatto con tutte le arti, senza che ciò venisse motivato da alcun genere di idealismo.