KHM

Tratto da EduEDA
Versione del 18 Dic 2009 alle 09:54 di Tommaso (Discussione | contributi)

(diff) ←Older revision | view current revision (diff) | Newer revision→ (diff)
Jump to: navigation, search
Logo della KHM

KHM:

KHM.de, Kunsthochschule für Medien Köln, Accademia delle Media Arts di Colonia.

Vi insegnano (A/A 2009/2010):

(Rettore Klaus Jung)

Prof. Dr. Marie-Luise Angerer, Prof. Thomas Bauermeister, Prof. Dr. Peter Bexte, Prof. Dr. Alfred Biolek, Prof. Peter F. Bringmann, Didi Danquart , Prof. Frank Döhmann, Prof. Heide Hagebölling, Prof. Gebhard Henke, Prof. Andreas Henrich, Prof. U/M Hörner/Antlfinger, Prof. Slawomir Idziak, Prof. Dr. Horst Königstein, Prof. Raimund Krumme, Prof. Mischa Kuball, Prof. Dietrich Leder, Prof. Zilvinas Lilas, Prof. Anthony Moore, Prof. Matthias Müller, Prof. Dipl.-Ing. Marcel Odenbach, Prof. Dr. Hans Ulrich Reck, Prof. Dr. Sabine Rollberg, Prof. Verena Rudolph, Prof. Julia Scher, Prof. Katrin Schlösser, Prof. Thomas Schmitt, Prof. Klaus Schöning, Prof. Peter Friedrich Stephan, Prof. Dr. Georg Trogemann, Prof. Robert van Ackeren, Prof. Frans Vogelaar, Prof. Volker Weicker, Prof. Johannes Wohnseifer, Tobias Zielony

Biografia:

Inaugurata nel 1990, L’Accademia delle “Media Arts” (Kunsthochschule für Medien, KHM in cui – Kunst = arte, hochschule = accademia, università, Medien = media) di Colonia, in Germania, promuove l’analisi interdisciplinare, appunto, delle Media Arts. L’insegnamento spazia tra varie pratiche artistiche: video-arte, film sperimentali, fotografia, suono, rumore e musica, lungometraggi, documentari, animazione, informatica sperimentale, performance, pittura, scultura, scenografia, design, arte open space. Vengono identificate tre aree:

  • Film (film, sceneggiature, documentari e televisione)
  • Kunst (arte: prestazioni multimediali, olografia e light art, fotografia artistica, spazio transmediale, pittura, scultura, webdesign...)
  • Wissenschaft (scienza, KMW, Kunst-und Medienwissenschaften)

L'insegnamento di Teoria, Estetica e Storia dei film, dell'arte, e dei media, rende possibile l'approfondimento teoretico e la riflessione sulla progettazione artistica. Ne risultano lavori non convenzionali e sperimentali – che si spingono ben al di là di qualsiasi definizione di genere e di modello.

La KHM prevede alcuni eventi pubblici come i film “Best of KHM” con i film dei laureati in Media Arts, la serie di concerti “Nocturnes”, le conferenze settimanali o il programma dello spazio espositivo “Glasmoog” (piattaforma di presentazione di tendenze artistiche contemporanee), di recente apertura. Inoltre, ogni anno, alla fine della sessione estiva, la scuola organizza una esibizione annuale dedicata agli sviluppi più recenti dell’arte contemporanea ("Art Cologne").

La KHM è parte attiva nelle attività sociali in NRW (Nord Reno-Westfalia) e contribuisce al progresso dell'arte contemporanea grazie alla cooperazione con le altre Università/Accademie sia nazionali che internazionali, con gli istituti di cultura, con i vari festival, con i curatori di mostre, con l'industria dei media e con l'industria filmica. La KHM apre discussioni e accelera la realizzazione di progetti culturali. Lo scambio culturale di insegnanti e di studenti, così come la partecipazione di artisti internazionali e scienziati invitati per conferenze e workshop, permette di unire, proprio alla KHM, le tendenze attuali del fare arte, insegnare arte e fare ricerca sull'arte.

Sito web:

Poetica:

Il KHM si pone in conflitto con teoria, estetica e storia tradizionale e vuol uscire da definizioni, generi e forme prestabiliti per confrontarsi con un mondo modellato dai media (questo si intende col termine 'Medienkunst', 'Media Arts').

Il KHM indaga, attraverso l'arte, l'influenza che i media hanno sulla nostra vita e a tale scopo accosta ai mezzi più tradizionali (fotografia, scultura, cinema) mezzi nuovi: le opere processuali, le istallazioni, le opere performative o virtuali.

Scrive Ulrich Rechk (docente di Storia dell'Arte) in Multimedia, l'incrocio dei linguaggi comunicativi (di Taiuti Lorenzo):

"La sfida di fronte alla quale si vede posta la pratica estetica mediante le tecniche avanzate dei media è di non ridurre l'enigmaticità del mondo e dello sconosciuto e nemmeno di allontanarla come incomprensibile. Si tratta di concepire e comunicare un collegamento fra scienza e tecnologia, fra arte e mezzi di comunicazione di massa che inizia sempre di nuovo. Detto con una frase, la Scuola Superiore d'Arte Multimediale viene intesa quale laboratorio per la progettazione, la sperimentazione e la messa a punto di interfaccia per un collegamento di tali sfere." Ulrich Rechk

Opere:

  • Gli eventi musicali (tra cui i "Nocturnes") hanno un loro spazio personale all'interno del sito KHM.de, il Klanglabor. (Tuttavia sembra che presto l'area verrà maggiormente integrata nel sito principale, attualmente - novembre 2009 - in via di riassestamento).

Bibliografia:

Monografie ed articoli di professori e personale dell'area KMW (Kunst-und Medienwissenschaften - Arte e scienze dei media):

  • Hans Ulrich Reck, The Myth of Media Art, Weimar: VDG, 2007
  • Hans Ulrich Reck, Brechung, Setzung, Expansionen (audiolectures 02), www.khm.de/audiolectures
  • Marie-Luise Angerer, Affekt und Begehren oder: was macht den Affekt so begehrenswert, Essay
  • Peter Bexte (Hg.), Denis Diderot, Schriften zur Kunst, mit einem Nachwort von Peter Bexte, Philo Fine Arts, Berlin / Hamburg 2005 (Fundus-Reihe Bd. 157)
  • Georg Trogemann, Jochen Viehoff (Hg.), Code@Art. Eine elementare Einführung in die Programmierung als künstlerische Praktik, Springer, Wien/New York 2005
  • Hans Ulrich Reck, Singularität und Sittlichkeit. Die Kunst Aldo Walkers in bildrhetorischer und medienphilosophischer Perspektive, Königshausen & Neumann, Würzburg 2004
  • Hans Ulrich Reck, Aldo Walker. Morphosyntaktisches Objekt. Kunstfigur und rhetorische Emphase. Mit einer Nachbemerkung von Beat Wismer, Aargauer Kunsthaus, Aarau 2003
  • Hans Ulrich Reck, Kunst als Medientheorie. Vom Zeichen zur Handlung, Fink, München 2003 660 Seiten, 120 s/ w Abbildungen
  • Hans Ulrich Reck, Mythos Medienkunst, Verlag der Buchhandlung Walther König, Köln 2002, 100 S., brosch. (= Kunstwissenschaftliche Bibliothek, Bd. 20)
  • Marie-Luise Angerer, Kathrin Peters, Zoë Sofoulis (Hg.), Future Bodies. Visualisierungen von Körpern in Science und Fiction, Springer, Wien/New York 2002.
  • Zielinski, Siegfried, Archäologie der Medien, Rowolth Tb, Reinbek b. Hamburg 2002
  • Georg Trogemann, Wolfgang Ernst, Alexander Y. Nitussov (Hg.) Computing in Russia, Vieweg 2002
  • Marie-Luise Angerer, Der andere Schauplatz: Psychoanalyse-Kultur-Medien, Wien 2001
  • Peter Bexte und Gereon Sievernich (Hg.), Kern. Gene, Hirne, Magma, Quarks: Innenansichten der Zukunft. [Kat.] Berliner Millenniumsausstellung »7 Hügel: Bilder und Zeichen des 21. Jahrhunderts« Henschel, Berlin 2000
  • Peter Bexte, Blinde Seher. Wahrnehmung von Wahrnehmung in der Kunst des 17. Jahrhunderts. Mit einem Anhang zur Entdeckung des Blinden Flecks im Jahre 1668. Verlag der Kunst, Dresden 1999
  • Peter Bexte (gemeinsam mit Werner Künzel) Allwissen und Absturz. Der Ursprung des Computers, Insel, Frankfurt am Main 1993

Webliografia: