King's cross Phone in

Tratto da EduEDA
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Bunting era venuto a conoscenza dei numeri di 36 cabine telefoniche della stazione ferroviaria di King's Cross, decise quindi di pubblicarli sul Web e di diffonderle tramite alcune mailing list a partecipazione internazionale. Invitò quindi tutti coloro che li avevano ricevuti a chiamare simultaneamente le cabine a un orario prefissato, le sei pomeridiane del fuso orario di Greenwich di venerdì 5 agosto del 1994. Bunting suggeriva inoltre una serie di combinazioni possibli:

1) chiama uno o più numeri e lascia squillare il telefono per un breve istante e poi attacca;

2) Chiama questi numeri secondo un certo numero di ricorrenza

3) chiama e conversa con una persona prestabilita o inaspettata

4) vai alla stazione di King Cross e osserva la reazione/risposta pubblica ai telefoni e le conversazioni;

5) fai qualcosa di diverso.

Questo evento verrà pubblicizzato globalmente. Scrverò un resoconto affermando che: 1) nessuno ha telefonato;

2) un' ingente techno folla si è riunita e ha ballato al suono dei telefoni squillanti;

3) qualcosa di inaspettato è accaduto

Nessun rinfresco verrà fornito/per favore portare il pranzo al sacco.

E così all'ora stabilita i telefoni iniziarono a squillare simultaneamente, sotto gli sguardi interrogativi degli impiegati e dei rivenditori della stazione. Passanti e avventori delle cabine, attratti dalla curiosa coincidenza, rispondevano. Si avviavano così delle conversazioni casuali, al limite del surreale. Il King's cross phone-in era una scommessa, un'ipotesi sull'intersezione di vari sistemi di comnunicazione, materiali e immateriale: quello dellimportante locale stazione ldella metropolitana londinese, il sistema ferroviario nazionale britannico e quello telefonico nazionale. Quest'ultimo veniva impiegato sia nella vecchia modalità – le conversazioni a voce – che nella nuova – le mailing list. Sebbene fosse stata concepita da un singolo, la sua attuazione era stata possibile solo grazie alla partecipazione di molti.