Lepage Robert

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Biografia

Robert Lepage, una delle figure più interessanti del panorama teatrale e cinematografico, nasce a Québec City, in Canada, il 12 dicembre del 1957.

Inizia la sua formazione al Conservatorio d'Arte drammatica della città natale dove studia tra il 1975 e il 1978. Negli anni seguenti si sposta in Francia dove prosegue gli studi presso la scuola dello svizzero Alain Knapp. Nel 1979 fa ritorno in patria e dopo aver diretto, recitato e scritto alcune produzioni indipendenti nel 1982 Lepage entra a far parte della compagnia sperimentale di Québec City: Théatre Repère diventandone ben presto uno dei personaggi principali. Nel 1984 esordisce insieme alla compagnia Théatre Repère con un'opera dal titolo Circulations che gli permette di raccogliere riconoscimenti e consensi.

Il periodo che va dal 1985 al 1991 la sua carriera subisce una svolta vengono prodote e realizzate opere quali The Dragons Trilogy (1985), The Polygraph (1987), Tectonic Plates (1988-90) e Needles and Opium (1991) attraverso le quali pubblico e critica scoprono un artista polivalente e talentuoso. Dal 1990 in poi Lepage si dimostra sempre più interessato a integrare e sperimentare diverse discipline artistiche: lavora oltre che come regista teatrale anche come regista cinematografico ed d'opera e inoltre realizza scenografie multimediali per grandi concerti evento del musicista Peter Gabriel.

Nel 1995 dopo cinque anni come direttore artistico del Teatre Francais al Centre National des Arts di Ottawa Lepage fonda, a Quebec City, Ex Machina una nuova compagnia sperimentale e multidisciplinare nel cui lavoro la componente tecnologica diventa sempre più importante. Sotto la sua direzione la compagnia realizza opere di grandissmo successo internazionale: Les Sept Branches de la Rivière Ôta (1994), Le Songe d’une nuit d’été (1995), Elseneur (1995-1997). Géométrie des Miracles (1998), Zulu Time (1999), La face cachée de la lune (2000), senza dimenticare la lunga tournée internazionale con La Casa Azul (2001/2003).


Poetica

Il teatro di Robert Lepage sin dagli esordi ha raccolto consensi unanimi da critica e pubblico. Sin dall'inizio il suo modo di fare teatro non preclude ne esclude alcun linguaggio e genere. I suoi spettacolo sono caratterizzati da un uso esasperato ed ingegnoso della tecnologia che non è mai tuttavia forzato finalizzato ad una spettacolarizzare la scena, ma che è comunque legato alle radici e alle origini del teatro.

Le opere di Robert Lepage richiedono allo spettatore una disposizione percettiva differente da quella tradizionale, la struttura dei suoi spettacoli si avvicina molto spesso a quella cinematografica utilizzandone spesso le tecniche:da carrellate ,a zoom, a flashback. Lepage si muove nella dimensione teatrale sperimentando e mettendo insieme le tecniche più differenti, attraverso l'utilizzo di monitor o schermi che riproducono in scena immagini precedentemente registrate o generate sul momento costringe lo spettatore a focalizzare l'attenzione su più immagini ed avvenimenti che non sono scindibili l'una dall'altra.

I lavori di Lepage seguono il percorso di un lungo ed interminabile work in progress, vengono presentati al pubblico non ancora nella versione definitiva, questo perché secondo Lepage il teatro è una forma in continua trasformazione che necessita di una fase laboratoriale prima di raggiungere una versione definitiva. Il pubblico assume quindi come partecipante attivo un ruolo fondamentale ed insostituibile nella trasformazione dell'opera e nella sua riscrittura.


Opere

Le confessional (1995)

Prima pera cinematografica del regista teatrale Il confessionale racconta la storia di un giovane artista, Pierre che, trasferitosi in Cina decide di rientrare in patria, a Quebec City, in seguito alla morte del padre. Pierre ha un fratello adottivo, Marc, il cui desiderio è sempre stato quello di scoprire la vera identità del padre. Solo un prete è a conoscenza del mistero, perché la madre dei due ragazzi ha rivelato il segreto in un confessionale, ma oltre a lui nessun latro conosce l'identità dell'uomo. A seguito dell'uccisione della madre fa calare sulla vicenda un velo oscuro e misterioso.


Les sept branches de la rivierè Ota (1996)

Le polygraphe (1996) E' un thriller psicologico che trae ispirazione dall'omonimo spettacolo teatrale. Marie-Claude, una giovane donna, muore in circostanze alquanto misteriose e per tenere viva la sua memoria l'amica Judith decide di dedicarle un film. Una serie di coincidenze finiscono per trascinare Lucie, che interpreta nel film il ruolo di Marie-Claude, in circostanze oscure e pericolose che vanno a raggiungere il momento di maggiore tensione con l'entrata in gioco di un medico legale.

No (1998)

Possible worlds (2000)

La face cachée de la lune (2003)


Opere teatrali:

Circulations (1984)

La Trilogie des Dragons (1985)

Vinci (1986)

Le Polygraphe (1987/1990)

Les Plaques tectoniques (1988/1990)

Les Aguilles et l’Opium (1991).

Macbeth a Sogno di una notte di mezza estate (1992)

Les Sept Branches de la Rivière Ôta (1994)

Le Songe d’une nuit d’été (1995)

Elseneur (1995-1997)

Géométrie des Miracles (1998)

Zulu Time (1999)

La face cachée de la lune (2000)

La Casa Azul (2001/2003)

The Busker's Opera (2004)


Bibliografia

Monteverdi Anna Maria(2004), Il teatro di Robert Lepage, Edizioni BFS Pisa.

Sito web:

http//www.exmachina.qc.ca