Lovink Geert

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Lovink Geert

Lovink Geert ,nato nel 1959 ad Amsterdam, ha studiato Scienze Politiche alla University of Amsterdam. È membro della Adilkno Foundation, una libera associazione di intellettuali legati dall'interesse per i media fondata nel 1983. È stato editore di Mediamatic una rivista di arte, cultura teoria e new media (1989-94) e ha lavorato e insegnato media theory nel centro ed est Europa (Germania, Romania, Ungheria)


Biografia

Nato nel 1959 ad Amsterdam,Geert Lovink ha studiato Scienze Politiche alla University of Amsterdam. È membro della Adilkno Foundation, una libera associazione di intellettuali legati dall'interesse per i media fondata nel 1983. È stato editore di Mediamatic una rivista di arte, cultura teoria e new media (1989-94) e ha lavorato e insegnato media theory nel centro ed est Europa (Germania, Romania, Ungheria) Nella primavera del 1995, con Pit Schultz, fonda 'the international nettime circle' che è una sorta di mailing list, una rete di testi in diverse lingue. Dal 1996 al 2000 è stato responsabile dell'area di ricerca del New Media Center De Waag: the Society for Old and New Media ad Amsterdam. Dal 1996, coordina un progetto e insegna alla IMI mediaschool a Osaka in Giappone. Dal 1997 promuove una serie di media labs temporanei alla mostra d'arte Documenta X a Kassel (Germania) chiamati Hybrid Workspaceche, che continueranno a Manchester (1998) ed Helsinki, al museo di arte contemporanea Kiasma. È stato, insieme a Mieke Gerritzen, co-organizzatore/editore di competizioni di media design, (www.internationalbrowserday.com) (1998-2000 Amsterdam, 2001 New York e Berlino). Nel Giugno 2000 ha organizzato “Tulipomania Dotcom conference�?, una serie di incontri focalizzati sulla critica della New Economy che ha avuto luogo ad Amsterdam e Francoforte Ha pubblicato il catalogo del primo streaming media festival internazionale, net.congestion (Amsterdam, Ottobre 2000). È membro del comitato di consulenza di Sarai, un nuovo media center che ha aperto nel Febbraio 2001 a Delhi, e che fa capo a un programma del Centre for the Study of Developing Societies (CSDS), all’interno del quale coordina le pubblicazioni di Sarai e i programmi di scambio a livello internazionale.

Biografia completa on line: http://laudanum.net/geert/biography.ext.shtml


Opere

  • Editore di Mediamatic (1989-94)
  • Co-fondatore della freenet Digital City
  • Organizzazione di conferenze: Next Five Minutes, Metaforum, Ars Electronica, Interface.
  • 1995 Fondatore di 'the international nettime circle'.
  • 1996 coordina un progetto e insegna alla IMI mediaschool a Osaka in Giappone.
  • Co-organizzatore/editore di competizioni di media design, (www.internationalbrowserday.com) (1998-2000 Amsterdam, 2001 New York e Berlino).
  • Membro del comitato di consulenza di Sarai (Febbraio 2001 – Delhi)
  • Dark Fiber

Dal 1996 al 2000 ha avuto come propria sede il New Media Center “Waag Society for Old and New Media�? ad Amsterdam dove era responsabile dell'area di ricerca.

Un recente progetto è “Tulipomania Dotcom conference�?, che ha avuto luogo ad Amsterdam e Francoforte, nel Giugno 2000, una serie di incontri focalizzati sulla critica della New Economy.


Autore insieme a Florian Schneider del saggio "A virtual World is possible" . Nella prima parte il testo descrive un percorso che, partendo dalla descrizione dei "Tactical Media" dei primi anni '90 fino all' analisi delle odierne " Digital Moltitudes", tenta di ricostruire gli aspetti salienti dello sviluppo che ha caratterizzato il cosiddetto "movimento anti-globalizzazione" dai suoi primi passi fino alla sfida posta dalla situazione presente. La seconda parte è invece dedicata alla nuova cultura critica dei media, alle strategie per l'arte e all'attivismo virtuale. La domanda a cui si cerca di rispondere è quella di una possibile esistenza di una sinergia tra le proteste di strada e il movimento di "hacktivism" virtuale.


Musei

Bibliografia

  • Empire of Images (1985),
  • Cracking the Movement (1990),
  • The Media Archive (1992-98)
  • Dark Fiber (2002)
  • My first recession. - Critical Internet Culture in Transition (2003)
  • (Amsterdam, Ottobre 2000) catalogo del primo streaming media festival internazionale, net.congestion
  • saggio "A virtual World is possible" (2003)
  • My First Recession, Critical Internet Culture in Transition (Rotterdam/NL, 2003).
  • Uncanny Networks, In Dialogue with the Virtual Intelligentsia (Cambridge: MIT Press, 2002).
  • Dark Fiber, Tracking Critical Internet Culture (Cambridge: MIT Press, 2002).
  • H–r zu - oder stirb! (Amsterdam and Berlin: Edition ID - Archiv, 1992)


Sito web

http://laudanum.net/geert/files/1037068559/index.shtml?1041528236

http://laudanum.net/geert/ (Archivio on line)


Poetica

Il suo obiettivo è portare avanti un discorso critico e consapevole sui linguaggi di rete ed alimentare l'attenzione intorno ai nuovi mezzi di comunicazione nascenti e alle mutazioni economiche, antropologiche e sociali che li stanno accompagnando. L’autore afferma l’importanza delle nuove forme di comunicazione, ed in particolare delle forme telematiche, per espandere coscienza sociale e consapevolezza comune nelle masse. Attraverso la diffusione su larga scala dei nuovi media, ciascuno dovrebbe prendere parte al dibattito sui fenomeni relativi alla globalizzazione, e, anziché ostacolare questa evoluzione, diventarne parte attiva e guidarne lo sviluppo. Si deve giungere, quindi, ad una un'evoluzione dei new media come cultura critica senza però creare un ghetto: secondo l’autore uno dei maggiori rischi che la nuova net comunity sta correndo è quello di isolarsi dal resto della società per non mescolarsi con chi sfrutta la rete a fini commerciali. Artisti e movimenti sociali soffrono di un vuoto di visibilità che scomparirà solo quando le nuove tecnologie diventeranno “invisibili�?, cioè parte integrante della vita quotidiana; solo allora verranno fuori quelle pratiche artistiche, culturali e sociali che, non avendo scopi commerciali, potranno essere veicolo di idee e di informazione obiettiva e critica.


descrizione generale delle metodologie di lavoro :

  • Organizzazione di situazioni che mettono in moto processi di trasformazione culturale
  • Creazione di comunità virtuali sui temi sociali più sommersi
  • Analisi dei processi di trasformazione sociale provocati dalla diffusione dei nuovi mezzi di comunicazione
  • Analisi dei meccanismi con cui la rete Internet incontra l'economia, la politica, l'azione sociale, l'arte.
  • Critica e revisione dei canali e dei meccanismi dell’informazione.


Webliografia

http://www.laudanum.net/geert.

http://thing.desk.nl/bilwet

http://www.dds.nl/pressnow

http://www.n5m.org

http://www.nettime.org

http://www.waag.org

http://www.fibreculture.org