Luddisti

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Personaggio o gruppo:

Luddisti

Biografia:

Per luddismo si intende un movimento popolare sviluppatosi in Inghilterra all'inizio del XIX secolo caratterizzato dalla lotta all'introduzione delle macchine. Il movimento prende il nome da Ned Ludd che nel 1779 spezzò un telaio in segno di protesta. Le macchine erano considerate la causa della disoccupazione e dei bassi salari già da fine Settecento e la legge ne puniva duramente la distruzione o il danneggiamento. Ma solo verso il 1811-12 la protesta sfociò in un movimento che vide protagonisti operai e lavoratori a domicilio impoveriti dallo sviluppo industriale decidono di colpire impianti, macchine e prodotti. Per sfuggire ai rigori della legge che vietava ogni associazione tra lavoratori, i luddisti dovettero agire in clandestinità, subendo condanne a morte e deportazioni. Nel primo ottocento, i luddisti videro il proprio ordinamento sociale, fondato su arte, tradizione e comunità, cedere terreno ad un’organizzazione industriale invadente e alle sue tecnologie, a nuove regole di mercato, a nuove conformazioni di città e campagna, che erano oltre il loro controllo e la loro comprensione. La sfida dei luddisti non fu tanto materiale, contro macchine e stabilimenti, quanto una rivolta che chiamava in causa, sul terreno della giustizia e dell’equità, le premesse stesse dello sviluppo, cioè la legittimità dei principi di profitto sfrenato, di competizione e innovazione che ne stavano alla base. Con questa opera anticonformista, si liberano finalmente i luddisti dalla vecchia caricatura di demolitori di macchine e li si ricolloca nella loro legittima prospettiva: profeti di quello che l’industrialismo avrebbe significato per la maggior parte degli uomini e delle comunità. Una profezia più che mai attuale nell’epoca della globalizzazione

Poetica:

Oltre a manifestare contro i nuovi metodi di produzione e a favore di precedenti forme di produzione legate al lavoro a domicilio, i luddisti posero i problemi che sarebbero stati fatti propri in seguito dalle organizzazioni sindacali, come gli orari e le condizioni di lavoro, i minimi salari, il lavoro minorile e femminile. Bisogna chiarire che i luddisti ieri come oggi si opponevano ai “macchinari nocivi alla comunità�? perché il problema non consiste nell’usufruire o nell’astenersi dalla tecnologia, ma nel chiedersi se la tecnica si riveli benigna o maligna per chi vi ricorre, per la comunità circostante, per la cultura, per l’ambiente, per il futuro.

Bibliografia:

  • Kirpatrick Sale, Rebels Against the Future. The Luddites and Their War on the Industrial Revolution, Addison-Wesley Publishing Company, Reading, Mass., 1996.
  • Ribelli al futuro. I luddisti e la loro guerra alla rivoluzione industriale di Kirkpatrick Sale - Arianna editore 1999, pag.

Sito web:

http://ludditereader.com/

Webliografia:

http://www.zmag.org/Italy/klein-luddistiargentini.htm

http://erewhon.ticonuno.it/arch/1999/artific/ludd/ludd1.htm

http://w.skipintro.org/archives/2001/03/anche_i_luddist.php

http://lnx.theseuslibri.it/product.asp?Id=329

http://members.xoom.virgilio.it/infocontro/PoliticaIT/PI182.htm

http://www.estropico.com/id73.htm