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== Biografia ==
 
== Biografia ==
  
Lev Manovich è nato a mosca e si è trasferito a new york nel 1981. Ha studiato architettura, animazione e programmazione prima di iniziare a lavorare con i computer media nel 1984. Da metà anni novanta i suoi progetti sono stati inseriti in esposizioni internazionali sulla [[new media art]] . Attualmente è professore associato al dipartimento di arti visuali all’universita della California di San Diego dove insegna  Teoria dei nuovi media.  E’ autore di libri importanti e numerosi articoli pubblicati in 28 paesi. Attualmente é impegnato al progetto “Soft .
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Lev Manovich è nato a mosca e si è trasferito a new york nel 1981. Ha studiato architettura, animazione e programmazione prima di iniziare a lavorare con i computer media nel 1984. Da metà anni novanta i suoi progetti sono stati inseriti in esposizioni internazionali sulla [[new media art]] . Attualmente è professore associato al dipartimento di arti visuali all’universita della California di San Diego dove insegna  Teoria dei nuovi media.  E’ autore di libri importanti e numerosi articoli pubblicati in 28 paesi. Attualmente é impegnato al progetto “Soft cinema".
 
Oltre ad insegnare Teoria dei nuovi media all’università di San Diego e a tenere varie conferenze in America del sud e del nord, Europa e Asia, Manovich ha già pubblicato quattro libri (un quinto è attualmente in lavorazione). Si occupa inoltre di animazione, [[design]] e programmazione al computer e realizza  piccoli film digitali  per il [[web]].
 
Oltre ad insegnare Teoria dei nuovi media all’università di San Diego e a tenere varie conferenze in America del sud e del nord, Europa e Asia, Manovich ha già pubblicato quattro libri (un quinto è attualmente in lavorazione). Si occupa inoltre di animazione, [[design]] e programmazione al computer e realizza  piccoli film digitali  per il [[web]].
  
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== Opere ==
 
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* , il primo film digitale progettato per la rete;  
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* ''[[Little movies]]'', il primo film digitale progettato per la rete;  
  
* “Freud-lissitzky , un software concettuale per navigare attraverso la storia del ventesimo secolo;
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* ''[[Freud-lissitzky navigator]]'', un software concettuale per navigare attraverso la storia del ventesimo secolo;
  
* “Anna and andy: a streaming .
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* ''Anna and andy: a streaming novel''.
  
  
è il primo film digitale creato per la rete.  E’ un progetto nato nel 1994 , quando il world wide web (www) stava diventando un fenomeno di massa. E’ un progetto sull’ estetica del cinema digitale e un elogio alla sua forma piú recente : Quicktime.  
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"Little movies" è il primo film digitale creato per la rete.  E’ un progetto nato nel 1994 , quando il world wide web (www) stava diventando un fenomeno di massa. E’ un progetto sull’ estetica del cinema digitale e un elogio alla sua forma piú recente : Quicktime.  
Partendo dalla supposizione che ogni nuovo medium rivive sul contenuto dei media precedenti, “Little mette in scena i momenti chiave nella storia del cinema e interpreta i media digitali
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Partendo dalla supposizione che ogni nuovo medium rivive sul contenuto dei media precedenti, “Little movies‿ mette in scena i momenti chiave nella storia del cinema e interpreta i media digitali
 
degli anni novanta da un ipotetico futuro. In questo modo riesce a metterne in evidenza le proprietà fondamentali: il pixel e lo schermo del computer.
 
degli anni novanta da un ipotetico futuro. In questo modo riesce a metterne in evidenza le proprietà fondamentali: il pixel e lo schermo del computer.
“Little indaga le specificità storica , sociale ed economica dei media digitali , come pure i loro effetti percettivi e pratici.
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“Little movies‿ indaga le specificità storica , sociale ed economica dei media digitali , come pure i loro effetti percettivi e pratici.
  
  
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* Il linguaggio dei nuovi media, the mit press, 2001
 
* Il linguaggio dei nuovi media, the mit press, 2001
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* [[The Language of New Media]] 2002
  
 
* Info-aesthetics (attualmente in lavorazione)
 
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== Poetica ==
 
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La forma principale di espressione culturale dell’ era del computer è il database. Il mondo è ridotto a due tipi di “software che sono tra di loro complementari: strutture di dati e algoritmi (ogni obiettivo è ridotto ad un algoritmo; ogni oggetto del mondo è modellato come una struttura di dati o database). Con i nuovi media il contenuto del lavoro e l’interfaccia sono separati; diventa pertanto possibile creare interfacce differenti per la stessa opera. Questo è definito come il principio della variabilità dei nuovi media: essi consistono di una o più interfacce per un database di materiale multimediale.
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La forma principale di espressione culturale dell’ era del computer è il database. Il mondo è ridotto a due tipi di “software objects‿ che sono tra di loro complementari: strutture di dati e algoritmi (ogni obiettivo è ridotto ad un algoritmo; ogni oggetto del mondo è modellato come una struttura di dati o database). Con i nuovi media il contenuto del lavoro e l’interfaccia sono separati; diventa pertanto possibile creare interfacce differenti per la stessa opera. Questo è definito come il principio della variabilità dei nuovi media: essi consistono di una o più interfacce per un database di materiale multimediale.
 
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Versione attuale delle 21:15, 19 Ott 2010

Lev Manovich

Lev Manovich è nato a mosca e si è trasferito a new york nel 1981. Ha studiato architettura, animazione e programmazione prima di iniziare a lavorare con i computer media nel 1984.


Biografia

Lev Manovich è nato a mosca e si è trasferito a new york nel 1981. Ha studiato architettura, animazione e programmazione prima di iniziare a lavorare con i computer media nel 1984. Da metà anni novanta i suoi progetti sono stati inseriti in esposizioni internazionali sulla new media art . Attualmente è professore associato al dipartimento di arti visuali all’universita della California di San Diego dove insegna Teoria dei nuovi media. E’ autore di libri importanti e numerosi articoli pubblicati in 28 paesi. Attualmente é impegnato al progetto “Soft cinema". Oltre ad insegnare Teoria dei nuovi media all’università di San Diego e a tenere varie conferenze in America del sud e del nord, Europa e Asia, Manovich ha già pubblicato quattro libri (un quinto è attualmente in lavorazione). Si occupa inoltre di animazione, design e programmazione al computer e realizza piccoli film digitali per il web.


Opere

  • Anna and andy: a streaming novel.


"Little movies" è il primo film digitale creato per la rete. E’ un progetto nato nel 1994 , quando il world wide web (www) stava diventando un fenomeno di massa. E’ un progetto sull’ estetica del cinema digitale e un elogio alla sua forma piú recente : Quicktime. Partendo dalla supposizione che ogni nuovo medium rivive sul contenuto dei media precedenti, “Little movies‿ mette in scena i momenti chiave nella storia del cinema e interpreta i media digitali degli anni novanta da un ipotetico futuro. In questo modo riesce a metterne in evidenza le proprietà fondamentali: il pixel e lo schermo del computer. “Little movies‿ indaga le specificità storica , sociale ed economica dei media digitali , come pure i loro effetti percettivi e pratici.


Musei

Bibliografia

  • The engineering of vision from costructivism to computer, ph.d. dissertation, university of rochester, 1993;
  • Tekstura: russian essays on visual culture co-editor.

university of chicago press, 1993;

  • Macromedia , belgrade: centre for contemporary arts, 2001.
  • Il linguaggio dei nuovi media, the mit press, 2001
  • Info-aesthetics (attualmente in lavorazione)


Sito web

http://www.manovich.net/


Poetica

La forma principale di espressione culturale dell’ era del computer è il database. Il mondo è ridotto a due tipi di “software objects‿ che sono tra di loro complementari: strutture di dati e algoritmi (ogni obiettivo è ridotto ad un algoritmo; ogni oggetto del mondo è modellato come una struttura di dati o database). Con i nuovi media il contenuto del lavoro e l’interfaccia sono separati; diventa pertanto possibile creare interfacce differenti per la stessa opera. Questo è definito come il principio della variabilità dei nuovi media: essi consistono di una o più interfacce per un database di materiale multimediale. Il database ha un esistenza materiale e il racconto è dematerializzato. In pratica riprendono l’ordine semiologico del cinema.


Webliografia

http://www.manovich.net/

http://www.rhizome.org/artbase/1688/statement-new3.html

http://www.eliterature.org/state/bio-manovichlev.shtml