Manovich Lev: differenze tra le versioni
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− | + | Lev Manovich è nato a mosca e si è trasferito a new york nel 1981. Ha studiato architettura, animazione e programmazione prima di iniziare a lavorare con i computer media nel 1984. Da metà anni novanta i suoi progetti sono stati inseriti in esposizioni internazionali sulla [[new media art]] . Attualmente è professore associato al dipartimento di arti visuali all’universita della California di San Diego dove insegna Teoria dei nuovi media. E’ autore di libri importanti e numerosi articoli pubblicati in 28 paesi. Attualmente é impegnato al progetto “Soft cinema". | |
− | + | Oltre ad insegnare Teoria dei nuovi media all’università di San Diego e a tenere varie conferenze in America del sud e del nord, Europa e Asia, Manovich ha già pubblicato quattro libri (un quinto è attualmente in lavorazione). Si occupa inoltre di animazione, [[design]] e programmazione al computer e realizza piccoli film digitali per il [[web]]. | |
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degli anni novanta da un ipotetico futuro. In questo modo riesce a metterne in evidenza le proprietà fondamentali: il pixel e lo schermo del computer. | degli anni novanta da un ipotetico futuro. In questo modo riesce a metterne in evidenza le proprietà fondamentali: il pixel e lo schermo del computer. | ||
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+ | La forma principale di espressione culturale dell’ era del computer è il database. Il mondo è ridotto a due tipi di “software objects‿ che sono tra di loro complementari: strutture di dati e algoritmi (ogni obiettivo è ridotto ad un algoritmo; ogni oggetto del mondo è modellato come una struttura di dati o database). Con i nuovi media il contenuto del lavoro e l’interfaccia sono separati; diventa pertanto possibile creare interfacce differenti per la stessa opera. Questo è definito come il principio della variabilità dei nuovi media: essi consistono di una o più interfacce per un database di materiale multimediale. | ||
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+ | [[Categoria: Arte delle reti]] | ||
+ | [[Categoria: Net art]] | ||
+ | [[Categoria: Teorie]] | ||
+ | [[Categoria: Media]] | ||
+ | [[Categoria: Database art]] |
Versione attuale delle 22:15, 19 Ott 2010
Lev Manovich è nato a mosca e si è trasferito a new york nel 1981. Ha studiato architettura, animazione e programmazione prima di iniziare a lavorare con i computer media nel 1984.
Biografia
Lev Manovich è nato a mosca e si è trasferito a new york nel 1981. Ha studiato architettura, animazione e programmazione prima di iniziare a lavorare con i computer media nel 1984. Da metà anni novanta i suoi progetti sono stati inseriti in esposizioni internazionali sulla new media art . Attualmente è professore associato al dipartimento di arti visuali all’universita della California di San Diego dove insegna Teoria dei nuovi media. E’ autore di libri importanti e numerosi articoli pubblicati in 28 paesi. Attualmente é impegnato al progetto “Soft cinema". Oltre ad insegnare Teoria dei nuovi media all’università di San Diego e a tenere varie conferenze in America del sud e del nord, Europa e Asia, Manovich ha già pubblicato quattro libri (un quinto è attualmente in lavorazione). Si occupa inoltre di animazione, design e programmazione al computer e realizza piccoli film digitali per il web.
Opere
- Little movies, il primo film digitale progettato per la rete;
- Freud-lissitzky navigator, un software concettuale per navigare attraverso la storia del ventesimo secolo;
- Anna and andy: a streaming novel.
"Little movies" è il primo film digitale creato per la rete. E’ un progetto nato nel 1994 , quando il world wide web (www) stava diventando un fenomeno di massa. E’ un progetto sull’ estetica del cinema digitale e un elogio alla sua forma piú recente : Quicktime.
Partendo dalla supposizione che ogni nuovo medium rivive sul contenuto dei media precedenti, “Little movies‿ mette in scena i momenti chiave nella storia del cinema e interpreta i media digitali
degli anni novanta da un ipotetico futuro. In questo modo riesce a metterne in evidenza le proprietà fondamentali: il pixel e lo schermo del computer.
“Little movies‿ indaga le specificità storica , sociale ed economica dei media digitali , come pure i loro effetti percettivi e pratici.
Musei
Bibliografia
- The engineering of vision from costructivism to computer, ph.d. dissertation, university of rochester, 1993;
- Tekstura: russian essays on visual culture co-editor.
university of chicago press, 1993;
- Macromedia , belgrade: centre for contemporary arts, 2001.
- Il linguaggio dei nuovi media, the mit press, 2001
- Info-aesthetics (attualmente in lavorazione)
Sito web
Poetica
La forma principale di espressione culturale dell’ era del computer è il database. Il mondo è ridotto a due tipi di “software objects‿ che sono tra di loro complementari: strutture di dati e algoritmi (ogni obiettivo è ridotto ad un algoritmo; ogni oggetto del mondo è modellato come una struttura di dati o database). Con i nuovi media il contenuto del lavoro e l’interfaccia sono separati; diventa pertanto possibile creare interfacce differenti per la stessa opera. Questo è definito come il principio della variabilità dei nuovi media: essi consistono di una o più interfacce per un database di materiale multimediale. Il database ha un esistenza materiale e il racconto è dematerializzato. In pratica riprendono l’ordine semiologico del cinema.