Minimal TV

Tratto da EduEDA
Versione del 18 Giu 2007 alle 23:54 di Stivan (Discussione | contributi) (Storia)

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Personaggi o Gruppi

gruppo Quinta Parete: Federico Bucalossi, Vanni Cilluffo, Francesco Galluzzi, Claudio Parrini , Giacomo Verde

Luogo

Vinci

Storia

La Minimal TV ha debuttato a Vinci dal 23 al 26 luglio 1996 (chiamandosi Vinci Minimal TV) in occasione del festival "Multiscena: rassegna di eventi ed arti sceniche". Ideata e realizzata dal gruppo Quinta Parete: Federico Bucalossi (camera e mixer art computer), Vanni Cilluffo / Sasa' Nothing (conduttore), Francesco Galluzzi / Rorò (inviato speciale e video-box), Claudio Parrini (Internet-box manager), Giacomo Verde (camera e televizion guru). Ha trasmesso ogni sera dalla Biblioteca Leonardiana di Vinci su tre monitor e un videoproiettore collocati in zone strategiche dell'area del castello. I suoi programmi in continua "collaborazione" con gli abitanti della cittadina, in parte registrati durante la giornata e in parte realizzati in diretta, affrontavano ludicamente temi legati alla vita della città e agli spettacoli della serata, inoltre i passanti potevano dialogare con il conduttore attraverso un video-box messo in strada, oppure lasciare una loro immagine e una dichiarazione in Internet attraverso un Net-box collegato alla rete e al mini studio televisivo. Minimal TV ha “replicato” le sue trasgressive e sgangherate trasmissioni a: Empoli il 25 e il 26 Ottobre 1996 nel suggestivo Chiostro degli Agostiniani in occasione della rassegna multidisciplinare "Under 30", adottando il nome "U3 minimal Tv"; Fossalunga, in provincia di Treviso, durante la sagra di S.Agata nelle domeniche 26 gennaio e 2 febbraio ‘97. Il palinsesto, che non è mai stato rispettato per adattarsi agli eventi nati dal dialogo con i passanti e gli “imprevisti”, comprendeva interviste a personalità del paese, scoop immaginari, televendite improbabili, lo spazio ragazzi, la maga Lady Babbara, il balletto, lo spazio culturale, i dibattiti politici, video d’autore ecc. ecc. tutto presentato in studio da un solo conduttore: Sasà Nothing con l'appoggio esterno dell'inviato Rorò. Caratteristica della Minimal TV è l'uso creativo e coinvolgente di tecnologia domestica. L'intento è quello di sdrammatizzare la televisione mettendola "a portata di mano". Le trasmissioni sono realizzate con una "sofisticata" telecamera amatoriale, un mini-mixer audio-video e un Apple Computer per le intersigle, più due videocamere in S.VHS per i servizi registrati e il video-box.

Poetica

La Minimal TV, ideata e realizzata dal gruppo Quinta Parete (Federico Bucalossi, Claudio Parrini, Giacomo Verde, nni Cilluffo, Francesco Galluzzi, Vania Pucci, Alessandro Barbadoro, Renzo Bordini) si è auto-definita la televisione più piccola del mondo. La filosofia che anima il progetto è sintetizzabile in “la tv è di chi la fa‿, «trasmette i suoi programmi via cavo su alcuni monitor disposti per strada o in alcuni luoghi pubblici. Può funzionare in occasione di sagre di paese, mostre d'arte, eventi di strada, scuole, feste private, matrimoni, ecc... situazioni insomma dove si svolge un evento che coinvolge in maniera particolare i partecipanti»1. La peculiarità della minimal TV non sta tanto nella produzione di particolari format e/o contenuti televisivi, quanto nell'aver 'inventato' un kit di trasmissione televisiva a costi accessibili a chiunque. L'approccio artigianale del fare televisione con mezzi 'poveri' (videoregistratori, televisioni, videoproiettori, telecamere amatoriali) ha precedenti illustri nel gesto di Paik June Nam, quando nel 1965, acquistato uno dei primi modelli in commercio di telecamera amatoriale, realizza estemporaneamente un video che documenta i primi momenti di vita della telecamera: dal negozio a casa dell'artista attraverso il traffico di New York – traffico particolarmente blindato vista la visita a New York di Papa Paolo VI. Il video senza essere in alcun modo montato viene proiettato la sera stessa al Cafè GoGo. L'operazione della Minimal TV intende demistificare e ridimensionare gli attori e gli eventi appartenenti alla TV: è la vecchia utopia dello spett-Attore e la speranza di una televisione basata sulla partecipazione attiva di un pubblico finalmente in grado di comprendere i meccanismi di costruzione di senso che soggiacciono all'immagine video.

Webliografia

http://www.leonet.it/art/giallomare/minimal.html

http://www.verdegiac.org/repertorio/min-tv.htm

http://www.ngvision.org/mediabase/357 Il demo della minimal TV