Nadar

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Nadar Gaspard Félix Tournachon, nasce a Parigi nel 1820 ed è considerato uno fra i primi grandi fotografi della storia. Dotato di particolare ingegno, fantasia e passione lo contraddistingue un carattere libero e non convenzionale, tipico della generazioe di scrittori e artisti romantici della sua epoca.

Autoritratto
Ritratto di Makhail Bakounine
Fotografia aerostatica

Cognome Nome / Pseudonimo / Denominazione:

Nadar, Gaspard Félix Tournachon

Biografia:

Tournachon Nadar, il cui vero nome è Gaspard Félix Tournachon, nasce il 6 aprile 1820 a Parigi. Per problemi economici la famiglia si trasferisce a Lione e da qui Nadar, rimasto orfano del padre nel 1837 a neanche diciotto anni, si trasferisce di nuovo a Parigi ed inizia a studiare medicina. Di carattere estroverso e con una cultura liberale, si circonda presto di musicisti, artisti, critici letterari e poeti.

Grazie al clima liberale seguito alla vittoria del governo repubblicano nel 1848 si esprime liberamente non solo come giornalista, saggista e poeta, ma anche e soprattutto come caricaturista di personaggi del mondo politico e intellettuale, producendo una lunga serie di litografie. Il colpo di stato di Napoleone III nel 1851 costringe però Nadar a limitare la sua satira politica e questo lo porta a rivolgere la sua attenzione più ai ritratti che alle caricature: da questo nasce l’idea del 'Pantheon Nadar', che raccoglie i ritratti di una enorme quantità di personaggi celebri.

L’incontro con la fotografia avviene quasi per caso quando, per aiutare il fratello minore Adrien che è in gravi crisi economica, lo manda a lezione di fotografia da Gustave Le Gray, maestro di fotografia del tempo, prendendo nel frattempo egli stesso lezione di fotografia da Bertsch e Arnaud e aprendo un piccolo atelier nella casa in cui viveva. Inizia a lavorare col fratello ma, a causa di discordie seguite alla vittoria dei due di un premio all’Esposizione Universale con la serie fotografica "Il mimo Charles Debureau", si allontana dal fratello ed apre uno studio in Rue Saint-Lazare.

Nel 1955 scatta le prime fotografie da un pallone aerostatico, motivo per il quale Jules Verne si ispirerà a lui per creare il personaggio di Andar de "Dalla Terra alla Luna". Diventa quindi il primo fotografo a riprendere il "mondo dall'alto" facendosi sollevare sopra un pallone frenato all'altezza di ottanta metri.

Dopo il trasferimento nel Boulevard des Capucines la corsa alla fama e al guadagno lo portano a fare fotografie più commerciali. Ricercato per i suoi ritratti da artisti, principi e personaggi famosi, nel 1860 può trasferire il suo studio in Boulevard des Capucines, la stessa zona in cui i fratelli Lumiere proietteranno le loro prime pellicole. Nadar ritrae nel suo studio tutti i personaggi di spicco dell’epoca, oltre ai suoi amici artisti, e ritrae Baudelaire, Sarah Bernhardt, Georges Sand, Delacroix, Rossini, Zola e Hugo.

Nel suo studio ospita nel 1874 anche la prima mostra degli ancora sconosciuti Impressionisti.

La sua curiosità e i suoi studi di medicina lo spingono a fare una serie di fotografie ad ermafroditi e in seguito ai sotterranei e alle catacombe di Parigi, grazie all’uso della luce artificiale che è un suo brevetto, in assonanza con quel gusto dell’epoca per gli ambienti sotterranei parigini che si ritrova anche in Zola e Hugo nei rispettivi romanzi Il Ventre di Parigi e I Miserabili.

Nel 1872 trasferisce lo studio in un quartiere più modesto e lo lascia gestire dalla moglie Ernestine a dal figlio Paul. Trasferitosi a Sénart, dove torna a dedicarsi alla scrittura, muore un anno dopo la scomparsa della moglie: è il 21 marzo 1910.

Sito web:

Poetica:

I veri capolavori di Nadar sono probabilmente i ritratti effettuati nello studio di Rue Saint-Lazare, tra il 1855 e il 1860. Durante le sedute fotografiche ama parlare col soggetto, studiarne non solo le espressioni e le varie angolazioni, ma anche il carattere e la personalità. Le sue doti di sagace caricaturista lo aiutano a catturare nelle fotografie l’animo delle persone.

Nei suoi sontuosi ritratti, maniacalmente curati fin nei minimi dettagli costituiti da cravatte, mantelli e foulard, il centro di interesse è e rimane il volto, specchio dell’anima grazie anche ad un uso straordinario della luce, sia quella naturale che arrivava naturalmente in tralice nello studio che quella artificiale, ai passaggi di tono che riescono ancora a stupire.

Nonostante o forse grazie proprio alla cura messa in ogni ritratto e a dispetto dei gesti e delle posture accentuate fatte assumere ai soggetti, questi appaiono sempre spontanei, come se la fotografia rubasse un loro pensiero o uno stato d’animo del momento.

Nadar ha sempre sognato di portare la macchina fotografica sopra i tetti di Parigi e di ritrarre quindi vedute aeree dal suo pallone aerostatico. "Il demone che spingeva i fotografi a esplorare con la loro macchina campi di esperienza inediti presupponeva che si trattasse di ambiti in cui la pittura non poteva seguire - posizione estranee all'artista inchiodato al suolo."[1]

Nel 1858 effettua la prima fotografia aerea catturando l'immagine delle case del villaggio Petit-Becétre situato nei pressi di Parigi. Continua a sperimentare questa tecnica fino a quando viene emulato dall'americano Black nel 1862 che scatta la prima foto aerea di Boston. Nadar prende in malo modo tale notizia a tal punto che da quel momento in poi si dedica alla fotografia sotterranea di fognature e catacombe.

Opere:

Pantheon Nadar, Licensed under Public Domain via Wikimedia Commons
  • Pantheon Nadar, 1854

Il progetto Pantheon Nadar cerca di tiunire i ritratti di quasi 1200 persone in quattro lastre litografiche. Nella prima immensa litografia Nadar raccoglie i ritratti riguadanti gli scrittori e i giornalisti più illustri dell'epoca. La seconda litografia doveva essere inerente ai personaggi del teatro, la terza ai pittori e agli scultori e la quarta ai compositori. Il progetto però risulta troppo complicato e costoso e Nadar si avvicina sempre più all'uso della fotografia. La prima versione del Pantheon esce nel 1855.









Autoritratto in aerostato
  • Autoritratto in aerostato, 1858

La passione per la navigazione nei cieli unita a quella per la fotografia porta Nadar a scattare le prime foto aeree che ritraggono il villaggio Petit-Bicêtre nei pressi di Parigi. Questa invece è un'immagine di una serie di autoritratti del famoso fotografo su un pallone aerostatico.

















Catacombe di Parigi, Licensed under Public Domain via Wikimedia Commons
  • Parigi Sotterranea, 1860

Una raccolta di immagini delle fogne e delle catacombe parigine illuminate artificialmente. Primo a confrontarsi con l'oscurità del Ventre di Parigi, così caro all'epoca e già fulcro della letteratura (come ne "I Miserabili" di Hugo), raccoglie in queste fotografie la poesia delle costruzioni, del rapporto tra vuoto/pieno; descrive una Parigi che nessuna fotografia scattata in superficie riuscirebbe a raccontare.
















Elenco esposizioni (anno, titolo, curatela, luogo, città):

File multimediali:

Video:

Audio:

Altro:

Augmented reality:

Latitudine:

Longitudine:

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Bibliografia:

  • 2001, Galerie d'Art du Conseil Général des Bouches-du-Rhône, Aix-en-Provence. Nadar. Actes Sud.
  • 1999, Auer, Michèle (a cura di). Paul Nadar. Le premier interview photographique. Chevreul, Félix Nadar, Paul Nadar. Editions Ides & Calendes, Neuchâtel et Paris.
  • 1999, Baldwin, Gordon and Keller, Judith. Nadar Warhol: Paris New York. The J. Paul Getty Museum, Los Angeles.
  • 1996, Romano, Eileen (a cura di) e Vallora, Marco (introduzione). Nadar Fotografia. TEA. Milano.
  • 1995, Hambour, Maria Morris, Heilbrun, Françoise, Néagu, Philippe (interventi di Silvie Aubenas, André Jammes, Ulrich Keller, Sophie Rochard, André Rouillé). Nadar. The Metropolitan Museum of Art. New York.
  • 1982, Nadar, Quando ero fotografo, Editori Riuniti, Roma.
  • 1973, Nadar, Prinet, J., Dilasser, A., Vitali, L. Nadar. Giulio Einaudi Editore. Torino.

Webliografia:

Note:

  1. Teoria e storia della fotografia, Rosalind Krauss, Bruno Mondadori, 2006

Tipo di scheda:

InteractiveResource

Soggetto (categoria) da Thesaurus Pico Cultura Italia:

Fotografi, Fotografia

Soggetto (categoria, tags) a testo libero:

fotografo, ritratti, fotografia, litografia

Voci correlate:

Fotografia