Natural Interaction

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Natural Interaction è un progetto di ricerca del Centro di Eccellenza per la Comunicazione e l'Integrazione dei Media (MICC, Media Integration and Communication Center) presso l'Università degli Studi di Firenze, volto a facilitare l'interazione dell'uomo con l'ambiente dei nuovi media, grazie ad interfacce innovative ed a tecnologie di sensing.

Sensitive floor in Japan, 2006

Cognome Nome / Pseudonimo / Denominazione:

Natural Interaction / Interazione Naturale

Biografia:

Il gruppo di lavoro del Centro di Eccellenza per la Comunicazione e l'Integrazione dei Media presso l'Università di Firenze, diretto dal Prof. Alberto del Bimbo, è nato dalle ricerche di Alessandro Valli, coordinatore del gruppo di lavoro, fortemente ispirate agli studi interdisciplinari di Leonardo da Vinci. L'obiettivo di tali ricerche è la creazione di schemi di interazione innovativi ed interfacce dal forte impatto estetico. Il gruppo ha intrapreso diverse collaborazioni con le amministrazioni locali e le strutture dei Beni Culturali quali: Comune di Firenze, Provincia di Firenze, Museo del mare di Genova.

Sito web:

Poetica:

La ricerca del gruppo di lavoro Natural Interaction si focalizza sull'interazione naturale - intesa come l'individuazione del modo più semplice per rendere fruibile un contenuto sui media digitali [1] Il progetto del gruppo di ricercatori del Centro di Eccellenza per la Comunicazione e l'Integrazione dei Media presso l'Università di Firenze è di sviluppare soluzioni digitali complete che possano essere applicate nel mondo reale, in contesti museali, didattici, di comunicazione o di intrattenimento.
Le ricerche da cui è partito Alessandro Valli, coordinatore del gruppo di lavoro, sono fortemente ispirate agli studi interdisciplinari di Leonardo da Vinci e hanno come obiettivo ultimo la creazione di schemi di interazione innovativi ed interfacce dal forte impatto estetico. L'interazione naturale è, allo stesso tempo, una questione di tecnologie e di design.
Il meccanismo dell'Interazione Naturale non prevede codice ma oggetti reali e "maneggiabili" con cui l'utente è invogliato ad interagire per ottenere le informazioni che cerca, non da spettatore, quindi, ma da elemento agente.
Per i ricercatori infatti, capire i bisogni dell'utente è fondamentale per sviluppare sistemi che siano facili da utilizzare, così come occorre focalizzare l'attenzione sui contenuti, senza disperderla sul mezzo o sulla tecnologia.
Inoltre, una particolare attenzione è rivolta all'aspetto estetico dell'interfaccia che, per essere accattivante, oltre ad essere semplice, deve dare l'idea che non si stia interagendo con una macchina. A tal scopo la tecnologia scelta è quella della computer vision, attraverso cui non si va a creare un sistema interattivo, ma un vero e proprio spazio interattivo, che avvolge l'utente. Per fare ciò si utilizzano tecnologie di sensing (...) telecamere nascoste e display pervasivi, inglobati nell'ambiente stesso che circonda l'utente, tavoli, muri o addirittura pavimenti, lanciano segnali che rivelano al passante che l'ambiente si è accorto della sua presenza e che è in grado di rispondere in una determinata maniera ad ogni altra singola interazione uomo/ambiente.
Per quanto riguarda le applicazioni della Natural Interaction esse sono molteplici e vanno dal puro intrattenimento, alla realizzazione di campagne informative o promozionali su prodotti e servizi, passando attraverso la didattica scolastica e museale.

Opere:

Elenco esposizioni (anno, titolo, curatela, luogo, città):

  • Mostra a Palazzo Vecchio, promossa dal Comune di Firenze, in cui i cittadini, interagendo attraverso i movimenti e la comandi vocali con scene e oggetti visualizzati su un grande schermo, potevano osservare i cambiamenti che la città avrebbe dovuto affrontare in vista della progettazione della linea metropolitana.
  • Realizzazione a palazzo Medici Riccardi, grazie alla committenza della Provincia di Firenze, di un sistema grazie al quale, puntando semplicemente la mano, i visitatori interagivano con grandi riproduzioni digitali di affreschi di Benozzo Gozzoli, ospitati nel museo, apprendendone la storia e "navigandoli" in maniera approfondita e ravvicinata.
  • Realizzazione presso il Museo del mare di Genova, in occasione della mostra "Transatlantici", di una riproduzione dell'Oceano Atlantico proiettata sul pavimento. Il sistema riusciva, in questo caso, a seguire la posizione di più visitatori contemporaneamente e a far apparire di fronte a loro eventi ed effetti audio-visuali differenti.

File multimediali:

Video:

Audio:

Altro:

Augmented reality:

Latitudine:

Longitudine:

Link verso portali di augmented reality

Bibliografia:

Webliografia:

Note:

  1. da http://archive.forumpa.it/archivio/1000/1900/1960/1964/natint-vicine.html

Tipo di scheda:

InteractiveResource

Soggetto (categoria) da Thesaurus Pico Cultura Italia:

Progetti di ricerca

Soggetto (categoria, tags) a testo libero:

computer vision, interazione uomo/ambiente, grafica, cinetica, interattività, tecnologie di sensing.

Voci correlate: