Net.artists and net.art

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== Titolo originale == net.artists and net.art

== Fonte biografica della notizia == http://www.nettime.org/nettime.w3archive/199807/msg00084.html

== Autore del testo == Bosma Josephine

Testo

ARTISTI DELLA RETE E NET.ART

Le discussioni che girano attorno alla Net.Art, hanno avuto un effetto indesiderato, dato dal fatto che molti artisti appartenenti alla Net.Art ( come arte della connessione o del “fare network�? ) sono da tempo filtrati attraverso parole e testi di altri artisti che lavorano nella rete. Ma rispetto all’arte in rete ( che è molto più vecchia che non la rete stessa, e che usa Internet come mezzo di distribuzione delle informazioni), la Net.Art è un nuovo modello di relazione sociale che esplora le possibilità della comunicazione molti-a-molti. Fin da principio c’erano molti artisti nella rete che pur non appartenendo ad alcun circolo legato esclusivamente alla Net.Art, producevano una loro specifica arte nella rete. Nella confusione causata dal sorgere di una nuova critica attorno ai new media, era facile essere in disaccordo e capire malintesi. La Net.Art ( il gruppo europeo formato da Alexei Shulgin, Olia Lialina, Rachel Baker, Vuk Cosic, Heath Bunting, ) era sovra esposta a confronto dell’arte in rete. Il gruppo cui includeva molti artisti interessanti è stato molto attivo, e la critica fatta all’arte in rete, se pur su un terreno molto piccolo, ha sviluppato molto attorno alla Net.Art. Una ragione di questo, poteva essere l’origine del gruppo nell’ambiente delle più importanti net time mailinglists europee, i cui membri appaiono avere il desiderio di stipulare incontri offline, la dove la vita on line e offline dava sviluppo in un modo progressivo e gradevolmente umano.

Nella mailinglist 7-11, una iniziativa promossa da Alexei Shulgin, Vuk Cosic, Heath Bunting, nacquero tre progetti, due dei quali furono creati nel tentavo di rompere quell’elettismo prefisso alla Net.Art, mentre il terzo come prova ad eliminare letteralmente la critica.

Primo Progetto: Ogni artista appartenente alla Net.Art fu chiamato nello svolgere un lavoro a casa che desse una mano alla professoressa Natalie Brookchin dell’Università della California, a San Diego. Gli artisti furono giudicati sulle basi del progetto che avevano realizzato e per questo ricevettero dei gradi; al fine di giudicare la “fama�? e l’immagine di questi artisti insignificante.

Secondo Progetto: “Mister Net.Art�?, era composto da una equipe di undici donne, che tramite il loro meccanismo di forza crearono una competizione allo stile di Miss Universo, quale reazione al “machismo�? di quegli artisti che occasionalmente dominavano la mailinglist. Il sexismo tuttavia non fu il target principale del progetto. Il lavoro cercava di guardare con un occhio diverso alla Net.Art. La giuria cercò di creare un sito web che presentasse tutti gli aspetti dell’arte nella rete, con una fictional identità come si era prefisso il creatore del sito. Questo sito, lavoro della creatività di un solo artista, fu vicino al vincere; ma quando il tempo divenne nemico, la giuria decise di pronunciare il vincitore come “deconstructive web browser webstalker�?.

Terzo Progetto: “Burle�?, fu maggiormente ignorato, tanto che i suoi creatori preferirono rimanere sconosciuti. Nel dicembre 1997 due testi falsi furono spediti sotto i nomi di due critici che erano conosciuti molto bene nel mondo degli artisti elettronici. Più tardi due mail false furono spedite in un giornale on line, e due critici scovarono cosi la verità, ma decisero di non spronare molto sopra l’accaduto, perché critici e teorici non volevano dare molta importanza all’incidente causato. I creatori di questi due testi falsi pensavano alle “Burle�? come a un gioco carino, invece ironicamente crearono un nuovo spazio di fare qualcosa di non popolare, mettendo la Net.Art in contatto con l’altra arte nella rete, e focalizzandola lontano dalla Net.Art stessa.