Noll Michael: differenze tra le versioni

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==Titolo== Noll A. Michael
  
'''Noll Michael'''
 
  
 
== Biografia ==
 
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A. Michael NOLL (nato nel 1939) è Professore di Comunicazioni alla Annenberg School all’Università della California Meridionale. Tiene corsi di laurea in scienza fondamentale e tecnologia dei sistemi di comunicazione e tecnologie di comunicazione. Ha ricevuto il suo Ph.D. in Ingegneria Elettrica dal Politecnico di Brooklyn nel 1971. Ha organizzato insieme a Frieder Nake e Gorge Nees la prima esposizione di Computer art al Technische Hochschule di Stoccarda, Germania Ovest, nel 1965. Quello stesso anno è stata fatta la prima esposizione delle grafiche digitali negli Stati Uniti alla Howard Wise Gallery a New York, una galleria molto conosciuta per la sua ricettività ed incoraggiamento all’arte tecnologicamente avanzata. Alla mostra erano esposti ingrandimenti fotografici di microfilm plotter concepiti da Noll e Bela Julesz, entrambi lavorano, in questo periodo ai Bell Telephone Laboratories di Murray Hill, New Jersey (uno dei principali centri della grafica e dell’animazione al computer, e della ricerca e sviluppo della musica elettronica fin dai primi anni sessanta). La sua attività di ricerca, mentre si trova ai Bell Labs, ha abbracciato vari campi come: gli effetti dei media sulla comunicazione interpersonale, le grafiche di computer tridimensionali, la comunicazione tattile human-machine, signal processing, e l’estetica. Nel 1967 partecipa alla mostra Computergrafik (Germania) e l’anno seguente a “Cybernetic Serendipity”. Nei primi anni settanta, il Dott. Noll trascorre due anni a Washington come Assistente Tecnico alla Science Advisor del Presidente alla Casa Bianca. In questa posizione si confronta con problemi come la sicurezza e privacy del computer, computer exports, informazioni scientifiche e tecniche, educazione tecnologica e programmi di ricerca Federali. È il primo a svolgere un programma co-finanziato dagli USA/USSR per l’applicazione dei computer alla gestione. Dal 1977 al 1984, ha lavorato all’AT&T dove compiva valutazioni tecniche ed identificava le opportunità dei nuovi prodotti e servizi. Ha compiuto ricerche per quantificare il mercato per la teleconferencing e ha studiato il mercato per i servizi di videotex. Nel 1990, i Computer Graphics Pioneers dell’ACM (Association for Computing Machinery) lo ha eletto come pioniere in riconoscimento del suo primo lavoro in computer grafica. Noll, ha indagato e scritto su una larga serie di temi relativi all’arte e al computer, dando un contributo notevole allo sviluppo della computer grafica. In tali scritti ha previsto che il computer avrebbe avuto delle ramificazioni ulteriori alla creazione di immagini a due dimensioni, per esempio, i film tridimensionali.
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* http://noll.uscannenberg.org/
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A. Michael Noll è uno dei promotori della convergenza tra il computer e l’arte. Già nel 1967 espone i benefici che poteva avere la comunità scientifica dall’esplorazione artistica delle nuove tecnologie (Noll scrive: “quello che gli artisti possono imparare utilizzando queste nuove tecniche informatiche può risultare prezioso per gli scienziati e gli ingegneri”) e, viceversa, i benefici per la comunità artistica. Tali progetti si riflettono conseguentemente negli apporti di Noll e di altri suoi contemporanei: lanciano ipotesi o modelli per automatizzare, per esempio, la creazione di opere d’arte ottica, geometrica, cinetica, dinamica, psichedelica ed stereoscopica, diminuendo la laboriosità dei processi annessi. Allora risulta significativo che tra le prime esplorazioni di Noll ci sono ricreazioni, per mezzo informatico, di opere di Mondrian, di Optical art e di scultura cinetica. Inclusa nell’esposizione alla Howard Wise Gallery di New York c’era Gaussian Quadratics, una serie sperimentale che Noll aveva cominciato nel 1963. Nella serie, Noll investiga gli effetti visuali della programmazione randomness. Le linee furono comandate per andare a zigzag attraverso un’area con i loro punti finali verticali stabiliti precisamente, ma le posizioni orizzontali erano generate con un certo grado di aleatorietà. Come programmatore Noll aveva un’idea abbastanza buona di quello che l’area avrebbe mostrato; la composizione esatta, comunque, era sempre una sorpresa. Di conseguenza, Noll ha insistito che il vero lavoro d’arte era il programma generatore piuttosto che i computer che generano l’oggetto. Nonostante le limitazioni tecniche e la mancanza di un obiettivo realmente artistico, Noll ha colorato a mano alcune delle Gaussian Quadratics in risposta a coloro che affermavano che non erano “abbastanza simili ad opere d’arte”.  In un allegro esperimento, Noll ha prodotto al computer un convincente facsimile di un dipinto che Bridget Riley stava realizzando in quel momento per la collezione del Museo d’Arte Moderna di New York. Il buon esito della prova lo ha condotto ad investigare se il computer avesse fatto altrettanto bene con forme diverse di pittura astratta. In una lettera ad un amico informatico, Leslie Mezei, Noll ha spiegato: “Una delle tecniche usate per insegnare agli studenti d’arte la pittura è fargli riprodurre dipinti famosi. Bene, non c’è nessuna ragione per cui il computer non possa imparare allo stesso modo. Sono al momento impegnato affinché il nostro computer IBM 7094 produca le sue versioni della “Composition with Lines” di Mondrian e “Orpheus and Apollo” dello scultore Richard Lippold”. Usando un computer digitale ed un microfilm plotter, Noll produsse una immagine semirandom notevolmente simile alla composizione di Mondrian del 1917. Poi fece un esperimento, presentò riproduzioni Xerox del Mondrian originale e le immagini generate dal computer a cento persone ai Bell Labs. I soggetti furono informati che stavano per partecipare ad “un esperimento esplorativo per determinare quali caratteristiche estetiche si manifestano nell’arte Astratta”, fu detto di identificare le immagini generate al computer e le immagini di loro preferenza. Solo il 28% identificò correttamente le immagini computer generate, mentre uno stupendo 59% preferì l’interpretazione del computer al dipinto di Mondrian. In conclusione le persone “sembrarono associare la randomness dell’immagine computer-generata con la creatività umana, e la disposizione di barre ordinate del dipinto di Mondrian con la produzione di una macchina”. Il paradossale risultato si deve, secondo Abraham Moles, alla dinamica socioculturale, poiché la concezione di Mondrian, presente nella quotidianità già da qualche tempo ha abituato l’occhio dello spettatore che trova una freschezza ed immediatezza in più nella nuova versione prodotta dal computer.  Noll non ha realizzato solo grafiche ma anche alcuni dei primi film computer-animati stereoscopici (con immagini separate per l’occhio sinistro e quello destro), per esempio hypercube. L’importante significato delle sue opere è dimostrato dalla loro presenza al MOMA, all’Academy of Motion Pictures and prints, Los Angeles County Museum of Art, Fisher Gallery e all’University of San Francisco California.
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* Gaussian Quadratic, 1965 [[Image: noll2.jpg|left|frame|]]
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99 linee connettono 100 punti le cui ordinate orizzontali sono Gaussiane. Le coordinate verticali aumentano secondo un’equazione quadratica. Come un punto raggiunge la cima, è riflesso fino in fondo e ricomincia il suo aumento. Le esatte proporzioni di questo modello sono scelte da molti altri esempi. Questa particolare proporzione è vagamente simile al dipinto Ma Jolie di Picasso.
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* Ninety Parallel Sinusoids With Linearly Increasing Period, Primi anni ‘60 [[Image: noll1.jpg|left|frame|]]
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La sinusoide in cima è espressa matematicamente e poi ripetuta di nuovo e di nuovo. Il risultato è molto simile a quello di un dipinto di Op-Art (all’opera di Bridget Riley).
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* Computer Composition With Lines, 1964 [[Image: noll3.jpg|left|frame|]]
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Questa prima investigazione estetica dell’arte del computer è divenuta un classico ed è descritta nell’articolo scritto da Noll “Human or Machine: A Subjective Comparison of Piet Mondrian’s Composition with Lines and a Computer-Generated Picture.”
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== Bibliografia ==
 
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== Sito web ==
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* Cynthia Goodman (1987), Digital Visions Computers and Art, New York, Harry N. Abrams.
  
== Poetica ==
 
  
 
== Webliografia ==
 
== Webliografia ==
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* http://www.dam.org/noll/index.htm
  
  
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Revisione 17:55, 4 Mar 2007

Noll.jpg









==Titolo== Noll A. Michael


Biografia

A. Michael NOLL (nato nel 1939) è Professore di Comunicazioni alla Annenberg School all’Università della California Meridionale. Tiene corsi di laurea in scienza fondamentale e tecnologia dei sistemi di comunicazione e tecnologie di comunicazione. Ha ricevuto il suo Ph.D. in Ingegneria Elettrica dal Politecnico di Brooklyn nel 1971. Ha organizzato insieme a Frieder Nake e Gorge Nees la prima esposizione di Computer art al Technische Hochschule di Stoccarda, Germania Ovest, nel 1965. Quello stesso anno è stata fatta la prima esposizione delle grafiche digitali negli Stati Uniti alla Howard Wise Gallery a New York, una galleria molto conosciuta per la sua ricettività ed incoraggiamento all’arte tecnologicamente avanzata. Alla mostra erano esposti ingrandimenti fotografici di microfilm plotter concepiti da Noll e Bela Julesz, entrambi lavorano, in questo periodo ai Bell Telephone Laboratories di Murray Hill, New Jersey (uno dei principali centri della grafica e dell’animazione al computer, e della ricerca e sviluppo della musica elettronica fin dai primi anni sessanta). La sua attività di ricerca, mentre si trova ai Bell Labs, ha abbracciato vari campi come: gli effetti dei media sulla comunicazione interpersonale, le grafiche di computer tridimensionali, la comunicazione tattile human-machine, signal processing, e l’estetica. Nel 1967 partecipa alla mostra Computergrafik (Germania) e l’anno seguente a “Cybernetic Serendipity”. Nei primi anni settanta, il Dott. Noll trascorre due anni a Washington come Assistente Tecnico alla Science Advisor del Presidente alla Casa Bianca. In questa posizione si confronta con problemi come la sicurezza e privacy del computer, computer exports, informazioni scientifiche e tecniche, educazione tecnologica e programmi di ricerca Federali. È il primo a svolgere un programma co-finanziato dagli USA/USSR per l’applicazione dei computer alla gestione. Dal 1977 al 1984, ha lavorato all’AT&T dove compiva valutazioni tecniche ed identificava le opportunità dei nuovi prodotti e servizi. Ha compiuto ricerche per quantificare il mercato per la teleconferencing e ha studiato il mercato per i servizi di videotex. Nel 1990, i Computer Graphics Pioneers dell’ACM (Association for Computing Machinery) lo ha eletto come pioniere in riconoscimento del suo primo lavoro in computer grafica. Noll, ha indagato e scritto su una larga serie di temi relativi all’arte e al computer, dando un contributo notevole allo sviluppo della computer grafica. In tali scritti ha previsto che il computer avrebbe avuto delle ramificazioni ulteriori alla creazione di immagini a due dimensioni, per esempio, i film tridimensionali.


Sito web


Poetica

A. Michael Noll è uno dei promotori della convergenza tra il computer e l’arte. Già nel 1967 espone i benefici che poteva avere la comunità scientifica dall’esplorazione artistica delle nuove tecnologie (Noll scrive: “quello che gli artisti possono imparare utilizzando queste nuove tecniche informatiche può risultare prezioso per gli scienziati e gli ingegneri”) e, viceversa, i benefici per la comunità artistica. Tali progetti si riflettono conseguentemente negli apporti di Noll e di altri suoi contemporanei: lanciano ipotesi o modelli per automatizzare, per esempio, la creazione di opere d’arte ottica, geometrica, cinetica, dinamica, psichedelica ed stereoscopica, diminuendo la laboriosità dei processi annessi. Allora risulta significativo che tra le prime esplorazioni di Noll ci sono ricreazioni, per mezzo informatico, di opere di Mondrian, di Optical art e di scultura cinetica. Inclusa nell’esposizione alla Howard Wise Gallery di New York c’era Gaussian Quadratics, una serie sperimentale che Noll aveva cominciato nel 1963. Nella serie, Noll investiga gli effetti visuali della programmazione randomness. Le linee furono comandate per andare a zigzag attraverso un’area con i loro punti finali verticali stabiliti precisamente, ma le posizioni orizzontali erano generate con un certo grado di aleatorietà. Come programmatore Noll aveva un’idea abbastanza buona di quello che l’area avrebbe mostrato; la composizione esatta, comunque, era sempre una sorpresa. Di conseguenza, Noll ha insistito che il vero lavoro d’arte era il programma generatore piuttosto che i computer che generano l’oggetto. Nonostante le limitazioni tecniche e la mancanza di un obiettivo realmente artistico, Noll ha colorato a mano alcune delle Gaussian Quadratics in risposta a coloro che affermavano che non erano “abbastanza simili ad opere d’arte”. In un allegro esperimento, Noll ha prodotto al computer un convincente facsimile di un dipinto che Bridget Riley stava realizzando in quel momento per la collezione del Museo d’Arte Moderna di New York. Il buon esito della prova lo ha condotto ad investigare se il computer avesse fatto altrettanto bene con forme diverse di pittura astratta. In una lettera ad un amico informatico, Leslie Mezei, Noll ha spiegato: “Una delle tecniche usate per insegnare agli studenti d’arte la pittura è fargli riprodurre dipinti famosi. Bene, non c’è nessuna ragione per cui il computer non possa imparare allo stesso modo. Sono al momento impegnato affinché il nostro computer IBM 7094 produca le sue versioni della “Composition with Lines” di Mondrian e “Orpheus and Apollo” dello scultore Richard Lippold”. Usando un computer digitale ed un microfilm plotter, Noll produsse una immagine semirandom notevolmente simile alla composizione di Mondrian del 1917. Poi fece un esperimento, presentò riproduzioni Xerox del Mondrian originale e le immagini generate dal computer a cento persone ai Bell Labs. I soggetti furono informati che stavano per partecipare ad “un esperimento esplorativo per determinare quali caratteristiche estetiche si manifestano nell’arte Astratta”, fu detto di identificare le immagini generate al computer e le immagini di loro preferenza. Solo il 28% identificò correttamente le immagini computer generate, mentre uno stupendo 59% preferì l’interpretazione del computer al dipinto di Mondrian. In conclusione le persone “sembrarono associare la randomness dell’immagine computer-generata con la creatività umana, e la disposizione di barre ordinate del dipinto di Mondrian con la produzione di una macchina”. Il paradossale risultato si deve, secondo Abraham Moles, alla dinamica socioculturale, poiché la concezione di Mondrian, presente nella quotidianità già da qualche tempo ha abituato l’occhio dello spettatore che trova una freschezza ed immediatezza in più nella nuova versione prodotta dal computer. Noll non ha realizzato solo grafiche ma anche alcuni dei primi film computer-animati stereoscopici (con immagini separate per l’occhio sinistro e quello destro), per esempio hypercube. L’importante significato delle sue opere è dimostrato dalla loro presenza al MOMA, all’Academy of Motion Pictures and prints, Los Angeles County Museum of Art, Fisher Gallery e all’University of San Francisco California.


Opere

  • Gaussian Quadratic, 1965
    Noll2.jpg

99 linee connettono 100 punti le cui ordinate orizzontali sono Gaussiane. Le coordinate verticali aumentano secondo un’equazione quadratica. Come un punto raggiunge la cima, è riflesso fino in fondo e ricomincia il suo aumento. Le esatte proporzioni di questo modello sono scelte da molti altri esempi. Questa particolare proporzione è vagamente simile al dipinto Ma Jolie di Picasso.










  • Ninety Parallel Sinusoids With Linearly Increasing Period, Primi anni ‘60
    Noll1.jpg

La sinusoide in cima è espressa matematicamente e poi ripetuta di nuovo e di nuovo. Il risultato è molto simile a quello di un dipinto di Op-Art (all’opera di Bridget Riley).












  • Computer Composition With Lines, 1964
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Questa prima investigazione estetica dell’arte del computer è divenuta un classico ed è descritta nell’articolo scritto da Noll “Human or Machine: A Subjective Comparison of Piet Mondrian’s Composition with Lines and a Computer-Generated Picture.”









Bibliografia

  • Cynthia Goodman (1987), Digital Visions Computers and Art, New York, Harry N. Abrams.


Webliografia