Nouvel Jean

Tratto da EduEDA
Versione del 30 Apr 2006 alle 18:07 di Desarchr (Discussione | contributi)

(diff) ←Older revision | view current revision (diff) | Newer revision→ (diff)
Jump to: navigation, search

Biografia

Jean Nouvel nasce il 12 agosto 1945 a Fumel, cittadina della Francia sud-orientale. Nel 1966 è primo al concorso di ammissione della Scuola nazionale superiore di Belle Arti di Parigi, dove si diploma nel 1972. Apre il suo primo studio nel 1970 con François Seigneur seguendo il filone intellettuale di Paul Virilio e dell’architetto Claude Parent, presso il quale lavora dal 1967 al 1970. Un incontro decisivo è quello con il critico Georges Boudaille, grazie al quale diventa architetto della Biennale di Parigi, fin dal 1971. Parimenti determinante è la conoscenza dello scenografo Jacques le Parquet, nel 1976, attraverso cui scopre il mondo del teatro e della regia e con cui lavora nel progetto di ristrutturazione del teatro Gaité Lyrique a Parigi; presupposto determinante per il suo continuo interesse per il cinema confermato dall’attuale amicizia con il regista Wim Wenders.

Di fronte alle problematiche relative all’architettura e all’urbanistica Jean Nouvel ha sempre dimostrato delle prese di posizione militanti, tanto da essere co-fondatore del movimento "Marzo 1976" e del Sindacato dell’Architettura nel 1977, inoltre è co-organizzatore del "contro concorso" internazionale per la sistemazione del quartiere delle Halles. Nel 1980 fonda la Biennale di Architettura nell’ambito della Biennale di Parigi e a tutt’oggi ricopre la carica di presidente dell’Associazione per la Mutazione dell’Ile Seguin (AMIS).

La sua prima realizzazione significativa è la Casa Dick (Saint-André-les-Vergers, Aube, 1976), a cui seguono diversi progetti importanti, ma sarà quello per l’Institut du Monde Arabe, nel 1981 anno in cui si aggiudica il relativo concorso, a garantirgli la dovuta notorietà e le successive commesse internazionali.

Nel 1985 apre un nuovo studio a Parigi a cui seguono subito due progetti considerevoli: l’INIST di Nancy e l’Opera di Lione che si aggiudica il premio per il miglior edificio francese dell’anno. Ad esso nel 2001 si sono aggiunti altri tre riconoscimenti internazionali che ne avvalorano il carattere carismatico di architetto di fama mondiale (il Premio Borromini, la Medaglia d’oro del Royal Insitute of British Architetcts, il Praemium Imperiale conferito a Tokyo).


A conferma dell’interrelazione tra architettura e cinema si cita testualmente: "…L’architettura deve molto al cinema anche come suggestioni. Penso, ad esempio, all’interno che ho creato per l’Opéra di Lione, dove piccole bugie illuminano ogni singolo volto degli spettatori come nel film Barry Lindon di Kubrick… …L’era degli edifici-corazza, dei macchinari esposti stile Beaubourg è finita. Non ci entusiasma più vedere come vola un aereo o come è fatto dentro un orologio. Oggi proprio la tecnologia ci permette di nascondere il tecnicismo. Pensiamo agli schermi piatti dei nuovi televisori: il "motore" è miniaturizzato, non resta che l’immagine. È l’estetica del miracolo ".


Onoreficenze e premi

1980 - Fondatore e Direttore artistico della Biennale d’Architettura di Parigi Cavaliere, "Ordre des Arts et des Lettres" Medaglia d’argento dall’Accademia d’Architettura di Francia Laurea Honoris Causa dall’Università di Buenos Aires Cavaliere, "Ordre du Merite" Grand Prix National d’Architecture Equerre d’Argent per l’Istituto del Mondo Arabo (premio per il miglior edificio francese dell’anno) Premio Aga Khan per l’Istituto del Mondo Arabo Premio Architectural Record per l’hotel Saint James Honorary Fellow, AIA Chicago (American Institute of Architects) 1993 - Equerre d’Argent per l’Opera di Lione (premio per il miglior edificio francese dell’anno) Honorary Fellow, RIBA (Royal Institute of British Architects) 1997 - Commander, "Ordre des Arts et des Lettres" Medaglia d’oro d’Architettura di Francia 2000 - Leone d’oro dalla Biennale di Venezia Premio Borromini per il Palazzo della Cultura e dei Congressi di Lucerna Medaglia d’oro reale del Royal Institute of British Architects


Sito Web

http://www.jeannouvel.com


Poetica

Per l’architetto del presente non è più possibile parlare di architettura ideale poiché il corpo disciplinare dell’architettura non è totalmente autonomo ma, al contrario, è un corpo aperto le cui frontiere di scambio con altre discipline del sapere, dal mondo scientifico a quello medico e dell’arte, ne accentuano le reciproche influenze. Proprio questa interdipendenza disciplinare dimostra il superamento di tipologie costruttive, nonché di regole stabilite, che facevano riferimento in passato ad una visione del mondo ideale. Di fronte al contemporaneo l’unica sua constatazione è la diversità delle situazioni da cui scaturisce una diversità di risposte tale da non permettere l’esistenza di un unico linguaggio formale. In tal senso per Nouvel il progetto è moderno quando, calandosi nella contemporaneità, opera un’analisi dettagliata del contesto circostante, ponendosi con esso in un rapporto dialettico in base al quale il risultato finale non sia altro che un hic et nunc, ossia summa di tutti i fattori da cui è scaturito. Perciò con la diversificazione delle tecniche e la formazione di un tessuto urbano non compatto non ha più significato l’applicazione sterile di schemi o l’uso di tipologie fisse secondo un programma centralizzato bensì l’osservazione del contesto locale da cui trarre le indicazioni progettuali.