Orwell George

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George Orwell (Eric Arthur Blair)

Orwell George, all'anagrafe Eric Arthur Blair (Motihari, Bengala 1903 - Londra 1950), è stato uno scrittore, saggista, giornalista e attivista politico. Durante la sua carriera si è dimostrato ostile ad ogni forma di totalitarismo, a testimonianza di ciò le sue opere più famose sono due romanzi intrisi del suo impegno politico e della sua passione per la letteratura: The animal farm, racconto satirico che ha per tema l’uguaglianza e la retorica sovietica; 1984, romanzo apocalittico che svela un oscuro futuro, conseguenza della crescita e dello sviluppo estremo dei governi totalitari del mondo presente allo scrittore.

Cognome Nome / Pseudonimo / Denominazione:

Orwell George

Biografia:

Orwell nacque il 25 giugno 1903 a Motihari nel Bengala, dove il padre, d’origine anglo-indiana, lavora come funzionario statale presso l’Opium Department. Nel 1904 Eric, la madre (Ida Mabel Blaire) e le due sorelle tornano in Inghilterra stabilendosi a Henley-on-Thames.
Crescendo mostra un forte talento accademico, così la madre decide di iscriverlo all’esclusivo college ST Cyprian di Eastbourne, ne esce con una borsa di studio e un opprimente complesso di inferiorità, come racconta nel saggio autobiografico “E tali, tali erano le gioie” del 1947. Nel 1917 viene ammesso ad Eton, dove si laurea nel 1921 nonostante le difficoltà ad ambientarsi a causa del clima snob.

Nel 1922, decidendo di seguire le orme del padre, si arruola nella Polizia imperiale indiana a Mandalay, in Birmania; tale traumatica esperienza ispirerà lo scrittore per comporre l’opera “Giorni in Birmania”. Infatti Eric si dimette nel 1928, disgustato per l’arroganza imperialista e la funzione repressiva che gli impone il suo ruolo.
Sempre nel 1928 parte per Parigi con l’intento di esplorare i bassifondi della città, sopravvivendo grazie alla carità dell’Esercito della Salvezza e assumendosi lavori umilissimi. Questo genere di esperienza continuerà in Inghilterra stimolandolo fino a realizzare il romanzo d’esordio “Senza un soldo a Parigi e a Londra” pubblicato nel 1933 e con esso l’entrata in scena di George Orwell.

Tra il 1932 e il 1936 alterna l’occupazione di insegnante e commesso di libreria a quello di romanziere, le prime due principalmente contribuiranno a descrivere l’ambiente di due romanzi “La figlia del reverendo” 1935 e “Fiorirà l’aspidistra” 1936.
Su commissione dell’associazione culturale filosocialista Left Book Club, svolge un indagine nelle zone più colpite dalla depressione economica, che lo porterà, nei primi mesi del 1936 tra i minatori dell’Inghilterra settentrionale, le quali misere condizioni saranno descritte in “La strada di Wigan Pier” (1937).
Nel giugno del 1936 sposa Eileen O’Shaughnessy, impiegata nel ministero dell’Informazione, e parte nel dicembre dello stesso anno come volontario per la guerra di Spagna, riportata nel diario-reportage “Omaggio a Catalogna” pubblicato nel 1938.
A Barcellona si arruola nel POUM (Partito operaio di unificazione marxista, d’ispirazione trotzkista) ed è inviato sul fronte aragonese ma resta ferito alla gola da un cecchino franchista e rientra a Barcellona. Tuttavia il clima politico cambia e con il prevalere del partito comunista nel governo repubblicano, il POUM e gli anarchici sono considerati fuori legge, Orwell deve quindi lasciare la Spagna quasi clandestinamente. Nel 1939 scrive il romanzo “Una boccata d’aria”.

Negli anni dal 1941 al 1946 si trova a Londra, dove collabora a giornali e riviste (Partisan Review, New Statesman and Nation, Poetry London), cura per la BBC una serie di trasmissioni propagandistiche dirette all’India, è direttore letterario del settimanale socialista “Tribune”, che gli affida una rubrica dal nome “As I please” (“A modo mio”).
Nel 1945 muore la moglie in seguito ad un intervento chirurgico, mentre lui si trova come corrispondente dell’Observer in Francia, Germania e Austria. In quell’anno pubblica uno dei romanzi di successo “Animal Farm” (“La fattoria degli animali”). Nel 1946 interrompe per sei mesi la collaborazione con i giornali, dà inizio alla stesura del futuro libro “1984”.
Nel 1947 si stabilisce con il figlio Richard, adottato nel ’44, a Jura isola fredda e disagiata delle Ebridi. Si ammala di tisi e il clima non migliora la sua condizione, costringendolo a continui ricoveri.
Nel 1949 si risposa con la redattrice Sonia Bronwell, e si dedica alla revisione di “1984” fino al 21 gennaio 1950, giorno in cui si spegne a Londra a causa del cedimento di un'arteria polmonare.[1]

Sito web:

Poetica:

  • « Ogni riga di ogni lavoro serio che ho scritto dal 1936 a questa parte è stata scritta, direttamente o indirettamente, contro il totalitarismo e a favore del socialismo democratico, per come lo vedo io. » (George Orwell)

George Orwell deve la sua fama alla lotta contro i regimi totalitari, portata avanti tramite la sua letteratura di tipo distopica, lontana il più possibile dall’utopia.
In ambito letterario appartiene al filone satirico inglese, ma in realtà i saggi e gli articoli, più di ogni altro suo scritto, contribuiscono a diffondere, attraverso uno stile di esemplare chiarezza, l’esercizio della ragione e dello spirito critico, ciò cui Orwell aveva più a cuore.

Le opere principali restano “la fattoria degli animali” e “1984”, anche se, considerato lo scarso successo dei romanzi giovanili, era difficoltoso trovare un editore disposto alla pubblicazione, e anche per quanto riguarda i tempi di pubblicazione vi sono stati non poche problematiche, soprattutto per quanto riguarda i contenuti dei romanzi che potevano risultare “scomodi” in determinate situazioni e per altri lettori.
Ad esempio “La fattoria degli animali”, bestseller da 11 milioni di copie, finito nel 1944, dovette aspettare anno per la pubblicazione, perché in quegli anni l’Inghilterra aveva bisogno dell’alleanza con la Russia che dopo la pubblicazione non perse tempo ad inserirlo in una lista di libri proibiti.
Questa serie di avvenimenti conferma la fama di “autore scomodo” ad Orwell.

La sua società ideale, più che alla dottrina del materialismo storico, sembra ispirarsi ad un primato morale, che contempla decoro, rispetto della dignità umana, tolleranza estesa a tutte le classi.
Questo modello lo ritroviamo stravolto nell’opera “1984”, in una versione pessimistica.
L’universo catastrofico di Orwell non è altro che l’evoluzione e l’amplificazione di tutte quelle tendenze negative che egli vede già nel suo tempo. Infatti nel tempo presente in cui egli scrive, il processo di degenerazione è già avviato e corrode il destino individuale e sociale. Orwell sente perciò l’urgenza di avvertire il lettore della vicinanza di un tremendo futuro prossimo; all’autore è bastato creare il titolo invertendo le cifre finali della data di composizione del romanzo, una lettura che punta all’aspetto profetico.[2]

Opere:

Romanzi

  • Senza un soldo a Parigi e Londra (Down and Out in Paris and London, 1933)
  • Giorni in Birmania(Burmese Days, 1934)
  • La figlia del reverendo (A Clergyman's Daughter, 1935)
  • Fiorirà l'aspidistra (Keep the Aspidistra flying, 1936)
  • La strada di Wigan Pier (The road to Wigan Pier, 1937)
  • Omaggio alla Catalogna (Homage to Catalonia, 1938)
  • Una boccata d'aria (Coming Up For Air, 1939)
La fattoria degli animali (Animal Farm, 1945)
  • La fattoria degli animali (Animal Farm), 1945

Servendosi dello stile narrativo tipico della fiaba, Orwell racconta le vicende degli animali che vivono in una fattoria gestita da un crudele e dispotico umano, subito dopo vedremo che in seguito ad una rivoluzione da parte degli animali la situazione sembrerà prendere una svolta costruttiva. Purtroppo non sarà così, la fattoria cadrà nuovamente nella tirannia, questa volta da parte dei maiali, divenuti avidi di potere come gli uomini. A riassumere efficacemente l'intera novella il detto: "Tutti gli animali sono uguali ma alcuni sono più uguali degli altri".














"1984"(Nineteen Eighty-Four, 1948)
  • Nineteen Eighty-Four, Secker & Warburg, 1949, ISBN 0-451-52493-4 (tr. It. 1984, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1950)

E' uno scenario decisamente disastroso e terrificante quello di "1984", il mondo è governato da tre potenze in conflitto tra loro, a gestire la società vi è un personaggio conosciuto da tutti con il nome di "Big Brother" a capo di un unico partito (Grande Fratello) ma che nessuno ha mai visto di persona, se non raffigurato su cartelloni affissi per le città, e che tiene sotto controllo la vita dei cittadini tramite i teleschermi e le telecamere di cui si serve.
Lo scrittore attraverso il romanzo vuole sicuramente insegnarci a dubitare del nostro stesso pensiero, perché potrebbe essere condizionato dal linguaggio ("la neolingua" come riporta nel racconto) costruito appositamente per sedare la nostra mente.

"1984"(manifesto raffiguranteThe Big Brother)





















Saggi

  • Un'impiccagione o Un impiccato (A Hanging, 1931)
  • L'uccisione dell'elefante o Uccidendo un elefante (Shooting an Elephant, 1936)
  • Ricordi di libreria (Bookshop memory, 1936)
  • Gli inglesi (1936)
  • Marrakech (Marrakech, 1939)
  • In difesa del romanzo (In defence of the Novel, 1936)
  • Appunti occasionali (Notes on the way, 1939)
  • L'invasione marziana (recensione) (Mis-Observation, 1940)
  • Il grande Dittatore di Charlie Chaplin (recensione) (1940)
  • Le bugie settimanali per ragazzi (Boys' Weeklies, marzo 1940)
  • Dentro la balena (Inside the Whale, 1940
  • Confini tra arte e propaganda (The Frontiers of Arts and Propaganda, 1941)
  • Letteratura e Totalitarismo'v' (Literature and Totalitarianism, 1941)
  • Wells, Hitler and the World State (1941)
  • Il leone e l'unicorno: il socialismo e il genio inglese (The Lion and the Unicorn: The Socialism and the English, 1941)
  • L'arte di Donald McGill (The Art of Donald McGill, 1941)
  • La letteratura e la sinistra (Literature and the Left, 1942)
  • Looking Back on the Spanish War (1943)
  • Come mi pare (rubrica) o Come mi garba (As I Please, 1943-1947)
  • Benefit of Clergy: some notes on Salvador Dali (1944)
  • Grandezza e decadenza del romanzo poliziesco inglese (originale inglese persa)
  • Quanto è lungo un racconto? (How long is a short story?, 1944)
  • Arthur Koestler (1944)
  • Appunti sul nazionalismo (Notes on Nationalism, maggio 1945)
  • La libertà di stampa (The Freedom of press, 1945)
  • Notes on Nationalism (1945)
  • Solo roba vecchia... ma chi può resistere? (Just Junk – but who could resist it?, 1946)
  • Come muoiono i poveri (How the Poor Die, 1946)
  • Una buona tazza di tè (A Nice Cup of Tea , 1946)
  • E tali, tali erano le gioie o Giorni felici (Such, Such Were the Joys, 1946)
  • Lear, Tolstoi ed il Matto (Lear, Tolstoy and the Fool, 1947)
  • L'anima dell'uomo sotto il socialismo di Oscar Wilde (recensione) (The Soul of Man Under Socilism, 1948)
  • Gli scrittori e il leviatano (Writers and Leviathan, 1948)
  • Riflessioni su Gandhi (Reflections on Gandhi, gennaio 1949)

Elenco esposizioni (anno, titolo, curatela, luogo, città):

File multimediali:

Video:

Audio:

Altro:

Augmented reality:

Latitudine:

Longitudine:

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Bibliografia:

"1984"(Copertina del fumetto "V per vendetta")
  • Guido Bulla, Il muro di vetro: Nineteen Eighty-Four e l'ultimo Orwell (Bulzoni, 1989)
  • Bernard Crick, George Orwell (Il Mulino, 1991)
  • Ugo Ronfani, Orwell, i maiali e la libertà (Bevivino, 2004)
  • Simon Leys, Orwell o L'orrore della politica (Irradiazioni, 2007)
  • Christopher Hitchens, La vittoria di Orwell (Libri Scheiwiller, 2008)
  • Beatrice Battaglia,Orwell oggi Orwell (Liguori, 2013)
  • Serie a fumetti, successivamente raccolta in un unico volume, scritta da Alan Moore e disegnata da David Lloyd V per Vendetta (DC comics - Vertigo, 1982 - 1985)[3]














Webliografia:


Note:

  1. http://it.wikipedia.org/wiki/George_Orwell
  2. http://it.wikipedia.org/wiki/George_Orwell
  3. http://it.wikipedia.org/wiki/George_Orwell


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