Ossessione

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Locandina del film

Titolo

Ossessione

Anno

1943 d.C.

Luogo

Italia

Autore

Visconti Luchino

Descrizione

Gino Costa è un giovane vagabondo che arriva in un casolare sulle rive del Po a bordo di un camion. Il proprietario della casa si chiama Giuseppe, e lavora gestendo uno spaccio assieme alla moglie Giovanna. I due ospitano il nostro protagonista Gino. Ad un certo punto Gino e Giovanna hanno una relazione, e decidono di scappare. Ma lei non se la sente di affrontare una vita da vagabonda e riesce a tornare al casolare prima che il marito si accorga della fuga. Allora Gino inizia un viaggio, destinazione Ancona, dove incontra lo Spagnolo, che gli fa la proposta di unirsi a lui negli affari. Tempo dopo i due coniugi Giuseppe e Giovanna vanno ad Ancona, perchè lui partecipa ad un concorso per cantanti dilettanti. Così incontrano Gino e Giuseppe, che ha simpatia verso il nostro protagonista, gli propone di tornare allo spaccio con loro. Così si riaccende il sentimento fra i due amanti, che progettano di uccidere il marito di lei simulando un incidente stradale. Ma il rapporto fra i due amanti non è destinato ad essere felice: i due cominciano ad avere il rimorso per il delitto compiuto e hanno paura di essere catturati dalla polizia. Ed inoltre Gino crede di essere strumentalizzato da lei per la riscossione dell'assicurazione, e ciò non fa che peggiorae la sua situazione di irrequietudine ed insofferenza. Ed arriverà a lasciare Giovanna per Anita, una ballerina prostituta. Ma Giovanna aspetta un bambino e così i due si riconciliano e decidono di lasciare lo spaccio. Ma un incidente con la macchina uccide la donna e Gino viene arrestato dalla polizia. Quest'opera rappresenta qualcosa di più di un semplice film: potremmo dire un manifesto, non solo della carriera di Visconti che si apre con questo film, ma anche di apertura al Neorealimo. Ed aggancia il cinema italiano alla cultura europea, di generale crisi postbellica. E porta alla scoperta di un'Italia amara, fatta di violento pessimismo, raccontato attraverso i filtri del romanzo nordamericano e del realismo francese. Il primo lungometraggio di Visconti nasce dalla collaborazione con il gruppo della rivista Cinema e si distacca dalla filmografia della tradizione italiana, quella dei "telefoni bianchi", raccontando una storia ambientata nella bassa padania negli anni del regime fascista. I protagonisti sono delle persone comuni, come nei romanzi di Verga: Visconti rimane sempre legato alle opere letterarie che costituiranno sempre la base di partenza per le sue creazioni. E Ossessione si presenta come un'opera concentrata sul dramma umano dei songoli personaggi più che sulla denuncia sociale. Il film nasce per colpire gli ideali del fascismo, quali nozione di famiglia, figura del lavoratore instacabile. Ma questi intenti, nel corso della lavorazione, si subordinano alla vicenda persobnale dei due protagonisti.