Paik June Nam: differenze tra le versioni

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Le esplorazioni artistiche iniziali di Paik sui mass-media e la televisione sono state anticipate nella sua prima mostra solista del 1963, L'esposizione di musica -- la televisione elettronica, al Galerie Parnass a Wuppertal in Germania.  
 
Le esplorazioni artistiche iniziali di Paik sui mass-media e la televisione sono state anticipate nella sua prima mostra solista del 1963, L'esposizione di musica -- la televisione elettronica, al Galerie Parnass a Wuppertal in Germania.  
 
Paik nel 1964 si trasferisce a New York e continua le sue esplorazioni di televisione e video e, entro la fine degli anni 60 , è in prima linea in una nuova generazione di artisti che creavano un discorso estetico sulla televisione e sull'immagine. Durante gli anni 70 e gli anni 80, Paik inoltre è stato un insegnante ed un attivista, sostenendo altri artisti e lavoranti per aumentare il potenziale dei mezzi in emersione. Con la sua sequenza notevole di videotape e di progetti per la televisione – caratterizzati da collaborazioni eccellenti con gli amici Laurie Anderson, Joseph Beuys, David Bowie, John Cage e Merce Cunningham -- ha generato una serie di installazioni che hanno cambiato fondamentalmente il video ed hanno ridefinito la pratica artistica.
 
Paik nel 1964 si trasferisce a New York e continua le sue esplorazioni di televisione e video e, entro la fine degli anni 60 , è in prima linea in una nuova generazione di artisti che creavano un discorso estetico sulla televisione e sull'immagine. Durante gli anni 70 e gli anni 80, Paik inoltre è stato un insegnante ed un attivista, sostenendo altri artisti e lavoranti per aumentare il potenziale dei mezzi in emersione. Con la sua sequenza notevole di videotape e di progetti per la televisione – caratterizzati da collaborazioni eccellenti con gli amici Laurie Anderson, Joseph Beuys, David Bowie, John Cage e Merce Cunningham -- ha generato una serie di installazioni che hanno cambiato fondamentalmente il video ed hanno ridefinito la pratica artistica.
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Nam June Paik è un artista statunitense di origine coreana, nato a Seul nel 1932, che ha usato per primo la televisione per creare un'innovativa forma di espressione chiamata videoarte.
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Studiò a Tokyo e in Germania, dove fu allievo di Karlheinz Stockhausen. In seguito lavorò in un audiocentro di musica elettronica e nel 1961 fu tra i fondatori di Fluxus.
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Negli anni sessanta Paik fu autore di celebri performance: la più famosa fu "Etude for Pianoforte"del 1960: l'artista suonando Chopin, scoppiava in lacrime, saltava tra il pubblico e copriva di shampoo John Cage dopo avergli tagliato la cravatta e se ne andava annunciando che la performance era finita. La sua svolta come videoartisata avvenne nel 1963, quando presentò alla mostra Exposition of music-Electronic Television a Wuppertal; un'installazione composta da tredici televisori le cui immagini venivano distorte attraverso l'uso dei magneti. Quest'alterazione è ottenuta da Paik intervenendo tecnicamente sulla struttura interna di ogni singolo televisore ( come il piano modificato di Cage che alterato nei suoi circuiti interni produce una successione di segni irregolari non regolati.
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La sua prima video-opera è del 1965, intitolata "Café Gogo", realizzata a New York con una Sony Portapak. Da questo evento parte la sperimentazione videoartistica. Nasce anche la possibilità di fare televisione in prima persona, fuori dai canali governativi.
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Con l'ingegnere Shuya Abe inventò e sviluppò il primo sintetizzatore video a colori (dispositivo che permette di creare immagini autonome, senza referente nella realtà).
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Nel 1984 in onore al testo di Orwell Paik diffonde via satellite il video "Good Morning Mr. Orwell".
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Revisione 18:30, 1 Giu 2005

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Personaggio o Gruppo: Paik June Nam Biografia: Le esplorazioni artistiche iniziali di Paik sui mass-media e la televisione sono state anticipate nella sua prima mostra solista del 1963, L'esposizione di musica -- la televisione elettronica, al Galerie Parnass a Wuppertal in Germania. Paik nel 1964 si trasferisce a New York e continua le sue esplorazioni di televisione e video e, entro la fine degli anni 60 , è in prima linea in una nuova generazione di artisti che creavano un discorso estetico sulla televisione e sull'immagine. Durante gli anni 70 e gli anni 80, Paik inoltre è stato un insegnante ed un attivista, sostenendo altri artisti e lavoranti per aumentare il potenziale dei mezzi in emersione. Con la sua sequenza notevole di videotape e di progetti per la televisione – caratterizzati da collaborazioni eccellenti con gli amici Laurie Anderson, Joseph Beuys, David Bowie, John Cage e Merce Cunningham -- ha generato una serie di installazioni che hanno cambiato fondamentalmente il video ed hanno ridefinito la pratica artistica. Nam June Paik è un artista statunitense di origine coreana, nato a Seul nel 1932, che ha usato per primo la televisione per creare un'innovativa forma di espressione chiamata videoarte. Studiò a Tokyo e in Germania, dove fu allievo di Karlheinz Stockhausen. In seguito lavorò in un audiocentro di musica elettronica e nel 1961 fu tra i fondatori di Fluxus. Negli anni sessanta Paik fu autore di celebri performance: la più famosa fu "Etude for Pianoforte"del 1960: l'artista suonando Chopin, scoppiava in lacrime, saltava tra il pubblico e copriva di shampoo John Cage dopo avergli tagliato la cravatta e se ne andava annunciando che la performance era finita. La sua svolta come videoartisata avvenne nel 1963, quando presentò alla mostra Exposition of music-Electronic Television a Wuppertal; un'installazione composta da tredici televisori le cui immagini venivano distorte attraverso l'uso dei magneti. Quest'alterazione è ottenuta da Paik intervenendo tecnicamente sulla struttura interna di ogni singolo televisore ( come il piano modificato di Cage che alterato nei suoi circuiti interni produce una successione di segni irregolari non regolati. La sua prima video-opera è del 1965, intitolata "Café Gogo", realizzata a New York con una Sony Portapak. Da questo evento parte la sperimentazione videoartistica. Nasce anche la possibilità di fare televisione in prima persona, fuori dai canali governativi. Con l'ingegnere Shuya Abe inventò e sviluppò il primo sintetizzatore video a colori (dispositivo che permette di creare immagini autonome, senza referente nella realtà). Nel 1984 in onore al testo di Orwell Paik diffonde via satellite il video "Good Morning Mr. Orwell".


Sito web:

Opere: Exposition of Music-Electronic Television Participation Tv-Magnet Tv Good Morning, Mr. Orwell


Bibliografia: Webliografia: http://www.medienkunstnetz.de/works/exposition-of-music/