Palakunnathu Matthew Annu

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==Titolo== Palakunnathu Matthew Annu


Biografia

Nasce in Inghilterra nel 1964 e vi permane per 11 anni per poi trasferirsi in India. La morte del padre, quando aveva 13 anni, congelò gli anni della sua infanzia, riscoperta e affrontata solo nel 1997 quando intraprende un viaggio nei luoghi della memoria tornando in Gran Bretagna. La sua crescita in India influenza fortemente la sua sensibilità di artista ed il suo linguaggio espressivo. Le più recenti esibizioni alle quali ha partecipato includono Victoria & Albert Museum, Londra, Light Work, Syracuse, NY, Sepia International, New York City, il RISD Museum, il 2006 International Noorderlicht Photo Festival in Olanda ed il 2005 Le Mois de la Biennale Fotografica in Montreal, Canada. Numerosi premi e riconoscimenti internazionali sono stati riservati all’artista, ricordiamo il John Gutmann Fellowship, Rhode Island State Council of the Arts Fellowship ed l’American Institute of Indian Studies Creative Arts fellowship. È attualmente artista in residenza alla Yaddo Colony, Saratoga Springs, NY ed alla MacDowell Colony, Peterborough, NH. Il suo lavoro appartiene a varie collezioni tra cui Gorge Eastman House, Rochester, NY, Museum of Fine Arts di Houston, Center for Creative Photography, Tucson, AZ, ed il RISD Museum, Providence, RI. Il lavoro di Matthew è incluso anche nel libro BLINK di Phaidon che contiene solo i cento fotografi contemporanei internazionali più rilevanti per la loro qualità e visione del mondo odierno. Annu Palakunnathu Matthew è Professoressa Associata di Arte (fotografia) all’University of Rhode Island di Kingston.

Sito web

Poetica

Il suo linguaggio di divertimento ed intrattenimento di massa è bene evidenziato nella sua opera Bollywood Satirized dove focalizza la sua critica sulle aspettative della società che lei sperimenta come giovane donna che vive in India. Per creare questo lavoro parte dalle locandine dei film indiani, una riflessione della cultura popolare e del melodramma della vita indiana. La massiccia presenza del cinema in India è il risultato della presenza della più grande industria cinematografica del mondo, che produce più di 1000 film l’anno. Molta di questa industria è concentrata a Bombay, da cui il nome “Bollywood”. Utilizzando la tecnologia digitale per simulare le locandine, l’autrice reinterpreta l’immagine per fare commenti satirici e vignette umoristiche sui cambiamenti dei ruoli di genere tradizionali e sul comportamento della società indiana. Le immagini includono la stessa autrice ed altre immagini e testi presi da altri contesti.

Opere

  • Bollywood Satirized: Bomb, 1999
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  • Bollywood Satirized: What will people think?, 1999
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Bibliografia

  • Cristiane Paul (2000), Digital Art, Singapore, Thames & Hudson.


Webliografia