People's Computer Company

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Personaggio o gruppo:

People’s Computer Company (Lee Felsenstein, Bob Albrecht, T. Nelson…)

Biografia:

Nel 1972, un’altra organizzazione cercava di mettere i computer a disposizione delle persone; era la People’s Computer Company detta più comunemente PCC. Il fondatore della PCC, Bob Albrecht, promosse l'uso del computer nella lotta contro i poteri burocratici dell'epoca. Sulla copertina del primo numero della rivista della PCC dell’ottobre del 1972 c'era scritto: "I computer perlopiù vengono usati contro le persone, invece che a loro favore. Vengono usati per controllarle le persone invece di liberarle. È il momento di cambiare tutto ciò, e per farlo abbiamo bisogno di una People's Computer Company". Bob Albrecht aveva partecipato alla Midpeninsula Free University che era a San Francisco un’incarnazione dell’attitudine al fai-da-te con persone come T. Leary e McCarthy. Inoltre Bob Albrecht era stato coinvolto nel Dipartimento per l’Educazione Informatica e mandato avanti da una fondazione senza scopo di lucro chiamata Portola Institute che avrebbe dato vita in seguito al Whole Earth Catalogue.

Alle riunioni della PCC partecipa anche T. Nelson (autore nel 1974 di Computer Lib). Un frequentatore degli incontri del mercoledì sera della PCC era Lee Felsenstein, uno studente della University of California di Berkeley, che aveva tra le altre cose partecipato al Free Speech Movement e all'occupazione studentesca di un edificio dell'università nel dicembre del 1964. L’obiettivo di Felsenstein era di assicurare a tutti ovunque fossero il libero uso dei computer. Secondo la sua proposta, questo avrebbe fornito "un sistema di comunicazione che avrebbe permesso alla gente di entrare in contatto reciproco sulla base di interessi condivisi, senza dover subire il giudizio di una terza parte". Il secondo Altair 8800 costruito viene dato alla People’s Computer Company e il primo numero del 1975 della rivista PCC recensisce entusiasticamente tale computer. Sia Albrecht sia Felsenstein dopo qualche anno si trasferirono dal gruppo della PCC all'Homebrew Computer Group, con quest'ultimo che, in tempi successivi, agivano da moderatori delle discussioni.

Poetica:

La loro ideologia era quella di assicurare a tutti ovunque fossero il libero uso dei computer e lo scambio delle informazioni.

Bibliografia:

Webliografia:

http://www.digibarn.com/collections/newsletters/peoples-computer/

http://www.klammeraffe.org/~fritsch/uni-sb/fsinfo/Papers/PC/node12.html