Processed World

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Personaggio o gruppo:

Processed world (fondatore Chris Carlsson)

Biografia:

Fin dal suo inizio la rivista Processed World cercò di illuminare l’altra faccia dell’Era dell’Informazione. L’obbiettivo esplicito del progetto era duplice: servire come punto di contatto e forum per gli impiegati non contenti (e dei salariati in generale) e procurare uno sbocco creativo per persone il cui talento veniva bloccato da quel che facevano per mangiare. Tra i fondatori di questa importante rivista che documentò la disaffezione e il rifiuto del lavoro degli impiegati delle industrie informatiche troviamo Chris Carlsson che è tra i media attivisti più importanti della scena californiana degli ultimi venti anni. I racconti di questa rivista, sono racconti in prima persona raccolti, allora, da "Processed World", una rivista composta da un universo alquanto eterogeneo di radicali, situazionisti, orfani del movimento degli anni Sessanta, comunisti eretici, tutti accomunati da una persistente allergia al lavoro salariato e da un rifiuto radicale del sindacato ufficiale. Una rivista dunque atipica nel panorama americano, che ricorda molto le esperienze degli Iww dei primi decenni del secolo, ma che presenta una novità: per la maggioranza degli scriventi il lavoro intermittente è una scelta. Tutti amano troppo il non-lavoro e l'ozio per piegarsi alle regole del lavoro salariato, senza che questo significhi automaticamente una percezione "negativa" della propria condizione lavorativa. Anzi, tutti sono fieri di non avere un lavoro a tempo indeterminato; e ognuno rivendica la propria alterità ai codici, alle norme e alle gerarchie delle imprese, che, non va dimenticato, sono aziende hi-tech, o nodi di supporto alla produzione di alta tecnologia. I racconti che compongono il volume sono ora spassosi, come quello del giovane librario, che descrive le mille tecniche per aggirare i regolamenti che impediscono di sedersi durante l'orario di lavoro, ora irriverenti, come la giovane pony-express che si prende gioco dei poliziotti privati che non la vogliono far salire ai piani alti del top-managment. Non si sa come siano finiti i protagonisti di quelle storie, si dice che la rivista Processed world ha sospeso le pubblicazioni e li immagina ancora irriverenti nel perseguire la propria strada di sottrazione al lavoro salariato.

Poetica:

"Processed World", californiana, è stata la prima rivista al mondo a occuparsi organicamente di terziario avanzato, dando voce ai diretti protagonisti della grande trasformazione postfordista. Attiva per tutti gli anni Ottanta e i primi anni Novanta ha espresso un nucleo redazionale particolarmente agguerrito. I suoi membri hanno al proprio attivo numerose pubblicazioni presso editori importanti quali Verso e South End Press. Questa rivista documenta la disaffezione e il rifiuto del lavoro degli impiegati delle industrie informatiche e cerca di trovare delle soluzioni a questo tipo di problema.

Bibliografia:

Processed World, "RIBELLIONE NELLA SILICON VALLEY", Conflitto e rifiuto del lavoro nel postfordismo. Shake edizioni.

Sito web:

http://www.processedworld.com/

Webliografia:

http://www.strano.net/snhtml/ipertest/metanet/txt0/crit.htm

http://www.processedworld.com/Issues/issue2001/toc_2001.htm

http://www.inspiracy.com/minitrue/pw.html

http://www.streettech.com/bcp/BCPgraf/CyberCulture/processedworld.htm

http://www.shake.it/ribell.html

http://www.strano.net/snhtml/ipertest/metanet/txt0/crit.htm