Quattro selezioni di esperimenti in Arte e Tecnologia

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Titolo Originale: Four Selections by Experiments in Art and Tecnology

Quattro selezioni di esperimenti in Arte e Tecnologia

Sintesi di Vincenza Buscaglia

E.A.T. (Esperimenti in Arte e Tecnologia) fu fondato nel 1960, ma possiamo dire che la vera storia di questa fondazione iniziò solo nel 1970 con l’esposizione di una scultura dal titolo "omaggio a New York" ne la Fenice e nel museo si arte moderna della grande mela che prolungò lo spettacolo di un ora e mezzo, grazie a uno scienziato dei Bell telephone laboratori, Kluver, che sarà uno dei fondatori dell’E.A.T. Ma il primo passo verso una vera e propria società venne fatto quando Robert Rauschenberg prestò lavoro con Kluver, tra i due inizia una stretta collaborazione dando il via a quello che sarà il vero principio dell’E.A.T. una stretta collaborazione tra artista e ingegnere non più come uno assistente dell’altro. Nel 1965 Knut Wiggen venne dalla Svezia per incontrare Kluver e proporgli la partecipazione al festival di arte e tecnologia, dopo aver preso accordi Kluver inizia a organizzarsi per la rappresentazione con l’aiuto di Robert Rauschenberg e riunirono artisti influenti, principalmente dal gruppo associato con il teatro Judson Dence insieme agli ingegneri di molti laboratori bell. Quando gli ultimi progetti in collaborazione con Stoccolma finirono il gruppo trovò una nuova sede ricca di storie e sfide per i loro spettacoli l’Armeria del sessantanovesimo Reggimento della venticinquesima strada e il viale Lexington. Dove si ospitò "l’esibizione internazionale dell’arte moderna nel 1913 un evento che tanti chiamavano una svolta nella storia dell’arte moderna americana". L’esibizione dell’E.A.T. 9 serate fu attaccato dalla stampa soprattutto il campo tecnologico/sonoro che invece fu un trionfo di innovazioni per i microfoni wireless attaccati alle racchette in modo da produrre il suono al movimento di queste e innovazioni delle rapide riconfigurazioni tramite una stazione centrale pezzo più avanzato di qualsiasi altra cosa usata prima per scopi teatrali. Quello che divenne molto chiaro fu l’importanza dell’idea dell’E.A.T. di unire gli artisti con gli ingegneri, in un fondersi di due campi fino ad ora visti come due cose del tutto diverse. L’E.A.T. merita applausi per non aver ritrattato e calpestato campi artistici già esplorati. Il miglior lavoro in arte e tecnologia continua oggi la tradizione di E.A.T. di innovazione e collaborazione.

Grazie a John Cage, esperto compositore nasce la musica indeterminata che utilizza strumenti non-tradizionali come il suono delle linee telefoniche aperte e dei strumenti domestici, dal contributo di Yvonne Ranier coreografo e membro fondatore del teatro Judson Dance vengono create coreografie, rappresentazioni, sfide e film con l’uso dei walkie-talkie. Robert Rauschenberg, pittore delle avanguardie, famoso per i suoi esperimenti di collage e curatore per la compagnia Merce Cunningham Dance, presentò il tennis come una danza di improvvisazione, controllando le luci con le racchette e mettendo in secondo piano il pubblico. Jim Rosemberg parla invece del linguaggio della metà del secolo con il quale ci si riferisce ai rapporti tra l’autore della rappresentazione e altri artisti. Il Padiglione dell’E.A.T. fece il prossimo passo, creando ciò che Kluver chiamava "un’esperienza di scelta, responsabile, libera, e partecipata" per ogni visitatore in uno spazio continuamente ricreato. Gli artisti possono così giovare dell’approccio della messa in scena dello spettacolo come una metafora per un occasione unica del loro lavoro e le loro possibilità per la conservazione. Queste metafore creano diverse rappresentazioni che hanno però una breve vita, si propongono così nuove strategie di conservazione dal lavoro "leggibile" dell’eredità fisica all’emulazioni di programmi. Se queste rappresentazioni stanno "chiudendo" gli artisti possono richiedere modelli appropriati e strumenti per essere "rimontati" in nuove circostanze tecniche. Uno può immaginare rimontando che non sono più originali ma che è un’interpretazione che taglia e devia radicalmente come "The Gospel at Colonus" da una rappresentazione al tempo di Sofocle (o come la versione di Jodi Wolfenstein di "My Boyfriend Came Back From the War" da l’Olia Lialina HTML e lavori artistici di sostegno).

da feste all’aperto di Billy Kluver

Lo spettacolo non può essere giudicato in un periodo di tempo o se questo o quello non ha funzionato. Durante la costruzione della macchina, Kluver era costantemente sorpreso dall’ignoranza per le regole più semplici dell’ingegneria in un istante Jean chiede di far funzionare qualcosa e nella prossima occasione violerebbe la sua richiesta con l’azione più banale. Jean lavorò come un artista, era interessato solo in operazioni funzionali che poteva capire, così li poteva rifiutare o accettare come voleva. Ma egli era anche ispirato dalle possibilità dell’ingegneria e capì che le poteva usare solo se aveva il completo controllo di quello che faceva. Come ingegnere, Kluver lavorando con lui si sentiva parte della macchina. La macchina di Jean era concepita fuori dalla totale "anarchia e libertà". Le circostanze libere e caotiche sotto le quali la macchina era costruita erano una necessità e, in un certo qual modo, un lusso tremendo. Jean forniva l’energia per creare la libertà ed era un comandante del caos. Quando tale energia era rilasciata tutto ciò che accadeva era collegato a qualche decisione di Jean. Nessuna distinzione per gli incidenti, o le parti controllate dello spettacolo che fu creato nella sua totale libertà e innocenza. Le bottiglie che non caddero, rotolo di carta che rotava nella direzione sbagliata, il pompiere e il pubblico erano tutti parte dello stesso spettacolo. Non esisteva nessun paradosso nessuna domanda, nessun "assurdità". Era una dimostrazione definita fatta di amore e senso dell’umorismo e non un problema filosofico. L’auto distruzione della macchina non deve essere interpretata come un atto di protesta contro la macchina, o un’espressione di nichilismo e disperazione, come certi critici suggeriscono, ma deve essere concepita come un ideale di macchina buona ad essere umano questa è una verità ovvia. Questa idea è già stata espressa da Claude Shannon nel "piccolo scatola nera", quando tiri un interruttore un coperchio si apre e una mano emerge ma quando si mette l’interruttore della posizione spento il coperchio si chiude di nuovo sulla mano. Come in ogni momento vediamo sperimentiamo una nuova cosa che nel mondo è già cambiata, la macchina di Jean creata e distrutta come una rappresentazione di un momento. Questa arte diventa parte del nostro linguaggio ereditario, e a una relazione con il nostro mondo diversa dalla realtà. "L’arte èphèmère" crea un diretto collegamento tra l’arte creativa dell’artista e l’arte ricettiva del pubblico, tra la costruzione e la distruzione. Ci spinge fuori dall’immagine ereditata, tale arte è un contatto con ogni realtà che muta. In uno dei manifesti di Jean, si dice che dobbiamo essere "statiche con movimento". Dobbiamo essere i maestri creativi della realtà cambiante. Le parti con le quali la macchina di Jean fu creata deriva dal caos del deposito dei rifiuti. Jean continuava a dire che pensava costantemente a New York mentre la sua macchina prendeva forma. Ci sono probabilmente molti collegamenti, il più provabile divenne la sensazione di umorismo e poesia che trasmetteva la macchina. New York, infatti ha senso dell’umor e poesia, nonostante, la presenza della macchina in una società puramente tecnocratica la macchina deve essere sempre un oggetto funzionale. I fallimenti della macchina non possono essere accettati perchè il controllo è un elemento necessario per quella società.


Da: John Cage L’ingegnere dello spettacolo: Cecil Coker

Il progetto di John Cage è un brano musicale. Variazione VII, indeterminata nella forma, facendo uso del sistema sonoro che era stato diviso per questo festival, che fa uso di modulazioni mediocri organizzate da David Tudor, usando come fonti sonore solo quei suoni che sono nell’aria nel momento dello spettacolo, ristabiliti tramite comunicazione nastro, linee telefoniche, microfoni, insieme a strumenti musicali, varietà di elettrodomestici e generatori di frequenza. Anche se i problemi tecnici hanno coinvolto in ogni singolo progetto teso a ridurre l’impatto dell’idea originale, ma l’essere risolta presenta una situazione differente da quella che chiunque abbia potuto già immaginare.

Da: Lucinda Childs L’ingegnere dello spettacolo: Peter Hirsch

Il veicolo consiste nel materiale animato, inanimato supportato che può esistere in uno stato non-statico e può essere osservato in una dimensione più alta quando viene in contatto con la luce e fronte di suono fatto costantemente disponibile o a intermittenza dai segnali originali della radio durante la danza l’ecogoniometro. Una figura che si muove o un oggetto che passa di fronte al raggio lo interrompe e manda le frequenze indietro al ricevitore dell’ecogoniometro ad un livello determinato dalla velocità della figura o dell’oggetto. Quello che sentiamo è la differenza proporzionale tra le sequenze mandate fuori e quelle che ritornano attraverso l’interruzione del raggio, ed è la riduzione del risultato nella frequenza del livello quello che fa l’ecogoniometro che noi siamo in grado di udire. Questa invenzione, comunque, prende movimenti di qualsiasi durata o velocità allo stesso tempo che inizia o finisce. Non sento che la danza dovrebbe essere limitata alla mostra di solo sforzo fisico; qualsiasi cosa che può esistere non è statica per una certa durata del tempo, è per me interessante. Le mie idee generalmente derivano dalle leggi che governano i materiali stessi e io tento a permettere le qualità e l’imitazioni dei materiali di essere esposti in diverse situazioni.


Testo originale tradotto in italiano

14. [introduzione] Quattro selezioni d’esperimenti In Arte e Tecnologia Da "Festa all’aperto" Da 9 serate: teatro e ingegneria Il Padiglione

Esperimenti in arte tecnologica (E.A.T.) hanno avuto un ruolo cardine avanzando le possibilità di tecnologia e arte fin dal 1960. E.A.T. che ha formulato ciò che era stato prima questo gruppo sta fondando casualmente la relazione artisti-ingegneri e la potenziale esplorazione per la nostra cultura di unione artistica e tecnica. E.A.T. iniziò la sua ufficiale esistenza sulla scia di una serie di spettacoli ambiziosi e a lanciato organizzazioni e notiziari; a sponsorizzato esibizioni, competizioni, e discussioni, ha creato il padiglione Pepsi per Expo 70: e a questa sommità a gratificato l’insieme di tutto il gruppo di 4000 e in modo imparziale li ha divisi tra artisti e ingegneri. E.A.T. fu fondato nel 1966 da Billy Kluver, Robert Rauschenberg, Robert Whitman, e Fred Waldhauer, fu annunciato alla stampa nel 1967, quando la terza selezione di questo capitolo fu distribuita. La storia di E.A.T. inizia comunque nel 1970 quando Kluver, uno scienziato del Bell Telephone Laboratories, rese tecnologicamente possibile per Jean Tinguely di creare "Omaggio a New York"- una scultura che ha promulgato la sua distruzione in uno spettacolo di un ora e mezzo al museo di arte moderna di New York. E.A.T. e la Fenice che risorse dalle strutture rimanenti. Robert Rauschenberg, che ha contribuito ad un buttare soldi "mascot" di omaggio, presto lavorò con Kluver sulle avanzate tecniche sonore/scultura ambiente Oracolo. Questa esperienza li condusse a formulare il modello di artista e ingegnere come veri collaboratori (piuttosto che ingegnere come assistente dell’artista) che dovrebbe diventare la fondazione E.A.T.Il prossimo passo verso la fondazione E.A.T. venne nell’autunno del 1965, quando Kluver incontrò Knut Wiggen, che venne dalla Svezia per incontrarlo. Wigger era nei primi stadi nel progettare un festival di arte e tecnologia, e chiese a Kluver di organizzare una partecipazione U.S. Kluver ha firmato di radunare insieme un gruppo di artisti- ingegneri per il festival. Lavorando con Rauschenberg, Kluver riunì artisti influenti, principalmente dal gruppo associato con il teatro Judson Dence (tenuto alla chiesa Judson in centro a New York) insieme a ingegneri, molti da laboratori bell. Quando gli ultimi progetti per la collaborazione di Stoccolma non potevano riuscire soddisfacentemente il gruppo trovò una nuova casa ricca in storie e sfide per i loro spettacoli. Come Norma Loewen scrisse nei suoi esperimenti in arte e tecnologia, “ durante l’inizio di agosto 1966… il gruppo selezionò il sessantanovesimo Reggimento Armeria della venticinquesima strada e il viale Lexington. Quelli che esaminavano le proprietà dello spazio trovato strutture di costruzioni di ferro… una risonanza di tempo della durata di 6 secondi.... L’armeria ospitò "l’esibizione internazionale dell’arte moderna nel 1913 un evento che tanti chiamavano una svolta nella storia dell’arte moderna americana" (64-65).L’esibizione dello spettacolo di E.A.T. 9 serate: teatro e ingegneria si rivelarono essere in un altro punto malgrado la sua ricezione irregolare. La stampa di New York, non è ampiamente familiare con lo spettacolo del centro, fu sconcertato dal programma. Invece di screditare l’arte, una potenziale posizione vulnerabile, scelse di attaccare la tecnologia. Infatti, come Kluver scrisse qualche anno dopo, "i critici e il pubblico fecero una giornata campale con le spese dell’ingegneri…. Qualsiasi cosa che sembrava di essere andata male (anche se lo fu veramente o no) fu attribuito a manifatture tecnologiche" (414). Particolarmente attaccato fu il sistema sonoro usato negli spettacoli che fu all’ultimo un trionfo tecnologico, includendo tale innovazione con microfoni senza fili fissati nelle racchette da tennis e rapide riconfigurazioni tramite una stazione centrale pezzo più avanzato di qualsiasi altra cosa usata prima per scopi teatrali. Ancora, le accuse per le povere qualità sonore erano molto difficili da placare fino a poco tempo fa, ora che la E.A.T. ha iniziato ad uscire e creare film disponibili dei spettacoli attuali. Questi dimostrano che gli artisti scelsero di lavorare con le risonanze sonore, facendo risaltare il tono amplificatore di una palla che batte in una racchetta suonata come un nuovo tipo di campana. I dibattiti sull’accuratezza delle riviste di 9 serate hanno acquisito meno urgenza durante gli anni. Quello che divenne chiaro fu l’importanza delle 9 serate e dell’importanza dell’E.A.T. come ispirazione per tutto il campo. Particolarmente ispirato fu il modo che queste attività dimostravano la potenziale collaborazione dell’artista con ingegnere. L’esibizione all’armeria colpì questo spettacolo saliente, mentre il padiglione delle E.A.T. per Expo 70 dimostra il potenziale nel creare un ambiente pieno di una scultura di nube d’acqua pura coprendo l’esteriore di un grande specchio creando un ambiente interiore di luce, spazio e riflesso che fecero notare esteticamente al visitatore ogni loro movimento. Mentre la natura dell’angolo tagliente del progetto dello spettacolo dal vivo del padiglione continuava a sconvolgere quelli con il potere (in questo caso, particolarmente Hijikata è lo spettacolo di abiti da sposa e musica da funerale) E.A.T. merita applausi per non aver ritrattato a ben calpestato campi artistici. Il miglior lavoro in arte e tecnologia continua oggi la tradizione di E.A.T. di innovazione e collaborazione, mentre la peggior usanza di una tecnologia gee-whiz di puntellare l’arte che non ha rischi. - NWF

Da feste all’aperto Billy Kluver

Nello stesso modo che un esperimento scientifico non può fallire, quest’esperimento dell’arte non può fallire. La macchina non era un oggetto funzionale e non fu trattato come ciò. Quindi lo spettacolo non può essere giudicato in un periodo di tempo o se questo o quello non ha funzionato. Durante la costruzione della macchina, ero costantemente sorpreso dall’ignoranza per le regole più semplici per l’ingegneria in un istante lui chiederebbe che qualcosa dovrebbe funzionare e nel prossimo violerebbe la sua richiesta con l’azione più banale. Jean lavorò come un artista, scelse i suoi motori e li sostenne come un artista. Era interessato solo in operazioni funzionali che poteva capire, così li poteva rifiutare o accettare come voleva. Ma egli era anche ispirato dalle possibilità di ingegneria e capì che le poteva usare solo se aveva il completo controllo di quello che faceva. Come ingegnere, lavorando con lui ero parte della macchina. Questa nuova disponibilità era ampiamente responsabile della grandezza e complessità della macchina. La macchina di Jean era concepita fuori dalla totale "anarchia e libertà" come lo metteva. Le circostanze libere e caotiche sotto quale era costruita era una necessità e, in un modo, un lusso tremendo. Jean forniva l’energia per creare la libertà ed era un comandante del caos. Quando l’energia era rilasciata tutto ciò che accadeva era collegato a qualche decisione di Jean. Nessuna distinzione può essere fatta tra gli elementi "fatti a caso", gli incidenti, o le parti controllati dello spettacolo fu creato nella sua totale libertà e innocenza. Le bottiglie che non caddero, rotolo di carta che rotava nella direzione sbagliata, il pompiere e il pubblico erano tutti parte dello stesso spettacolo. Non esisteva nessun paradosso nessuna domanda, nessun "assurdità", no a precedenti, a nessun caos in questo spettacolo. Era una dimostrazione definita fatta di amore e senso dell’umorismo e non un problema filosofico. Non interpreto l’auto distruzione della macchina di Jean come un atto di protesta contro la macchina, o un’espressione di nichilismo e disperazione, come certi critici suggeriscono l’autodistruzione o l’auto eliminazione della macchina e un ideale di macchina buona ad essere umano questa è una verità ovvia. Questa idea è già stata espressa da Claude Shannon nel "piccolo scatola nera" in quanto, quanto tiri un interruttore un coperchio si apre e una mano emerge che mette l’interruttore della posizione spento dopo di che il coperchio si chiude di nuovo sulla mano. Come in ogni momento vediamo sperimentiamo una nuova cambiante mondo, la macchina di Jean creata e distrutta se stessa come una rappresentazione di un momento della nostra vita. L’arte del museo e imparentata ad un tempo passato che non possiamo vedere o sentire. L’artista ha già lasciato dietro la sua tela. Questa arte diventa parte del nostro linguaggio ereditario, e a una relazione con il nostro mondo diversa dalla realtà dell’immediatamente ora. L’arte èphèmère dall’altra parte crea un diretto collegamento tra l’arte creativa dell’artista e l’arte ricettiva del pubblico, tra la costruzione e la distruzione. Ci spinge fuori dall’immagine ereditata è un contatto con ogni realtà cambiante. E uno dei manifesti di Jean, lui dice che dobbiamo essere "statiche con movimento". Dobbiamo essere i maestri creativi della realtà cambiante, che siamo, dalla definizione dell’uomo. Le parti con le quali la macchina di Jean fu creata deriva dal caos del deposito dei rifiuti e furono rimandati dal deposito. Jean continuava a dire che pensava costantemente a New York mentre la sua macchina prendeva forma. Ci sono probabilmente molti collegamenti, il più provabile essendo una macchina che sia rifiutato e divenne umoristico e poetico. New York a senso dell’umor e poesia, nonostante, la presenza della macchina in una società puramente tecnocratica la macchina deve essere sempre un oggetto funzionale. I fallimenti della macchina non possono essere accettati perchè il controllo è un elemento necessario per quella società. Quando la macchina deve funzionare a qualsiasi prezzo non ci può essere nessun "Omaggio a New York".

Per alcuni intuiti all’interno che il potere aveva confuso la stampa, considerata una parte delle notizie dal 9 serate per le quali noi avevamo riprodotto il programma annunciato qui. John Cage – esperto compositore, entusiasta Zen, e convenire di corsi della famosa rappresentazione artistica alla "The New School"– nasce la musica indeterminata usando suoni da linee telefoniche aperte, strumenti domestici, piuttosto di origini non-tradizionali Yvonne Ranier – coreografo, artista delle rappresentazioni, e membro fondatore dello Judson Dance Theater – spontaneamente coreografando rappresentazioni via walkie-talkie anche film, sfide, "eventi" fisici, programmati su ACTAN bidone scosso, erano attivati. Robert Rauschenberg – conducendo il pittore delle avanguardie e scultore, famoso per le sue tecniche di collage, che ha lavorato come completo curatore per la compagnia Merce Cunningham Dance – presentò il tennis come la danza formale di improvvisazione, controllando le luci con le racchette, ed eventualmente mettendo le luci fuori completamente così che uno stage pieno di persone diventa invisibile all’audience eccetto via immagini da televisori proiettatori infrarossi. Verso la metà del secolo, le rappresentazioni dell’avanguardia per esempio quello descritto nelle pagine da 9 serate in seguite rappresentazioni con audiences relativamente tradizionali, piuttosto che eventi partecipatori – Mi sembra difficile prima condivisione in una situazione di più famiglie esemplari di nuovi media. Comunque, come Jim Rosemberg ha piuttosto fuori sul ht-lit mailing list, c’è attualmente una distribuzione simile tra il linguaggio usato per descrivere questi pezzi e il linguaggio usato ora per descrivere i nuovi media. Il linguaggio della metà del secolo con il quale Rosemberg si riferisce era che i rapporti tra l’autore della rappresentazione coautore e altri artisti (specialmente come era formulato nel caso della musica indeterminata), relativamente alla relazione tra gli artisti e l’audience. In questo linguaggio (e in pratica) di rappresentazioni, i punti stabilendo una struttura e l’ambiente per l’azione, ma con molte scelte d’interpretazioni possibili al tempo delle rappresentazioni – Questa esperienza era probabilmente molto genuinamente indiretta per gli artisti allora quegli artisti-direttori successe che testarono la partecipazione che era per molti dei loro soci dell’audience. Il Padiglione dell’E.A.T. prese il prossimo passo, creando ciò che Kluver chiamava un’esperienza di "scelta, responsabile, libera, e partecipata" per ogni visitatore in uno spazio continuamente ricreato. E.A.T. continuano il loro lavoro oggi, con Kluver come il presidente attuale. Gli artisti dei nuovi media possono così giovare attraverso le rappresentazioni teatrali considerando l’approccio della messa in scena dello spettacolo come una metafora per un occasione unica del loro lavoro e le loro possibilità per la conservazione. Questa proposta è intesa in contrasto alle metafore normalmente applicate, in cui il nuovo media è confrontato con letteratura e film.

Da: John Cage L’ingegnere dello spettacolo: Cecil Coker

Il mio progetto è semplice da descrivere. È un brano musicale. Variazione VII, indeterminata nella forma e dettaglio, facendo uso del sistema sonoro che era stato diviso collettivamente per questo festival, inoltre facendo uso di modulazioni mediocri organizzato da David Tudor, usando come fonti sonore solo quei suoni che sono nell’aria al momento dello spettacolo, ristabiliti tramite comunicazione nastro, linee telefoniche, microfoni, assieme con, invece, strumenti musicali, varietà di elettrodomestici e generatori di frequenza. I problemi tecnici hanno coinvolto in ogni singolo progetto teso a ridurre l’impatto dell’idea originale, ma l’essere risolta presenta una situazione differente da quella che chiunque abbia potuto già immaginare.

Da: Lucinda Childs L’ingegnere dello spettacolo: Peter Hirsch

Il veicolo consiste nel materiale animato, inanimato supportati dall’area (in un istante) che può esistere in uno stato non-statico e può essere osservato in una dimensione aumentata quanto sono in contatto con la luce e fronte di suono fatto costantemente disponibile o a intermittenza dai segnali originali della radio durante la danza l’ecogoniometro. Il Doppler a raggi ultra sonici ed un ricevitore. I raggi mettono frequenze ad un livello che è più grande delle nostre capacità uditive. Una figura che si muove o un oggetto che passa di fronte al raggio lo interrompe e manda le frequenze indietro al ricevitore dell’ecogoniometro ad un livello determinato dalla velocità della figura o l’oggetto. Quello che sentiamo è la differenza proporzionale tra le sequenze mandate fuori e quelle che ritornano attraverso l’interruzione del raggio, e la riduzione del risultato nella frequenza del livello e quello che fa l’ecogoniometro udibile. Milddle C. (lo conosciamo come nella musica) e supposto di accadere ad approssimare tre piedi del secondo del movimento. Questa invenzione, comunque, prende movimenti di qualsiasi durata o velocità allo stesso tempo che inizia o finisce il macchinario dell’effetto terreno e creato da un frigorifero dei Motori Generali, parte in cui è creato come una piattaforma per aumentare 440 Ib di peso del frigorifero una frazione di un pollice dal terreno dell’immissione dell’aria da una aspirapolvere, facendo possibile di muovere 440 Ibs. con facilità. L’ingegnere, per Biorn istallò 2 motori di aspirapolvere su questa piattaforma , così sono veramente su un cuscino d’aria quando lo uso. Intendo utilizzare queste invenzioni in una serie di circostanze come strumenti che possono o non possono essere efficienti all’idea di completare qualsiasi cosa.. non sento che la danza dovrebbe essere limitata alla mostra di solo sforzo fisico; qualsiasi cosa che può esistere non è uno stato statico per una certa durata del tempo e interessante per me. Le mie idee generalmente derivano dalle leggi che governano i materiali stessi e io tento a permettere le qualità e l’imitazioni dei materiali di essere esposti in diverse situazioni.