Rabid-sete di sangue, Il demone sotto la pelle

Tratto da EduEDA
Jump to: navigation, search

==Titolo:== Il Corpo virale

Anno:

Luogo:

Autore:

Descrizione:

Il cinema di David Cronenberg trova nel corpo la tematica principale e ciò lo rende unico nel suo genere. Il suo è stato definito non a caso, cinema viscerale, aggettivo che illustra chiaramente come non sia tanto il corpo della arti plastiche ad essere assunto come fulcro centrale quanto quello dotato di una profondità, di un interno fatto di carne, sangue, organi e tessuti. I protagonisti delle sue pellicole sono corpi rivoltanti in entrambi i sensi del termine; disgustosi e ribelli; sospesi tra pornografia e horror, continuamente in bilico tra eros e thanatos. Ne consegue una malsana e perversa idea della sessualità. L’occhio della telecamera si insinua nelle pieghe della pelle per penetrarla e mostrarne il contenuto, altrimenti sono i corpi stessi ad offrirsi alla vista dello spettatore svelando le proprie viscere. In Scanners (Scanners, 1982) ad esempio vediamo esplodere una testa come fosse un anguria e i brandelli di essa disperdersi ovunque). Quello che conta è mostrarne l’interno ovvero l’invisibile con tutto il mistero e il disgusto che provoca, ciò diventa metafora di una ricerca profonda che invita a superare il limite della superficie. ‿Mi interessano molto i documentari sull’interno dei corpi. Mi sembra strano che quando si apre un corpo umano per la maggior parte delle persone sia ripugnante.Perché? Siete voi, sono io! Come potete trovare ripugnante il vostro stesso corpo? È ciò che voi siete! Abbiamo bisogno di una nuova estetica per l’interno dei corpi. Quando si trova bella una donna non si pensa che alla sua superficie…ma se la si rigirasse come un guanto, tutto il mondo sarebbe disgustato. E’ bizzarro. Non siamo ancora capaci di accettarci nella nostra globalità‿ 2. Nella poetica del regista canadese assume una particolare importanza anche il tema della ricerca medico-scientifica. Analogamente a performer quali Orlan, Stelarc e Marcel.Lì Antunez Roca, Cronenberg ci mostra l’impatto che le tecnologie postumane hanno sulla psiche: l’ingegneria genetica, le tecnologie riproduttive e quelle elettroniche hanno definitivamente cambiato la sensibilità umana. Come sosteneva Marshall McLuhan il medium è il messaggio 2; non è importante l’uso che si fa di un mezzo di comunicazione poiché esso modifica comunque i nostri sensi e la nostra percezione indipendentemente dalla modalità dell’utilizzo. I film di Cronenberg ci mostrano la medicina come un impianto perverso in grado di controllare il corpo e modificare i comportamenti psicosessuali degli individui. La figura del “mad doctor‿, tema della “scienza senza coscienza‿, caro al cinema fantastico, viene rivisitato e rielaborato.Si tratta dell’archetipo dello scienziato folle che vuole emulare Dio generando mostri e provocando catastrofi. In numerose opere, infatti, troviamo la figura del medico o del ricercatore che per mezzo di nuove scoperte causa gravi alterazioni e anomalie nei corpi portandoli alla ribellione. I personaggi vittime di questi esperimenti, modificano il loro comportamento sessuale perdendo ogni pudore o inibizione. In Rabid-Sete di sangue un intervento di chirurgia plastica trasforma la protagonista in una specie di vampiro dotato di un organo fallico posto sotto l’ascella che le consente di succhiare il sangue delle proprie vittime le quali diverranno a loro volta voraci predatori. Anche ne Il demone sotto la pelle accade qualcosa di analogo: in entrambe le opere siamo di fronte ad una sorta di epidemia a sfondo sessuale. I soddisfatti abitanti del lussuoso complesso residenziale Starliner Towers si sono ritirati in quest’isola felice per allontanarsi da tutti i mali della società urbana (rapine, omicidi, stupri, aggressioni). Il luogo è strutturato in maniera tale da consentire ai suoi abitanti di uscire solo per andare a lavoro, è praticamente una fortezza ma come tutti i posti troppo asettici e impeccabili produce noia, monotonia e ansietà.E’ l’occhio del cinema a mostrarci che dietro questa artificiosa perfezione si nasconde qualcosa di patologico, insano. Fin dagli inizi il cinema è per Cronenberg il linguaggio malato, virale, contagiato. Lo Starliner è costruito come una sorta di “casa corpo‿, porte e finestre appaiono come orifizi, corridoi rossi che ricordano vasi sanguigni, i sotterranei simboleggiano le viscere. Ritroviamo frequentemente questa analogia tra gli ambienti e il corpo umano; un vero e proprio atto di corporeizzazione che fa si che il cinema penetrando i luoghi diventi metafora del virus che invade e contagia. Ad interrompere la quiete degli abitanti del luogo sarà un misterioso parassita dalle vaghe sembianze falliche, che il Dottor Hobbes (chiaro riferimento al filosofo del Leviatano) impianta nel corpo di una giovane donna a scopo curativo. Il parassita si rivela anche un potente afrodisiaco che contagia tutti gli abitanti i quali si abbandonano sempre più a comportamenti sessuali sfrenati e orgiastici; esso eccita i corpi dall’interno trasformandoli in macchine desideranti, risveglia gli uomini da quello stato di sterile apatia e li spinge verso un caos creativo, una dionisiaca ricerca del piacere. La scena in cui l’infermiera Forsythe racconta il suo sogno al dottor St. Luc illustra chiaramente questo concetto : “Ho sognato di fare l’amore con un vecchio sgradevole e maleodorante, io non volevo ma lui ha cominciato a dirmi che ogni cosa è erotica, ogni cosa è sessuale e può dare piacere. Perfino la pelle di un vecchio è erotica. Perfino la morte è un atto di erotismo . Anche la parola è erotica. E anche il respiro è erotico. E anche l’esistere fisicamente è erotico. Alla fine è riuscito a convincermi e abbiamo fatto l’amore meravigliosamente.‿ Cronenberg, nella scena finale rende omaggio al film cult di Gorge Romero La notte dei morti viventi (The Night of the Living Dead, 1968) mostrando tutti i cittadini che escono contemporaneamente dall’ Arca di Noè con lo scopo di espandere il contagio così come gli zombie di George Romero invadono la città. Un’altra importante analogia è con la pellicola Gli uccelli (The Birds, 1963) di Alfred Hitchcock poiché l’invasione dei volatili può essere paragonata a quella dei parassiti dalla forma fallico escrementizia che si propagano nel complesso residenziale. La causa di questi malsani e inquietanti fenomeni può essere attribuita alle promiscuità sessuali delle due giovani interpreti. Il demone sotto la pelle introduce una nuova fobia contemporanea.; quello della società pervasa da comportamenti sessuali compulsivi. Il suo cinema rompe con la tradizione dell’ horror abitato da donne fatali, demoni, lupi mannari e vampiri per concentrarsi su tematiche medico-scientifiche da lui sviluppate con un approccio quasi documentaristico. Rabid-Sete di sangue avvalora questa tesi accentuando la componente virale della poetica di Cronenberg e conferma il suo particolare approccio al genere orrorifico depurandolo definitivamente da ogni componente gotica e folkloristica, la donna vampiro protagonista del film non è vittima di un’atavica maledizione, ma dei soprusi di una scienza che vorrebbe ricreare artificialmente l’uomo. Il suo bisogno di nutrirsi del sangue di altri esseri umani è la diretta conseguenza di un trapianto epidermico realizzato anch’esso da un folle scienziato inconsapevole del pericolo derivante da una simile alterazione della natura. Dopo l'operazione infatti , la protagonista Rose sviluppa sotto un’ascella un pungiglione, che non a caso ha come il parassita de Il demone sotto la pelle una inconfondibile forma fallica in grado di penetrare l’altrui carne. "Mordendo‿ le vittime, le contagia con la sua stessa insaziabile sete di sangue. Il vampirismo non è più prodotto interno all’ambiente mitico-religioso, ma derivato dalla cultura scientifica, creata dai perversi meccanismi della società. Il mito di Dracula viene rivisitato, il vampirismo questa volta è al femminile e l’amore, il godimento fisico sono banditi, manca totalmente l’aspetto del sex-appeal; l’unico contatto fisico che si stabilisce tra i personaggi è solamente finalizzato alla sopravvivenza. Succhiare il sangue è obbedire alle regole di una società spietata che ha profanato le sacre leggi della natura. Se il grande protagonista di tutte le opere di Cronenberg è il corpo (naturale, artificiale o mutato) Rabid-Sete di sangue pone l’accento proprio sulla sua incapacità di godere all’interno della società contemporanea, sulla ricerca del piacere senza meta, sull’ incapacità di appagare gli istinti umani all’interno dell’ ambito naturale. È la carne l’elemento da cui scaturisce il dramma, nella sua unione con la macchina, con la tecnologia. Ma il destino della carne è atroce: essa viene analizzata, asportata, sterilizzata, traforata anche visivamente quando viene trapanato il fianco di un uomo che si trova all’interno di un’automobile. La carne si ferisce così insieme alla macchina; le due cose ora sono fuse in un unico essere. Le ultime inquadrature ci dicono cosa sarà del corpo umano e della sua ricerca assidua del piacere: esso verrà deposto in un camion di rifiuti, diverrà scarto (inserito forse in un meccanismo di riciclaggio?), materia ingombrante di cui ci si dovrà sbarazzare. A conferma diciò, nel film tutti coloro che ricercano il piacere carnale patiscono, impazziscono o vengono uccisi. Anche Hart, all’inizio della vicenda, a causa del profondo desiderio che nutre per Rose, verrà punito con il ferimento nell’incidente in moto. L’anomalia fisica rende la donna una sorta di ermafrodita; il piccolo fallo che Rose sviluppa sotto il braccio fuoriesce da una fessura nella carne che rappresenta una seconda vagina; siamo in presenza di un organo sessuale dislocato, malposto, che rende impossibile il godimento. Questa singolare tematica pochi anni prima aveva già fatto scalpore nel film porno Gola Profonda (Deep Throa,t 1972) di Gerard Damiano. Cronenberg non a caso sceglie per Rabid-Sete di sangue una pornostar come protagonista: la canadese Marilyn Chambers. Dal punto di vista stilistico, Rabid-Sete di sangue si allontana dall’horror tradizionale per tendere verso il melodramma, riduce al minimo l’esibizione di effetti speciali sanguinolenti e scene efferate per lasciare spazio alle emozioni, ai dolori e alle passioni che si “materializzano‿ rendendosi visibili grazie alla fisicità dei protagonisti. Nel film è possibile ritrovare inoltre le caratteristiche psicologiche ed emotive dei personaggi del melodramma. Nella parte conclusiva infatti la malattia e l’impossibilità dell’amore rendono straziati e disperati il volto e il corpo della Chambers.Il dolore, la sofferenza, l’amore negato vengono a galla impadronendosi del corpo, facendolo piegare, vomitare, rantolare a terra o sul letto. Perfettamente in sintonia con il genere melodrammatico è anche il finale dove la protagonista si sacrifica ponendo fine alla propria vita. Rose è una vittima inconsapevole, non è in grado di comprendere i motivi per i quali il fidanzato Hart non può più amarla, e decide di compiere il gesto estremo del suicidio piuttosto che assistere all’ultimo impedimento affettivo. Più volte ritorna il tema caro al melò della separazione degli amanti e dell’impossibilità del ricongiungimento. Un rapporto di stretta analogia lega in modo indissolubile Il demone sotto la pelle e Rabid-sete di sangue: essi hanno la stessa struttura narrativa oltre alle tematiche comuni.

-1. D. Cronenberg, Cahiers du cinéma, n. 391

-2. M. McLuhan, Gli strumenti del comunicare, Mondadori, Milano 1990

Bibliografia

-M. Canosa (a cura di), La bellezza interiore. Il Cinema di David Cronenberg, Le Mani, Genova, 1995

-G. Canova, David Croneneberg, Il Castoro, Milano, 2000

-J. Costello, Tutti i film di David Cronemberg, Lindau, Torino, 2001

-S. Grunberg, David Cronenberg, Shake, Milano, 1992

-M. Pecchioli, Effetto Cronenberg, Pendragon, Bologna, 1994