Rave: differenze tra le versioni

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'''Genere o movimento artistico''': RAVE
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==Genere o movimento artistico:==
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RAVE
  
'''Personaggi o Gruppi''': ravers
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==Personaggi o Gruppi:==
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'''Luogo''': A differenza degli anni '60, quando questi "happening" venivano ampiamente pubblicizzati, il rave oggigiorno, per evitare problemi con la polizia, viene tenuto relativamente segreto
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A differenza degli anni '60, quando questi "happening" venivano ampiamente pubblicizzati, il rave oggigiorno, per evitare problemi con la polizia, viene tenuto relativamente segreto
  
'''Storia''': Il "rave" e' una festa che si tiene in un magazzino abbandonato, sulla spiaggia, in un parco,insomma dove si può si fà, e dura tutta la notte.   
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==Descrizione:==
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Il "rave" e' una festa che si tiene in un magazzino abbandonato, sulla spiaggia, in un parco,insomma dove si può si fà, e dura tutta la notte.   
  
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==Storia:==
 
Possiamo sostenere che la nascita del fenomeno dei Rave party, o se non altro della sua matrice più profonda, si può far risalire agli anni settanta, quando, dal raduno di Woodstock in poi, lo spirito del festival, dell'aggregazione di migliaia di ragazzi di differenti nazionalità, età e classe sociale, del ritrovo collettivo teso alla condivisione di musica e danza, è entrato a far parte della vita di alcune fasce della società. Quel tipo di evento si definì rave solo in seguito, quando il fenomeno si era ormai diffuso in tutto il Mondo. La realtà rave esplode infatti in Inghilterra attorno agli anni ottanta, quando un po' in tutta Europa si stanno formando controculture tese a denunciare problemi politici, difficoltà economiche, disagi sociali.
 
Possiamo sostenere che la nascita del fenomeno dei Rave party, o se non altro della sua matrice più profonda, si può far risalire agli anni settanta, quando, dal raduno di Woodstock in poi, lo spirito del festival, dell'aggregazione di migliaia di ragazzi di differenti nazionalità, età e classe sociale, del ritrovo collettivo teso alla condivisione di musica e danza, è entrato a far parte della vita di alcune fasce della società. Quel tipo di evento si definì rave solo in seguito, quando il fenomeno si era ormai diffuso in tutto il Mondo. La realtà rave esplode infatti in Inghilterra attorno agli anni ottanta, quando un po' in tutta Europa si stanno formando controculture tese a denunciare problemi politici, difficoltà economiche, disagi sociali.
  
 
Nei giorni precedenti al rave viene fatto circolare un numero di telefono, su Internet o per via orale, e il giorno del rave a quel numero di telefono risponde una segreteria telefonica che fornisce l'indirizzo presso il quale un ragazzo consegna le istruzioni per recarsi al luogo preposto.  
 
Nei giorni precedenti al rave viene fatto circolare un numero di telefono, su Internet o per via orale, e il giorno del rave a quel numero di telefono risponde una segreteria telefonica che fornisce l'indirizzo presso il quale un ragazzo consegna le istruzioni per recarsi al luogo preposto.  
 
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Normalmente a un rave si alternano diversi "dj", da mezzanotte fino all'alba e anche oltre. Sono loro gli eroi dei ragazzi che frequentano i rave. All'interno del locale viene quasi sempre riservata una stanza per il relax, una stanza nella quale viene diffusa musica elettronica lenta per chi si vuole riposare rispetto alla "techno" martellante della sala principale.  
Normalmente a un rave si alternano diversi "dj", da mezzanotte fino all'alba e anche oltre. Sono loro gli eroi dei ragazzi che frequentano i rave.  
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All'interno del locale viene quasi sempre riservata una stanza per il relax, una stanza nella quale viene diffusa musica elettronica lenta per chi si vuole riposare rispetto alla "techno" martellante della sala principale.  
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Il rave, nella sua forma classica, ebbe origine a Chicago nel 1981 sotto forma di maratone musicali in cui un "dee jay" intratteneva i ragazzi del quartiere per una notte intera. Come nel caso della disco, il fenomeno si diffuse notevolmente nei club degli omosessuali (come il "Paradise Garage" di New York e il "Waterhouse" di Chicago), ma subito conquisto' anche il pubblico dei giovani bianchi, che vi vide un'alternativa all'imborghesimento della civilta' disco. Ci furono raduni in giro per l'Europa (famoso il "Love Parade" dell'Agosto 1992 a Berlino) e riapprodo' negli USA attraverso il sottobosco di club di San Francisco.
 
Il rave, nella sua forma classica, ebbe origine a Chicago nel 1981 sotto forma di maratone musicali in cui un "dee jay" intratteneva i ragazzi del quartiere per una notte intera. Come nel caso della disco, il fenomeno si diffuse notevolmente nei club degli omosessuali (come il "Paradise Garage" di New York e il "Waterhouse" di Chicago), ma subito conquisto' anche il pubblico dei giovani bianchi, che vi vide un'alternativa all'imborghesimento della civilta' disco. Ci furono raduni in giro per l'Europa (famoso il "Love Parade" dell'Agosto 1992 a Berlino) e riapprodo' negli USA attraverso il sottobosco di club di San Francisco.
  
'''Cultura''': La cultura di massa subito sfruttò il fenomeno per guadagnarci ed ecco che comparvero negozi che vendevano abiti fortemente colorati con colori vivaci come quelli dei ravers e le discoteche iniziarono a proporre serate all night rave�?.  
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==Cultura:==
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La cultura di massa subito sfruttò il fenomeno per guadagnarci ed ecco che comparvero negozi che vendevano abiti fortemente colorati con colori vivaci come quelli dei ravers e le discoteche iniziarono a proporre serate "all night rave".  
  
 
Rave è il segno di una cultura urbana, che nasce e vive nella metropoli, che in essa si perde e si ritrova, costruendo insoliti parametri di scambio col territorio; si mescolano categorie di vita, valori simbolici, si leggono percorsi, mutamenti. Il rave descrive un'area sociale, implica in sé il sentimento di nomadismo, di pellegrinaggio creativo, ma anche il senso di spaesamento, di smarrimento nella rete. Rievoca radici tribali che interpreta in chiave Hi-tech.
 
Rave è il segno di una cultura urbana, che nasce e vive nella metropoli, che in essa si perde e si ritrova, costruendo insoliti parametri di scambio col territorio; si mescolano categorie di vita, valori simbolici, si leggono percorsi, mutamenti. Il rave descrive un'area sociale, implica in sé il sentimento di nomadismo, di pellegrinaggio creativo, ma anche il senso di spaesamento, di smarrimento nella rete. Rievoca radici tribali che interpreta in chiave Hi-tech.
 
 
I ravers abitano e viaggiano in città lontane dall'ordine medioevale, città che oggi si sfaldano in metropoli, città rete dalle infiniti ed indefinibili polivalenze di connessioni, città odissea che si tuffano nel ventunesimo secolo frammenta, incapaci di comprendere i propri spazi.
 
I ravers abitano e viaggiano in città lontane dall'ordine medioevale, città che oggi si sfaldano in metropoli, città rete dalle infiniti ed indefinibili polivalenze di connessioni, città odissea che si tuffano nel ventunesimo secolo frammenta, incapaci di comprendere i propri spazi.
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Torna in voga il vecchio LSD e compare l' "ecstasy" (o MDMA, inventato in Germania all'inizio del secolo per sopprimere l'appetito e riscoperto come stimolante soltanto negli anni '70). La droga esprime ancora meglio la volontà dei ravers di estraniarsi momentaneamente dalla società.
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Le nuove comunità techno riabbracciano vincoli e sedimenti antichi per rinascere dopo la disgregazione degli schemi unicentralisti. Si evolvono nella contemporaneità danzando con essa.Il rave diventa un rituale per giovani urbani alienati, il rave esprime il bisogno di violare regole, di rompere con il conformismo, di uscire dalla legalita', per non chiedere a nessuno il permesso di divertirsi.
  
Torna in voga il vecchio LSD e compare l' "ecstasy" (o MDMA, inventato in Germania all'inizio del secolo per sopprimere l'appetito e riscoperto come stimolante soltanto negli anni '70).  
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In Italia la schena rave si sviluppa al contrario e molti passaggi sono reinterpretati con ritardo: l'ondata del techno party esplode nel 1990 come prolungamento ed espansione dei locali più di avanguardia; solo più tardi le feste autogestite assumono nuovi valori per il loro essere rito neo-primitivo, frantumano la rigida relazione mappa/territorio insediandosi negli spazi. Nasce così la scena illegale. I Sound Sistem non sono organizzazioni formali, bensì libere affiliazioni di persone, mentre i party che mettono assieme sono altamente organizzati.
La droga esprime ancora meglio la volontà dei ravers di estraniarsi momentaneamente dalla società.
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I ravers vengono a conoscenza di un numero di telefono, alcuni giorni prima dell'evento, mediante flyers (volantini), passaparola o radio pirata. Alcune ore prima dell'inizio della festa il numero di telefono fornisce l'indirizzo di meeting point. Solo in seguito, al momento del ritrovo, viene diffusa l'esatta indicazione del posto, dove gli impianti audio sono pronti, le luci sono montate e i sound sistem sono pronti a suonare facendo tremare le vecchie lamiere ed i muri di cemento per tutta la notte. Così prima che la polizia riesca a scoprire con precisione ciò che accade, sul luogo ci sono cosi tante persone che le forze dell'ordine non possono più intervenire: il rito è cominciato.
  
Le nuove comunità techno riabbracciano vincoli e sedimenti antichi per rinascere dopo la disgregazione degli schemi unicentralisti. Si evolvono nella contemporaneità danzando con essa.
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==Poetica:==
 
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A differenza di una normale festa il rave non e' pensato per bere alcool, drogarsi e incontrare gente, ma per ballare fino allo sfinimento. E' innanzitutto un rituale di una comunita' che si auto-emargina rispetto alle "disco" essendo piu' umile e familiare, in quanto si tiene in locali improvvisati ed e' organizzato a livello amatoriale.
Il rave diventa un rituale per giovani urbani alienati, il rave esprime il bisogno di violare regole, di rompere con il conformismo, di uscire dalla legalita', per non chiedere a nessuno il permesso di divertirsi.
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In Italia la schena rave si sviluppa al contrario e molti passaggi sono reinterpretati con ritardo: l'ondata del techno party esplode nel 1990 come prolungamento ed espansione dei locali più di avanguardia; solo più tardi le feste autogestite assumono nuovi valori per il loro essere rito neo-primitivo, frantumano la rigida relazione mappa/territorio insediandosi negli spazi.
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Nasce così la scena illegale. I Sound Sistem non sono organizzazioni formali, bensì libere affiliazioni di persone, mentre i party che mettono assieme sono altamente organizzati.
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I ravers vengono a conoscenza di un numero di telefono, alcuni giorni prima dell'evento, mediante flyers (volantini), passaparola o radio pirata. Alcune ore prima dell'inizio della festa il numero di telefono fornisce l'indirizzo di meeting point.
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Solo in seguito, al momento del ritrovo, viene diffusa l'esatta indicazione del posto, dove gli impianti audio sono pronti, le luci sono montate e i sound sistem sono pronti a suonare facendo tremare le vecchie lamiere ed i muri di cemento per tutta la notte. Così prima che la polizia riesca a scoprire con precisione ciò che accade, sul luogo ci sono cosi tante persone che le forze dell'ordine non possono più intervenire: il rito è cominciato.
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'''Poetica''': A differenza di una normale festa il rave non e' pensato per bere alcool, drogarsi e incontrare gente, ma per ballare fino allo sfinimento. E' innanzitutto un rituale di una comunita' che si auto-emargina rispetto alle "disco" essendo piu' umile e familiare, in quanto si tiene in locali improvvisati ed e' organizzato a livello amatoriale.
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'''Rave e territorio''': Per molti aspetti già trattati il rave può' essere inteso come un fenomeno ben determinato sia cronologicamente, che territorialmente: è infatti tipico della contemporaneità e nasce da dinamiche legate alla vita cittadina.  
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==Rave e territorio:==
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Per molti aspetti già trattati il rave può' essere inteso come un fenomeno ben determinato sia cronologicamente, che territorialmente: è infatti tipico della contemporaneità e nasce da dinamiche legate alla vita cittadina.
 
I ravers costituiscono nuove comunità, che crescono allattate dal nichilismo novecentesco, sono consapevoli della disgregazione semantica del territorio, che acquista stratificazioni sempre maggiori, tanto più se si parla di metropoli, così densa di forme e costrutti di artificialità mass-mediatica, cosi soggetti alla smaterializzazione di categorie definite. I techno-rangers, abitano il limbo metropolitano dell'alienazione dai luoghi, dalle radici, per cui progettano nuovi significati, a cui attribuiscono temporaneamente nuovi valori simbolici.
 
I ravers costituiscono nuove comunità, che crescono allattate dal nichilismo novecentesco, sono consapevoli della disgregazione semantica del territorio, che acquista stratificazioni sempre maggiori, tanto più se si parla di metropoli, così densa di forme e costrutti di artificialità mass-mediatica, cosi soggetti alla smaterializzazione di categorie definite. I techno-rangers, abitano il limbo metropolitano dell'alienazione dai luoghi, dalle radici, per cui progettano nuovi significati, a cui attribuiscono temporaneamente nuovi valori simbolici.
  
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Il pellegrinaggio eredita il valore di trasformazione delle individualità che il viaggio attiva, cancellando i vincoli con i luoghi e le loro istituzioni: viaggiare è mutare la consapevolezza nel vivere il territorio, ed il viaggio puo' essere sia fisico che mentale, stimolato da riti tribali e primitivi fondati su danza e droga.
 
Il pellegrinaggio eredita il valore di trasformazione delle individualità che il viaggio attiva, cancellando i vincoli con i luoghi e le loro istituzioni: viaggiare è mutare la consapevolezza nel vivere il territorio, ed il viaggio puo' essere sia fisico che mentale, stimolato da riti tribali e primitivi fondati su danza e droga.
  
'''Aspetti sociali ed antropologici''':Cultura rave equivale a controcultura? Forse nei suoi primi anni di vita. Il passaggio dal moderno al post-moderno, la caduta di tutti gli ideali che la tecnologia aveva promesso agli uomini, è stato decisivo per la formazione di una neo-tribalizzazione giovanile. Le grandi speranze politico-sociali fungevano da collante per la generazioni hippy; ora, l’unico modo per riottenere un supporto ideologico è cercarlo altrove, magari nella riscoperta di un mondo diverso da quello che ci circonda. Questo si esplicita in maniera evidente nei codici estetici delle tecno-etnie della musica rave.
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==Aspetti sociali ed antropologici:==
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Cultura rave equivale a controcultura? Forse nei suoi primi anni di vita. Il passaggio dal moderno al post-moderno, la caduta di tutti gli ideali che la tecnologia aveva promesso agli uomini, è stato decisivo per la formazione di una neo-tribalizzazione giovanile. Le grandi speranze politico-sociali fungevano da collante per la generazioni hippy; ora, l’unico modo per riottenere un supporto ideologico è cercarlo altrove, magari nella riscoperta di un mondo diverso da quello che ci circonda. Questo si esplicita in maniera evidente nei codici estetici delle tecno-etnie della musica rave.
  
 
I precursori di questo movimento rappresentavano l’avanguardia di questo scisma generazionale, ma come ci suggerisce Simmel, la moda è un insieme normativo di tipo comportamentale che si distingue sempre per classi: quella più bassa rincorre le procedure ed i codici di quella più alta, fin quando non l’avrà raggiunta.
 
I precursori di questo movimento rappresentavano l’avanguardia di questo scisma generazionale, ma come ci suggerisce Simmel, la moda è un insieme normativo di tipo comportamentale che si distingue sempre per classi: quella più bassa rincorre le procedure ed i codici di quella più alta, fin quando non l’avrà raggiunta.
 
 
Il raver, un personaggio reduce di una guerra atomica in un apocalittico villaggio globale, è diventato una figura di pubblico dominio e le assetate, nuove generazioni assorbono i lineamenti di una cultura tanto affascinante quanto difficile da cogliere in pieno.
 
Il raver, un personaggio reduce di una guerra atomica in un apocalittico villaggio globale, è diventato una figura di pubblico dominio e le assetate, nuove generazioni assorbono i lineamenti di una cultura tanto affascinante quanto difficile da cogliere in pieno.
  
I richiami delle modifiche corporali etniche affiancate a indumenti e monili di materiale tecnologico sono un inno alla distruzione della radici che intrappolano e ghettizzano: una visione glocale innerva il corpo-raver e lo rende altro rispetto alle rigide categorizzazioni. Tutto ciò, ovviamente, non è contemplato da chi si limita a estrapolare tratti puramente estetici per soddisfare il duplice bisogno di diversità ed omogeneità-. Nella società moderna (e post) l’individuo cerca di distinguersi il più possibile dagli altri ma non in maniera veramente incisiva; la moda cavalca queste istanze e sfrutta attente ricerche per elaborale i codici delle culture urbane e sfornare oggetti che non soddisfano l’individuo in quanto merce, ma lo soddisfano in quanto simbolo d’appartenenza ad un gruppo, ad una “tribe�?.
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I richiami delle modifiche corporali etniche affiancate a indumenti e monili di materiale tecnologico sono un inno alla distruzione della radici che intrappolano e ghettizzano: una visione glocale innerva il corpo-raver e lo rende altro rispetto alle rigide categorizzazioni. Tutto ciò, ovviamente, non è contemplato da chi si limita a estrapolare tratti puramente estetici per soddisfare il duplice bisogno di diversità ed omogeneità-. Nella società moderna (e post) l’individuo cerca di distinguersi il più possibile dagli altri ma non in maniera veramente incisiva; la moda cavalca queste istanze e sfrutta attente ricerche per elaborale i codici delle culture urbane e sfornare oggetti che non soddisfano l’individuo in quanto merce, ma lo soddisfano in quanto simbolo d’appartenenza ad un gruppo, ad una "tribe".
  
 
Tutto ciò rappresenta una mercificazione di istanze che sfiora l’inverosimile, ma non dobbiamo tralasciare l’aspetto più importante che il vero raver non dimentica mai: la coscienza del proprio essere.
 
Tutto ciò rappresenta una mercificazione di istanze che sfiora l’inverosimile, ma non dobbiamo tralasciare l’aspetto più importante che il vero raver non dimentica mai: la coscienza del proprio essere.
  
'''Opere''': Love Parade" dell'Agosto 1992 a Berlino
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==Opere:==
 
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* Love Parade, Agosto 1992, Berlino
'''Correlazioni''':………………
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'''Bibliografia''': ……………..
 
  
'''Webliografia''': http://www.decoder.it/archivio/cybcult/psich/rave.htm
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==Webliografia:==
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* [http://www.decoder.it/archivio/cybcult/psich/rave.htm decoder]
  
http://www.radiokcentrale.it/kontainer_parade.htm
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* [http://www.radiokcentrale.it/kontainer_parade.htm radiokcentrale]
  
http://www.girodivite.it/article.php3?id_article=1185
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* [http://www.girodivite.it/article.php3?id_article=1185 girodivite]
  
http://www.soundry.com/dance-rave-history.htm
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* [http://www.soundry.com/dance-rave-history.htm soundry]
  
http://www.altremappe.org/ConflittiRoma/Metroprave.htm
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* [http://www.altremappe.org/ConflittiRoma/Metroprave.htm altremappe]
  
http://www.drumnbass.it/drumnbass/readings_history.htm
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* [http://www.drumnbass.it/drumnbass/readings_history.htm drumnbass]
  
 
[[categoria:Genere]]
 
[[categoria:Genere]]

Versione attuale delle 11:57, 8 Dic 2009

Genere o movimento artistico:

RAVE

Personaggi o Gruppi:

ravers

Luogo:

A differenza degli anni '60, quando questi "happening" venivano ampiamente pubblicizzati, il rave oggigiorno, per evitare problemi con la polizia, viene tenuto relativamente segreto

Descrizione:

Il "rave" e' una festa che si tiene in un magazzino abbandonato, sulla spiaggia, in un parco,insomma dove si può si fà, e dura tutta la notte.

Storia:

Possiamo sostenere che la nascita del fenomeno dei Rave party, o se non altro della sua matrice più profonda, si può far risalire agli anni settanta, quando, dal raduno di Woodstock in poi, lo spirito del festival, dell'aggregazione di migliaia di ragazzi di differenti nazionalità, età e classe sociale, del ritrovo collettivo teso alla condivisione di musica e danza, è entrato a far parte della vita di alcune fasce della società. Quel tipo di evento si definì rave solo in seguito, quando il fenomeno si era ormai diffuso in tutto il Mondo. La realtà rave esplode infatti in Inghilterra attorno agli anni ottanta, quando un po' in tutta Europa si stanno formando controculture tese a denunciare problemi politici, difficoltà economiche, disagi sociali.

Nei giorni precedenti al rave viene fatto circolare un numero di telefono, su Internet o per via orale, e il giorno del rave a quel numero di telefono risponde una segreteria telefonica che fornisce l'indirizzo presso il quale un ragazzo consegna le istruzioni per recarsi al luogo preposto. Normalmente a un rave si alternano diversi "dj", da mezzanotte fino all'alba e anche oltre. Sono loro gli eroi dei ragazzi che frequentano i rave. All'interno del locale viene quasi sempre riservata una stanza per il relax, una stanza nella quale viene diffusa musica elettronica lenta per chi si vuole riposare rispetto alla "techno" martellante della sala principale.

Il rave, nella sua forma classica, ebbe origine a Chicago nel 1981 sotto forma di maratone musicali in cui un "dee jay" intratteneva i ragazzi del quartiere per una notte intera. Come nel caso della disco, il fenomeno si diffuse notevolmente nei club degli omosessuali (come il "Paradise Garage" di New York e il "Waterhouse" di Chicago), ma subito conquisto' anche il pubblico dei giovani bianchi, che vi vide un'alternativa all'imborghesimento della civilta' disco. Ci furono raduni in giro per l'Europa (famoso il "Love Parade" dell'Agosto 1992 a Berlino) e riapprodo' negli USA attraverso il sottobosco di club di San Francisco.

Cultura:

La cultura di massa subito sfruttò il fenomeno per guadagnarci ed ecco che comparvero negozi che vendevano abiti fortemente colorati con colori vivaci come quelli dei ravers e le discoteche iniziarono a proporre serate "all night rave".

Rave è il segno di una cultura urbana, che nasce e vive nella metropoli, che in essa si perde e si ritrova, costruendo insoliti parametri di scambio col territorio; si mescolano categorie di vita, valori simbolici, si leggono percorsi, mutamenti. Il rave descrive un'area sociale, implica in sé il sentimento di nomadismo, di pellegrinaggio creativo, ma anche il senso di spaesamento, di smarrimento nella rete. Rievoca radici tribali che interpreta in chiave Hi-tech. I ravers abitano e viaggiano in città lontane dall'ordine medioevale, città che oggi si sfaldano in metropoli, città rete dalle infiniti ed indefinibili polivalenze di connessioni, città odissea che si tuffano nel ventunesimo secolo frammenta, incapaci di comprendere i propri spazi. Torna in voga il vecchio LSD e compare l' "ecstasy" (o MDMA, inventato in Germania all'inizio del secolo per sopprimere l'appetito e riscoperto come stimolante soltanto negli anni '70). La droga esprime ancora meglio la volontà dei ravers di estraniarsi momentaneamente dalla società. Le nuove comunità techno riabbracciano vincoli e sedimenti antichi per rinascere dopo la disgregazione degli schemi unicentralisti. Si evolvono nella contemporaneità danzando con essa.Il rave diventa un rituale per giovani urbani alienati, il rave esprime il bisogno di violare regole, di rompere con il conformismo, di uscire dalla legalita', per non chiedere a nessuno il permesso di divertirsi.

In Italia la schena rave si sviluppa al contrario e molti passaggi sono reinterpretati con ritardo: l'ondata del techno party esplode nel 1990 come prolungamento ed espansione dei locali più di avanguardia; solo più tardi le feste autogestite assumono nuovi valori per il loro essere rito neo-primitivo, frantumano la rigida relazione mappa/territorio insediandosi negli spazi. Nasce così la scena illegale. I Sound Sistem non sono organizzazioni formali, bensì libere affiliazioni di persone, mentre i party che mettono assieme sono altamente organizzati. I ravers vengono a conoscenza di un numero di telefono, alcuni giorni prima dell'evento, mediante flyers (volantini), passaparola o radio pirata. Alcune ore prima dell'inizio della festa il numero di telefono fornisce l'indirizzo di meeting point. Solo in seguito, al momento del ritrovo, viene diffusa l'esatta indicazione del posto, dove gli impianti audio sono pronti, le luci sono montate e i sound sistem sono pronti a suonare facendo tremare le vecchie lamiere ed i muri di cemento per tutta la notte. Così prima che la polizia riesca a scoprire con precisione ciò che accade, sul luogo ci sono cosi tante persone che le forze dell'ordine non possono più intervenire: il rito è cominciato.

Poetica:

A differenza di una normale festa il rave non e' pensato per bere alcool, drogarsi e incontrare gente, ma per ballare fino allo sfinimento. E' innanzitutto un rituale di una comunita' che si auto-emargina rispetto alle "disco" essendo piu' umile e familiare, in quanto si tiene in locali improvvisati ed e' organizzato a livello amatoriale.

Rave e territorio:

Per molti aspetti già trattati il rave può' essere inteso come un fenomeno ben determinato sia cronologicamente, che territorialmente: è infatti tipico della contemporaneità e nasce da dinamiche legate alla vita cittadina. I ravers costituiscono nuove comunità, che crescono allattate dal nichilismo novecentesco, sono consapevoli della disgregazione semantica del territorio, che acquista stratificazioni sempre maggiori, tanto più se si parla di metropoli, così densa di forme e costrutti di artificialità mass-mediatica, cosi soggetti alla smaterializzazione di categorie definite. I techno-rangers, abitano il limbo metropolitano dell'alienazione dai luoghi, dalle radici, per cui progettano nuovi significati, a cui attribuiscono temporaneamente nuovi valori simbolici.

La città perde oggi la configurazione di punti di riferimento, parametro di orientamento, nucleo chiuso in cui tutto si ordina, per diventare uno dei tanti nodi comunicazionali della rete globale. Laddove il degrado e l'abbandono metropolitani dimenticano i loro punti sospesi, i loro angoli bui di non connessione, di non utilizzo, di non produzione, proprio in quei meandri del futuro che diventa presente, in quegli interluoghi urbani, nelle zone interstiziali non investite dall'iper-attività e dalla frenesia delle nuove società, lì la comunità underground dei ravers pianta le sue mobili radici, ripensa velocemente e momentaneamente la polis e la sua periferia, in un'esplosione di creatività e rimbombo di casse.

Le fabbriche abbandonate, da contesti di alienazione, scambio di denaro e di lavoro, diventano cuori pensanti, cervelli pensanti. I codici dell'architettura cambiano, le barriere di divisione dei ruoli impostate dalla città cambiano: la metropoli viene trasformata dai ravers, che ne cambiano strutture ed equilibri, alterandone gli spazi per costruire ambienti indipendenti, in opposizione alle costrizioni e alle forme precostituite della massificazione, tipiche dell'era della globalizzazione, ovvero del tessuto in cui la popolazione techno si muove.

I ravers non si riconoscono nelle proprie città, si sentono realtà marginali non amalgamabili al ritmo di queste. Ciò che è in discussione è il concetto di territorialità, intendendo con esso il rapportarsi dell'uomo sociale agli spazi che occupa. Concetto che nella cultura techno perde delimitazioni, certezze, confini, restando concetto nobile, che si struttura autonomamente ed imprevedibilmente. Vengono progettati nuovi significati per i luoghi: vagoni di treni bloccati e fatiscenti diventano anomali salotti per incontrarsi, capannoni, fabbriche in disuso si trasformano in dance hall in cui individualità, appartenenza e radici si fondono in un brulicare di vita. In quest'ottica si riscoprono anche gli epici simboli del viaggio, del nomadismo come volontà di estensione spazio-temporale d'identità.

Si vuole reinstaurare la tradizione vitale dell'essere nomade. "Siamo come profughi in cerca di un rifugio. E così che mi considero, come un profugo", afferma Floyd, raver e traveller dal '91. Il pellegrinaggio eredita il valore di trasformazione delle individualità che il viaggio attiva, cancellando i vincoli con i luoghi e le loro istituzioni: viaggiare è mutare la consapevolezza nel vivere il territorio, ed il viaggio puo' essere sia fisico che mentale, stimolato da riti tribali e primitivi fondati su danza e droga.

Aspetti sociali ed antropologici:

Cultura rave equivale a controcultura? Forse nei suoi primi anni di vita. Il passaggio dal moderno al post-moderno, la caduta di tutti gli ideali che la tecnologia aveva promesso agli uomini, è stato decisivo per la formazione di una neo-tribalizzazione giovanile. Le grandi speranze politico-sociali fungevano da collante per la generazioni hippy; ora, l’unico modo per riottenere un supporto ideologico è cercarlo altrove, magari nella riscoperta di un mondo diverso da quello che ci circonda. Questo si esplicita in maniera evidente nei codici estetici delle tecno-etnie della musica rave.

I precursori di questo movimento rappresentavano l’avanguardia di questo scisma generazionale, ma come ci suggerisce Simmel, la moda è un insieme normativo di tipo comportamentale che si distingue sempre per classi: quella più bassa rincorre le procedure ed i codici di quella più alta, fin quando non l’avrà raggiunta. Il raver, un personaggio reduce di una guerra atomica in un apocalittico villaggio globale, è diventato una figura di pubblico dominio e le assetate, nuove generazioni assorbono i lineamenti di una cultura tanto affascinante quanto difficile da cogliere in pieno.

I richiami delle modifiche corporali etniche affiancate a indumenti e monili di materiale tecnologico sono un inno alla distruzione della radici che intrappolano e ghettizzano: una visione glocale innerva il corpo-raver e lo rende altro rispetto alle rigide categorizzazioni. Tutto ciò, ovviamente, non è contemplato da chi si limita a estrapolare tratti puramente estetici per soddisfare il duplice bisogno di diversità ed omogeneità-. Nella società moderna (e post) l’individuo cerca di distinguersi il più possibile dagli altri ma non in maniera veramente incisiva; la moda cavalca queste istanze e sfrutta attente ricerche per elaborale i codici delle culture urbane e sfornare oggetti che non soddisfano l’individuo in quanto merce, ma lo soddisfano in quanto simbolo d’appartenenza ad un gruppo, ad una "tribe".

Tutto ciò rappresenta una mercificazione di istanze che sfiora l’inverosimile, ma non dobbiamo tralasciare l’aspetto più importante che il vero raver non dimentica mai: la coscienza del proprio essere.

Opere:

  • Love Parade, Agosto 1992, Berlino


Webliografia: