Roma citta' aperta

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Titolo

Roma città aperta

Anno

1945 d.C.

Luogo

Roma

Autore

Rossellini Roberto

Descrizione

E' il primo episodio di una trilogia neorealista di Rossellini. E non solo è universalmente riconosciuto come un capolavoro, ma è anche il simbolo della corrente cinematografica del neorealismo. Ispirato alla vicenda vera di don Morosini, il prete torturato ed ucciso dai nazisti, perchè collaborava con la Resistenza, porta sullo schermo un intreccio di storie nella Roma degli anni 1943 e 1944. Presentato senza la minima anticipazione pubblicitaria, raccolse un uragano di applausi, all'inizio sopratutto all'estero. Nell'opera palpitano le ansie, la solidarietà, l'eroismo, la trepidazione, l'attesa di quelle interminabili ore in cui Roma, dichiarata città aperta, è comunque sotto alla violenza nazista. Il film è anche il segnale di una cinematografia che cambia e si risolleva, di una nuova stagione che si apre. Tecnicamente, il film porta ancora il peso di un precedente costume: opera di passaggio, il suo stile, pur intuendo l'esigenza di alcune precise rinunce, porta ancora, qua e là, fra gli usuali canoni narrativi e non arriva a sciogliersi interamente da quelle preoccupazioni formali imperanti nel cinema italiano di qualche anno prima; Dove, però, il vigore della narrazione riesce a liberarsi dai vecchi schemi, il film svela un clima drammatico di comprensione immediata e non costruita. Il film è l’emblema di questa nuova epoca, caratterizzata dalla volontà di rinascita del cinema italiano: realizzato con mezzi di fortuna, prende spunto da fatti di cronaca relativi al tragico periodo in cui, caduto il fascismo, Roma era in attesa dell’arrivo delle truppe americane e fu teatro di scontro tra le forze della resistenza e la rabbiosa determinazione dell’esercito tedesco. Il film presenta ancora aspetti tradizionali: interpretato da attori di grande esperienza e popolarità come Anna Magnani ed Aldo Fabrizi, fa ricorso a metodi di enfatizzazione drammatica; ciò nonostante costituisce un preciso segnale circa la direzione in cui si muoverà il nuovo cinema: trarre ispirazione dalla realtà quotidiana, dare la priorità assoluta alla cronaca ed alla forza delle reazioni morali di fronte alla disumanità di una tragedia che non ha risparmiato nessuno.