Rossi Elena Giulia

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Rossi Elena Giulia

Lavora e vive a Roma dove da tempo collabora con molti musei d'arte.

Biografia

Rossi Elena Giulia nasce a Roma nel 1971. Nel 1999 consegue la laurea presso "l'Università di Roma la Sapienza" con una specializzazione in storia dell'arte contemporanea. Nel 2002 si laurea presso la scuola di "Art Institute di Chicago" con un master in arts administration. Ha collaborato con il "PS1 Cntemporany Art Center", New York (estate 2001), e al "The Renaissance Society at The University of Chicago" (primavera 2002). Nel 2005 è stata redattrice di Eduardo Kac, Move 36 (Editions Filigranes, Parigi 2005. Sempre nel 2005 è stata invitata a far parte della giuria del premio Netizens II, e per il premio di Arte Digitale (Darc - direzione generale per l'arte e l'architettura contemporanea e Fondazione Rosseli. Negli stessi anni è stata più volte invitata a tenere conferenze e seminari presso l'Università di Siena, specializzazione in archeologia e storia dell'arte. Nel 2006 ha curato Food in Bytes all'interno del Festival Time in Jazz (Berchidda, sardegna) e She Devils (Studio Stefania Miscetti, Roma). Inoltre dal 2005 è curatrice di una sezione dedicata alla net/web art al MAXXI - Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo a Roma. Scrive regolarmente per l'edizione on-line del quotidiano italiano "L'Unità".

Sito Web

Poetica

Studiosa della Net Art e in genere di tutte quelle forme d'arte contemporanea legate all'utilizzo di nuove tecnologie. Due sono le principali delle quali nel corso dei propri studi e del suo lavoro si è occupata Elena Giulia Rossi: una riguarda la questione nodale dell'immaterialità delle opere in rete e il loro rapporto ancora sofferto con l'arte contemporanea, l’altra riguarda le modalità di conservazione di queste nuove espressioni estetiche che nascono in rete. Questa coppia di temi (immaterialità e conservazione) rappresentano un punto centrale per lo sviluppo dell’arte in rete, e il suo testo (Archeonet, Siena, Lalli, 2003) rappresenta uno dei pochi scritti sull’argomento. In un suo articolo apparso su l'Unità nel 2006, la Rossi ha scritto che in Italia, a differenza di quanto è avvenuto all'estero, la Net-Art non ha ancora raggiunto un processo di istituzionalizzazione. Per la curatrice romana tale limite è dovuto ad una scarsa penetrazione (conoscenza e uso) delle tecnologie della Rete sul territorio, e ad un contesto socio-culturale italiano troppo "distratto" da altro e poco "disobbediente" e più "conformista". In Italia, fatta eccezione per il museo MAXXI di Roma, che presentava, e tutt’ora presenta un ciclo di mostre di net art, all’epoca erano molto pochi i musei che valorizzavano questa forma d’arte. Può capitare che qualcuno degli artisti più famosi sia incluso in grandi mostre che raccolgono opere d’arte digitale ed elettronica, ma è raro che un’istituzione italiana acquisti o commissioni opere net. Questo apparente scarso interesse può imputarsi ad un certo timore a presentare al grande pubblico delle opere che utilizzano medium diversi da quelli tradizionali e che usano la rete come mezzo espressivo. Se il concetto di video arte sembra ormai essere stato acquisito, più difficile può essere far capire che anche internet e il computer possono essere strumenti espressivi ed artistici. Accanto a questo c’è l’effettiva difficoltà di conservazione delle opere net che, con l’evoluzione della tecnologia rischiano di scomparire.

Opere

Bibliografia

  • 2003, Rossi Elena Giulia, ArcheoNet, viaggio nella storia della net/web art e suo ingresso negli spazi dei musei tradizionali, Lalli editori, Siena.
  • 2005, Rossi Elena giulia, Eduardo Kac, Move 36, Filigranes editions, Bruxelles.

Webliografia

Siti utili:

http://www.teknemedia.net/

http://www.exibart.com/

http://www.neural.it/