S 2F M - Studio di Fonologia Musicale di Firenze

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S 2F M – Studio di Fonologia Musicale di Firenze

L’S 2F M (Studio di fonologia musicale di Firenze) è sorto nel 1963 per iniziativa del sottoscritto ed è stato fornito di una attrezzatura che ha permesso fino dall’inizio la realizzazione di lavori di alto livello tecnico ed artistico (Tratto da alcuni scritti di Pietro Grossi)[1]

Denominazione/sigla (acronimo):

S 2F M – Studio di Fonologia Musicale di Firenze

Anno di fondazione/costituzione:

1963

Sede:

  • 1963/1965 - FIRENZE, via Capodimondo 13, 50100, FI (residenza del Maestro Pietro Grossi)
  • 1965/1992 - Conservatorio di Musica "L. Cherubini", Piazza delle Belle Arti, 2 – 50122, FI

Organi (struttura, organico, esponenti e collaboratori):

Fondatore e Direttore: Pietro Grossi

Spazi utilizzati:

Contatti:

Sito ufficiale:

Obiettivi:

Alcuni fra gli obiettivi principali sono: la creazione e diffuzione della musica prodotta attraverso le nuove tecnologie e soprattutto lo sviluppo della musica in tempo reale prodotta ed eseguita dal computer. La ricerca e la progettazione di hardware e software da utilizzare in ambito musicale.

Settori di intervento:

Musica elettronica, musica elettroacustica, computer music, programmazione

Attività (ricerca/produzione/formazione/promozione):

Origine e storia:

Nei primi anni ’60 compii alcune visite allo studio di fonologia della RAI di Milano per conoscere la strumentazione elettroacustica allora disponibile a fini musicali. Le peculiarità operative dei vari strumenti, in gran parte inedite, mi interessarono vivamente, tra esse in particolare la generazione di campi fonici nuovi, il loro controllo, la loro rielaborazione virtualmente senza limiti, l’immediata verifica degli elaborati fonici progettati, l’acquisizione di strumenti dotati di autonomia operativa. Erano i priimi passi […] di un nuovo cammino nel mondo dei suoni dovuto all’evoluzione tecnologica […][2]

Nel 1961, nello Studio di Milano, Pietro Grossi realizza per la prima volta in Italia degli esperimenti di musica programmata. Grossi aveva cosi avviato un percorso che potrebbe essere definito “musica come ricerca” originale soprattutto nelle sue finalità: l’acquisizione di eventi sonori diversi tra loro e pregnanza del messaggio grazie agli strumenti logici impiegati per lo svolgimento dell’analisi della musica prodotta. Per poter continuare le sue ricerche Pietro Grossi istituì nel 1963 lo Studio di Fonologia Musicale di Firenze, l’S 2F M, e insieme a giovani musicisti quali Italo Gomez, Jon Phetteplace, Albert Mayr, Riccardo Andreoni, iniziò un lavoro di realizzazione e diffusione della musica elettronica. Da allora annuali audizioni a Firenze – talvolta ripetute anche in altri centri – hanno assicurato a questa città un primato singolare di conoscenza della produzione significativa di molti studi sperimentali.[3] Dal 1965 l’S 2F M ha messo a disposizione del Conservatorio di Firenze le sue attrezzature, per rendere possibile lo svolgimento di un Corso straordinario di musica elettronica, che fu poi istituito presso il Conservatorio stesso grazie all’interessamento del direttore M. Antonio Veretti. Nel 1964 e 1965 sono sorti sull’esempio fiorentino due altri studi privati a Torino lo SMET (studio di musica elettronica di Torino, fondato da Enore Zaffiri) e a Padova l’NPS (Nuove Proposte Sonore, fondato dalle musiciste Teresa Rampazzi e Serenella Marega, dal pittore Ennio Chiggio, dal fisico Memo Alfonsi). Ambedue questi studi hanno un indirizzo di lavoro affine a quello dell’S 2F M.

Nel maggio 1967 per iniziativa deIl’S 2F M e la collaborazione della General Electric Information Systems Italia hanno avuto luogo in Italia le prime esperienze di computer music. Le prove sono avvenute a Pregnana Milanese presso il centro ricerche e studi della General Electric. È stato impiegato l’elaboratore elettronico Ge-115 come sorgente sonora e come esecutore. Nessun organo di conversione o altro apparato elettronico è stato impiegato. II suono generato direttamente nei circuiti dell’unità centrale dell’elaboratore è stato di volta in volta registrato via cavo su nastro magnetico. Sono state prese in esame, sperimentate e applicate le possibilità del computer riguardante i parametri frequenza e tempo. Per l’attuazione delle esperienze sono stati approntati 3 programmi impiegati parzialmente o totalmente a seconda della natura della ricerca e delle realizzazioni. I programmi sono stati preparati da Ferruccio Zulian (G.E.) e impiegati da Pietro Grossi (S 2F M) per l’esecuzione di opere di Bach, Paganini, Webern e ricerche di nuove strutture sonore. Hanno cooperato in modo particolare all’iniziativa l’ing. Domenico Cesa-Bianchi e il dott. Giovanni Rapelli (G.E.) e alla trascodifica dei testi Riccardo Andreoni, Mario Baroni, Albert Mayr, Aurelio Peruzzi (S 2F M).[4]

La ricerca nel campo della computer music era dunque una delle maggiori attività dello studio e soprattutto la ricerca indirizzata verso la possibilità che il computer suonasse in ‘tempo reale’. Per tempo reale’ si intende quando il tempo di calcolo e il tempo di esecuzione musicale sono sovrapposti, o comunque alternati, in modo che il primo (il tempo di calcolo del computer) non sia percepito dall’ascoltatore; il calcolo di un campione del segnale per il DAC (Digital (to) Analog Converter, in italiano Convertitore digitale-analogico) o di una istruzione di controllo per il sintetizzatore esterno viene effettuato ad alta velocità nell’intervallo di tempo fra la spedizione di un campione, o di una istruzione, e la spedizione successiva, senza che il suono subisca interruzioni. Dal desiderio appunto di produrre ed eseguire musica in tempo reale, scaturisce l’idea da parte di Pietro Grossi di un dispositivo elettronico per la sintesi del suono che fu poi progettato e realizzato nell’arco degli anni ’73-74-75 e denominato TAU2, insieme al relativo programma di elaborazione TAUMUS, residente sul sistema IBM 370/168 del CNUCE (vedi TAU2 e Reparto di informatica musicale CNR di Pisa - Divisione musicologica CNUCE) L’S 2F M trasferitosi nel ’65 presso il Conservatorio di Firenze intreccia e unisce le proprie attività, la sua stroria e la sua stessa identità con il Corso straordinario di musica elettronica; avendo entrambi le stesse attrezzature e utilizzando gli stessi spazi le due realtà si compenetravano ed erano l’uno la derivazione ed il proseguimento dell’altro. All'inizio degli anni ’80 l’S 2F M termina il suo percorso, cofluendo definitivamente nel Corso straordinario di musica elettronica che, nel 1992, diventa corso ordinamentale del Consevatorio L. Cherubini di Firenze tenuto dal Maestro Alfonso Belfiore.

Presentemente, in forza della ferrea legge dell'obsolescenza che regola il flusso delle generazioni degli strumenti elettronici, l' S 2F M sta finendo i propri giorni dando ancora qualche aiuto allo svoglimento del corso di musica elettronica del Conservatorio di Firenze[5]

Dotazione tecnica (sistemi/software/attrezzature…):

Elenco parziale delle dotazioni storiche piu significative:

  • Generatori di varie forme d'onda
  • Modulatori ad anello
  • Mixer
  • Oscilloscopio
  • Sintetizzatore SYNTHI EMS
  • TAU 2

MAGNETOFONI:

  • Magnetofono a quattro tracce TEAC A – 3340S
  • 3 Magnetofoni REVOX B77
  • Magnetofono STUDER 812

Progetti (realizzati/in itinere/da realizzare):

Selezione di alcuni dei progetti realizzati o a cui ha partecipato lo Studio di Fonologia di Firenze

  • 1963 Presentazione a Firenze del primo lavoro dello Studio.
  • 1964

- Audizioni nelle città di Torino, Padova, Ferrara, L’Aquila, Roma delle prime opere realizzate.

- Presentazione dello studio e della sua attività al Festival di musica contemporanea di Venezia.

- Partecipazione al primo Colloquium internazionale di musica elettronica che ha avuto luogo a Gand dove l’Italia era appunto rappresentata da Pietro Grossi.

  • 1965

- Conferenze sull’indirizzo di lavoro dello studio e sulla sua produzione, ed audizioni nelle seguenti città italiane: Torino, Bolzano, Trento, Rovereto, Padova, Trieste, Firenze, Genova, Terni, Roma, Napoli, Palermo.

- Trasmissioni di lavori dello studio dalle stazioni radiofoniche di Hilversum, Lugano, Stoccolma, Sydney e di alcune città degli U.S.A

  • 1965 - Conferenze sull’indirizzo di lavoro dello studio e sulla sua produzione, ed audizioni nelle seguenti città italiane: Torino, Bolzano, Trento, Rovereto, Padova, Trieste, Firenze, Genova, Terni, Roma, Napoli, Palermo.
  • 1965 - Trasmissioni di lavori dello studio dalle stazioni radiofoniche di Hilversum, Lugano, Stoccolma, Sydney e di alcune città degli U.S.A
  • 1966 – Milano, Ideal Standard: realizzazione di eventi audiovisivi in collaborazione con il gruppo MID
  • 1967 – Pregnana Milanese, in collaborazione con la General Electric Information System Italia, presso il centro di ricerca della General Electric è stato impiegato l’elaboratore elettronico GE – 115 come sorgente sonora ed insieme come esecutore.
  • Lo studio ha inoltre collaborato a Firenze con l’Associazione “Vita Musicale Con- temporanea” (fondata per iniziativa di Pietro Grossi)

Esempi dell’utilizzo del terminale audio TAU2 e del programma TAUMUS che lo gestisce in alcune occasioni come concerti, trasmissioni radiofoniche e televisive, tenute da Pietro Grossi:

  • 1977 – Roma, dimostrazione presso il Conservatorio Santa Cecilia
  • 1977 e 1979 – Como, partecipazione alle manifestazioni dell’Autunno musicale di Como
  • 1978 – Milano, paartecipazione al seminario di Informatica musicale, presso il Conservatorio G:Verdi.
  • 1978 - Realizzazione tramite ponte redio RAI Pisa-Firenze di due giornate di Audizione permanente, con incontri e tavola rotonda in occasione del 41° Maggio Musicale Fiorentino.
  • 1979 – Linz, partecipazione al Festival Internazionale Ars Electronica, Austria.
  • 1979 - Esecuzione (trascrizione per computer) dell’Arte della Fuga di J.S. Bach in occasione dell’Estate Fiesolana, a Pisa e a Roma

Produzioni:

  • Ricerca 3 T B M N
  • Ricerca D N S T : Densità. 11 intervalli a cui vengono aggiunte 1, 3, 7, 15 frequenza intermedie. Le frequenze intermedie cotituiscono delle progressioni aritmetiche.
  • Ricerca P L S: Impulsi. Sequenze di eventi sonori temporizzati da un generatore d’impulsi a tempo e a durata variabili.
  • Ricerca H Z: sono impiegate 10 serie geometriche e sono state fatte combinazioni di 8 fz di ciascuna serie secondo coefficienti binominali.
  • Collaborazione con Bruno Munari per una mostra a Milano - 1965
  • Tre Sketches – rielaborazione elettronica di musica già esistenti o registrate - 1965 -

(Nel primo usa il suono causato dalla rottura di un vaso accostato a musica di Schumann, registrata dalla radioe modificata con apparecchi analogici; il secondo è un aforisma sulla famosa frase pubblicitaria “bianco che più bianco non si può”, anch'essa registrata dalla radio e trasformata per mezzo di diverse variazioni di velocità e infine montata su nastro magnetico in una serie di sovrapposizioni; il terzo lavoro è interamente costruito a partire da materiale registrato da Il trovatore, applausi compresi)

  • Milano: Ideal Standard: realizzazione di eventi audiovisivi – 1966 - in collaborazione con il gruppo MID, durata dell’esposizione: un mese -
  • disco dimostrativo di computer music - 1979 - pubblicato a cura del Reparto Musicologia del CNUCE (Un esempio delle possibilità operative del sistema TAU2- TAUMUS ) Contiene esempi di composizione automatica e semiautomatica, di adattamento per computer di partiture per strumenti tradizionali, di variazione automatica su brani di autori classici, moderni e contemporanei, e altro ancora. Hanno collaborato alla sua realizzazione: A. Belfiore, T. Bolognesi, P. Grossi, A. Mayr e T. Rampazzi (naturalmente tutti i brani sono eseguiti dal TAU2). In particolare ricordiamo che il brano Aegror di Alfonso Belfiore, contenuto nell’album, ha ottenuto il secondo premio al Concorso Internazionale ‘Luigi Russolo’ per giovani compositori di musica elettroacustica (Varese, 10-23 set- tembre 1979)

Pubblicazioni:

Manifestazioni:

  • 1966 Milano: Ideal Standard: realizzazione di eventi audiovisivi in collaborazione con il gruppo MID, durata dell’esposizione: un mese.
  • 1978 - Due giornate di “Audizione permanente” (realizzate tramite ponte radio RAI Pisa-Firenze), con incontri e tavola rotonda, in occasione del 41° Maggio Musicale Fiorentino 1978)

File multimediali:

Video:

Audio:

Altro:

Augmented reality:

Latitudine:

43.77636

Longitudine:

11.25835

Bibliografia:

  • Davis H., International Electronic Music Catalog . Paris-New York, GRM-ORTF/IEMC, 1967
  • Grossi P., Musica senza musicisti , a cura di L. Camilleri, F. Carreras e A. Mayr, Pisa, CNUCE/C.N.R., 1987
  • Grossi P., Computer Music, Ed. FONOS, TNC 30001/1-2, 1972
  • Computer Music, CNUCE/C.N.R., CM 00001/2, 1973, Computer Music, CNUCE-IEI/C.N.R., s.n.,1978
  • Il complesso di Elettra – Mappa ragionata dei centri di ricerca e produzione musicale in Italia, Roma, 1995
  • AA.VV., Atti del Convegno Internazionale Centri Sperimentali di Musica elettronica, XXXI Maggio Musicale Fiorentino, Firenze, 1968
  • AA.VV., Firenze nel dopoguerra: aspetti della vita musicale dagli anni '50 a oggi (a cura di L. Pinzauti, S. Sablich, P. Santi e D. Spini), Milano, Opus libri, 1983
  • AA.VV., S 2F M - Musica Programmata (a cura di D. Lombardi), in La Musica -trimestrale di musica contemporanea 11 (libro e disco), 1986
  • Giomi F., "The Italian Artist Pietro Grossi. From Early Electronic Music to Computer Art", Leonardo 28 (1), 1995
  • Grossi Pietro, Sulla Computer Music, «I Futuribili», 1969, n. 8.
  • Grossi Pietro, Musica in tempo reale, «I Futuribili», 1971, n. 34.
  • Baruzzi G., Grossi P., Milani M., Compendio dell’attività svolta nel periodo 1969-1975, in «Studi Musicali», CNUCE of CNR, Pisa, Pubb. n. 98 (November 1915).
  • Bertini G., Bolognesi T., Grossi P., TAU2-TAUMUS: il sistema di computer music in tempo reale realizzato a Pisa, Descrizione ed esperienze, in «Automazione e strumentazione», n. 2. 1980
  • Bertini G., Chimenti M., Denoth P., TAU2: Terminal for Computer Music Experiments, Intern. Symp. on Technology for Discrimination of Information, S. Marino, Italy ’76 (IEEE, N.Y. 1916)
  • Bertini G., Grossi P., Utilizzazione del sistema di Computer Music in tempo reale TAU2-TAUMUS per attività didattica e dimostrativa, IEI Internal Notes of CNR, B-82-10, 1982

Webliografia:

Note

  1. Grossi Pietro, Musica senza musicisti (scritti 1966/1986), Camilleri L., Carreras F., Mayr A (a cura di), Toscana nuova, Firenze, 1987
  2. Grossi Pietro, Musica senza musicisti (scritti 1966/1986), Camilleri L., Carreras F., Mayr A (a cura di), Toscana nuova, Firenze, 1987
  3. Grossi Pietro, Raccolta di articoli, Ligabue Marco (a cura di)
  4. Grossi Pietro, Raccolta di articoli, Ligabue Marco (a cura di)
  5. Grossi Pietro, Musica senza musicisti (scritti 1966/1986), Camilleri L., Carreras F., Mayr A (a cura di), Toscana nuova, Firenze, 1987

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