Scuola di Nuove Tecnologie dell'Arte - Accademia di Belle Arti di Brera

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La Scuola di Nuove Tecnologie dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, nasce nel 1998, come corso sperimentale quadriennale denominato “Corso di comunicazione multimediale”, uno dei primi corsi accademici in Italia dedicati al rapporto tra Arte e Media (insieme a quelli di Brera a Milano e di Macerata). Su iniziativa del Direttore dell’Accademia di Brera Fernando De Filippi (che inoltra la richiesta al Ministero), del docente e artista Franco Mazzucchelli, che ne diventa il primo Direttore (fino al 2003, gli succedono Ezio Cuoghi, fino al 2012, ed Andrea Balzola, dal 2013). De Filippi e Mazzucchelli chiamano Paolo Rosa di Studio Azzurro per insegnare e per progettare l’offerta formativa (dal 2009 al 2012 Preside del Dipartimento di Progettazione e arti applicate), coinvolgendo noti studiosi e artisti delle arti video, digitali e performative, come Francesco Ballo, Andrea Balzola, Giuseppe Baresi, Franco Berardi, Tullio Brunone, Giulio Calegari, Antonio Caronia, Ezio Cuoghi, Mauro Folci, Andrea Lissoni, Elisabetta Longari, Riccardo Notte, Filippo Panseca, Daniele Paolin e altri.

Nel 2005 il corso diventa istituzionale e prende il nome (sul piano nazionale per decisione del Ministero) di Nuove tecnologie dell’arte, e inaugura un Biennio specialistico in “Arti multimediali” con tre indirizzi: Arti interattive e performative, Arti della Rete-Net Art, Cinema e video. Al corpo docente si aggiungono altre personalità di rilievo come Mario Canali, Alessandro Capozzo, Roberto Castello, Andrea Cera, Francesca Della Monica, Luca Mosso, Gianfilippo Pedote, Gabriele Perretta, Domenico Quaranta, Emanuele Quinz, Hubert Westkemper.

“La Scuola di arte e Media – come avremmo voluto chiamarla in sintonia con analoghe esperienze europee – diviene un riferimento chiaro a livello nazionale, cresce numericamente fino ad arrivare a oltre 300 studenti e a più di quaranta insegnanti, apre in anticipo sui tempi bienni di specializzazione per conformarsi ai parametri universitari e comincia a dare i frutti di una formazione concentrata più sugli aspetti umanistici e critici, più sull’offerta teorica e sperimentale, che sull’illusione di materie professionalizzanti. I frutti sono rappresentati dai numerosi riconoscimenti ai nostri studenti: premi ai festival di cinema, inviti a Biennali e a altre esposizioni prestigiose, pubblicazioni di tesi, ma soprattutto dall’aumento di molteplici opportunità e prospettive di attività. “ (Paolo Rosa, Arte e Media, geneaologia di una nuova formazione per l’Accademia, in Arte e Media. La Scuola di Nuove Tecnologie dell’arte dell’Accademia di Brera, a cura di Andrea Balzola, Scalpendi, Milano 2010)