Share art: differenze tra le versioni

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'''Share art'''
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«[[Ascii art]]», «[[Web art]]», «[[Software art]]», «[[Form art]]», «Art on the Net», «Net.art», «Share art». Nomi, acronimi, sigle per l'arte in rete, dalla rete, per la rete. Parole più o meno comprensibili per i profani della tecnologia Internet, segnali di orientamento per chi la rete la pratica e la vive, categorie di nuove forme espressive fondate sul digitale.
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E' nel '900 che si è sviluppata la consapevolezza che la produzione di oggetti, idee o eventi, anche quando siano un atto individuale sono comunque: - una rielaborazione del patrimonio collettivo umano, artefatti dipendenti dalla struttura del contesto in cui sono prodotti.
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La direzione dell'arte del '900 ci porta alle soglie del 2000 in uno stato delle cose per cui l'opera (oggetto, idea o evento) non può essere più isolata in un artefatto simbolico o metaforico, ma "vive" nella prassi coevolutiva che lega inscindibilmente soggetti, oggetti, schemi e comportamenti in zone auto-organizzate e autogestite che emergono spontaneamente.
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Non serve più nell'arte mostrare se stessi come opera, bensì diventa necessario o spontaneo l'operare per garantire la sopravvivenza dello schema che si è contribuito a far emergere e in cui si coevolve mutualmente.
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Un nuovo termine per intendere un'evoluzione cooperativa potrebbe essere "cotropia", da "co" collettivo e "tropos" evoluzione, Il termine lifeware vuole rappresentare l'elemento di 'consapevolezza' e libero arbitrio che non è presente nel software e nell'hardware. Il termine coevoluzione implica un cambiamento o evoluzione negli enti in causa, determinato reciprocamente in modo attivo da entrambe le parti.
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L'arte del passato si è evoluta in simbiosi mutuale con il paradigma meccanico, riflettendone nel campo dell'estetica la sostanza centrale. L'arte contemporanea, ma in buona parte l'arte del XX secolo, sta riflettendo i segni di una mutazione in atto nel paradigma della meccanica. La scienza sta manifestando un interesse crescente verso le materie biologiche e il comportamento dei sistemi viventi.
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L'arte del novecento esce dall'oggetto e dalla sua logica meccanica di rapporto artista-oggetto-spettatore, per estendersi al contesto, all'ambiente e alle innumerevoli relazioni materiali e semantiche che tale uscita comporta. L'opera è un tutt'uno con le relazioni messe in atto tra persone, enti, cose e situazioni in esse inseparabile e da esse indistinguibile.
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Dal 900 a d oggi l'artisticità di un opera d'arte emerge spontaneamente dalla connessione di unità creative.
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E l'opera d'arte esiste nel momento in cui essa è un sistema di connessioni di unità creative che liberamente e spontaneamente fanno emergere la 'loro' definizione di 'artisticità', che si differenzierà da quella emergente da un sistema vicino e che potrà comunque cambiare e mutare evolvendo nel tempo.
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Al giorno d’oggi i musei, le riviste, le gallerie, gli artisti, etc., entrano nelle case dell'individuo, singolo o in gruppo; nel senso che nascono forme di autogestione individuale dei luoghi della produzione e distribuzione.
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Il museo non è più il contenitore di opere d'arte, ma è parte esso stesso di una o contemporaneamente più opere ed esiste nella capacità di creare relazioni tra oggetti, individui, eventi, discipline e concetti.
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La linea artistica che ha permeato e reso significativa l'arte del '900 è quella che si può riassumere nell'indistinguibilità tra arte e pratiche comunitarie. E' l'arte dei movimenti. Movimenti artistici, ma anche movimenti controculturali e sociali. Sistemi che hanno realmente fatto emergere spontaneamente e in modo auto-organizzato nuovi comportamenti, sensibilità, significati da cui ha tratto beneficio l'intera umanità.
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Oltre ai significativi esempi delle opere/evento, degli happening, delle 'situazioni' messe in atto da individui che hanno cooperato tra loro in ambiti al confine tra arte e vita, mantenendo un grado di stabilità data dalla continua coevoluzione delle singole unità, i movimenti controculturali e tutte le forme di relazione messe in atto a livello sociale (quali sono ad esempio stati il fenomeno degli scrittori sui muri, il punk, il cyberpunk, etc.), i loro luoghi e forme di organizzazione spontanea, sono l'esempio migliore fino ad ora prodotto e rilevabile non solo a livello sociale, ma anche scientifico e artistico, del modello di arte collettiva e coevolutiva.
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Revisione 10:37, 25 Gen 2005

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