Sharp Willoughby: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
 
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Sharp Willoughby è interprete , scrittore e autore video,vive  New York City.
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Negli anni 70 è diventato un video artista di successo, ottenendo un riconoscimento dal Rockefeller  Institute Felloowship.
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Nel 1975 partecipa alla Biennale Venezia; inoltre sempre negli anni 70’ ha prodotto una serie di video interviste con Vito Acconci, Joseph Beuys , Chris.
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Dopo Avalance ha collaborato ancora su un certo numero di progetti di telecomunicazioni:
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Nel 1977 ha collaborato con Keith Sonnier per Send/Receive Satellite Network
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Nel 1979 ha collaborato per la trasmissione live :
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Warc Report: Allocating the Airwaves
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Negli anni 80, ha aperto una galleria d’arte a New York in Spring Street
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Con Willoughby Sharp's DOWNTOWN NEW YORK 1986 , in cui promuoveva l'arte dell’avant-garde, ottenedo un riconoscimento alla Columbia University.
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I punti culminanti della sua carriera includono la co-produzione di un programma televisivo sulla POP ArtUSA per WDR, Germany e l'organizzazione delle esposizioni dei suoi lavori/documentari con pellicola da 16mm (Place and Process) per il museo di arte moderna dell'università, Berkeley, per il White Museum in California e la Cornell University Ithaca, New York.
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Ha insegnato alla Parson School of Desing,the School of Visual Art oltre ad essere stato direttore del centro delle arti all'università di Rhode-Island, Kingston ,RI.
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Nell’autunno del 2005 ha fatto un giro di conferenze in Europa.
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== Opere ==
 
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'''Cinetismo: esculturas electrónicas en situaciones ambientales. Kineticism: systems sculpture in environmental situations.'''
 
'''Cinetismo: esculturas electrónicas en situaciones ambientales. Kineticism: systems sculpture in environmental situations.'''
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'''Avalanche 1970-1976'''
 
'''Avalanche 1970-1976'''
  
E' una  rivista d’arte New York New York , pubblicata tra il 1970 ed il 1976, non solo ha colto il senso del suo tempo, ma si è anche occupata con criticità della relazione tra la carta stampata ed il materiale illustrativo.
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E' una  rivista d’arte fondataa New York e pubblicata tra il 1970 ed il 1976, non solo ha colto il senso del suo tempo, ma si è anche occupata con criticità della relazione tra la carta stampata ed il materiale illustrativo.
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'''The Big Wheel'''
 
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Ars Electronica 1986  
 
Ars Electronica 1986  
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Lo special TV di 60 minuti "Willoughby Sharp's DOWNTOWN NEW YORK 1986",è STATO proiettato al festival internazionale Austriaco dei media, all’Ars Electronica Linz.
 
Lo special TV di 60 minuti "Willoughby Sharp's DOWNTOWN NEW YORK 1986",è STATO proiettato al festival internazionale Austriaco dei media, all’Ars Electronica Linz.
  
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Per Willoughby Sharp l'importante è cercare di restituire attraverso le sue opere un'immagile della realtà il più verosimile possible e ciò è attuabile solo attraverso la cooperazione di persone diverse che da prima ricercano ed esamino l'ambiente e le circostanze degli avvenimenti o dei singoli artisti, effettuando una prima selezione su ciò che mette in risalto le singole peculiarità del soggetto per poi riproporlo in sintesi senza alterarne la caratteristiche fondamentali,in ciò ci può essere di aiuto la dichiarazione che rilascia nel 1986 in riferimento all'opera "Willoughby Sharp's DOWNTOWN NEW YORK 1986", in cui espone i punti fondamentali che segue agli inizi del proggetto fornendoci una schema esseziali del suo modo di operare, esaminare (e incontrare) l’ambiente (reality), decidere che cosa in esso è più interessante ed importante, riprodurre questa realtà il più fedelmente possibile
 
  
L'intenzione dell'artista, anche se lui non si definisce tale, è quella come più volte ha dichiarato, di dare uno spaccato della realtà che restituisca la CULTURA a SE STESSA.
 
  
 
== Dichiarazioni e Interviste ==
 
== Dichiarazioni e Interviste ==
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'''OLTRE LA VIDEO ART'''
 
'''OLTRE LA VIDEO ART'''
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Willoughby Sharp
 
Willoughby Sharp
 
New York, 28 Maggio 1986  
 
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In riferimento alla scomparsa di Carl Loeffler scrive sul sito a lui dedicato:
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Carl ha avuto un'influenza molto importante sulla mia vita e il mio lavoro.Aveva una grande energia .Era il mio amico; Lo amavo profondamente.
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Willoughby Sharp
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28 marzo 2001
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Cara Nancy, ho appreso della morte di Carl
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Per me, l'arte a San Francisco era Carl.
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Ha diretto il centro più importante dell'arte del avant-garde.
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Quando ero un video artista di prestazioni che fa il giro dell'America e della California, Carl ha sempre avuto un posto per me.
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Con lui, ho fatto una parte delle mie mostre più importanti.
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Lo ho sempre considerato uno dei miei amici più vicini ed ancora non posso credere che non fosse là con la suoi risata, con il sorriso carico di energia contagiosa.
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==Musei==
 
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Su "ARTFORUM" di Novembre 2005 (p. 215-221) Gwen Allen pubblica un lungo e dettagliato articolo su Avalanche, un'art-magazine indipendente e "d'assalto" creato da Liza Béar e Willoughby Sharp a SoHo, NY, nel 1970 ed attivo fino al '76. La scelta di inserire un'enorme quantità di immagini di grande formato accompagante da testi scritti dagli artisti coinvolti, oltre al forte radicamento terriotoriale nel quartiere newyorkese (allora "zona artistica" per eccellenza) ed al concept assolutamente particolare (formato quadrato, primopiano dell'artista di punta del numero in copertina, carta pregiatissima) fecero di Avalanche non solo una rivista di punta a livello informativo, ma anche una sorta di mappa per il territorio di SoHo, dove in quegli anni muovevano i primi passi Smithson, Long, Acconci, Ruscha, Weiner, Andre, LeVa, Oppenheim.  
 
Su "ARTFORUM" di Novembre 2005 (p. 215-221) Gwen Allen pubblica un lungo e dettagliato articolo su Avalanche, un'art-magazine indipendente e "d'assalto" creato da Liza Béar e Willoughby Sharp a SoHo, NY, nel 1970 ed attivo fino al '76. La scelta di inserire un'enorme quantità di immagini di grande formato accompagante da testi scritti dagli artisti coinvolti, oltre al forte radicamento terriotoriale nel quartiere newyorkese (allora "zona artistica" per eccellenza) ed al concept assolutamente particolare (formato quadrato, primopiano dell'artista di punta del numero in copertina, carta pregiatissima) fecero di Avalanche non solo una rivista di punta a livello informativo, ma anche una sorta di mappa per il territorio di SoHo, dove in quegli anni muovevano i primi passi Smithson, Long, Acconci, Ruscha, Weiner, Andre, LeVa, Oppenheim.  
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==Poetica==
 
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L'intento principale di Sharp Willougby è quello, attraverso le sue "opere", di riproporre al pubblico un frammento di realtà il più veritiero possibile..
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Fondamentale per comprendere la tipologia di approccio del soggetto/evento, nei suoi lavori, è quello che lo stesso artista dichiara in un intervista del 1986 in riferimento all'opera "Dontown New York". Infatti proprio parlando di questo video, eseguito in cooperazione con una molteplicità di persone/colleghi con la definizione di "succo elettromagnetico", per far comprendere che in quei 60 minuti TV sono inclusi gli avvenimenti sostanziali che ci permettono di avere una visione "attendibile" del reale.
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Il suo sistema di analisi prima dello sviluppo di un progetto, lo si può comprendere grazie a quanto lo stesso Sharp Willougby dichiara, sempre in riferimento all'intervista relativa al video del 1986.
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Esaminare e incontrare l'ambiente attinente al soggetto/avvenimento.
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Decidere cosa di esso sia più interessante e importante raccogliendo una sintesi del reale.
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Riprodurre questa realtà il più fedelmente possibile tenuto conto della mancanza spazio/temporale che è tipica nell'arte del video.
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Quanto sopra ci fa comprendere l'importanza della cooperazione tra personaggi diversi per un unica produzione, in quanto i molteplici punti di vista, dati da esperienze personali diverse estranee allo studio del soggetto/evento, permettono una visione più obbiettiva sulla realtà di quel soggetto/evento.
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Il riassunto di quanto sopra lo si comprende in una frase che lo stesso artista dichiara diferendosi alla suo operato:
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"Give the culture back to it self" tradotto letteralmente "restituire la cultura a se stessa".
  
 
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Revisione 19:17, 28 Gen 2006


Willoughby Sharp interprete , scrittore e autore video. L’artista americano, in un saggio per il catalogo dell’importante mostra Earth Art, definiva le forme —allora sperimentali— di land art, performance, video, e concettuale come Arte Impossibile.


Biografia

Sharp Willoughby è interprete , scrittore e autore video,vive New York City.


Negli anni 70 è diventato un video artista di successo, ottenendo un riconoscimento dal Rockefeller Institute Felloowship. Nel 1975 partecipa alla Biennale Venezia; inoltre sempre negli anni 70’ ha prodotto una serie di video interviste con Vito Acconci, Joseph Beuys , Chris.

Dopo Avalance ha collaborato ancora su un certo numero di progetti di telecomunicazioni:

Nel 1977 ha collaborato con Keith Sonnier per Send/Receive Satellite Network

Nel 1979 ha collaborato per la trasmissione live : Warc Report: Allocating the Airwaves


Negli anni 80, ha aperto una galleria d’arte a New York in Spring Street Con Willoughby Sharp's DOWNTOWN NEW YORK 1986 , in cui promuoveva l'arte dell’avant-garde, ottenedo un riconoscimento alla Columbia University. I punti culminanti della sua carriera includono la co-produzione di un programma televisivo sulla POP ArtUSA per WDR, Germany e l'organizzazione delle esposizioni dei suoi lavori/documentari con pellicola da 16mm (Place and Process) per il museo di arte moderna dell'università, Berkeley, per il White Museum in California e la Cornell University Ithaca, New York.

Ha insegnato alla Parson School of Desing,the School of Visual Art oltre ad essere stato direttore del centro delle arti all'università di Rhode-Island, Kingston ,RI.

Nell’autunno del 2005 ha fatto un giro di conferenze in Europa.


Opere

Cinetismo: esculturas electrónicas en situaciones ambientales. Kineticism: systems sculpture in environmental situations.


Type: Spanish : Book : Non-fiction

Publisher: [México, Impr. Madero, ©1968]

Subjects: Kinetic sculpture -- Exhibitions


Willoughby Sharp Videoviews Chris Burden

1973-75, 27:45 min, b&w, sound



Willoughby Sharp Videoviews Vito Acconci

1973, 62:07 min, b&w, sound Camera: Andy Mann, Van Schley.


E' un'intervista registrata ("videoview") di Vito Acconci da Willoughby Sharp durante cui discutono lo sviluppo del Acconci come artista. La conversazione richiama le preoccupazioni e i pensieri del Acconci sullo spazio di "mostra", sulla sua transizione dalla pagina alle prestazioni e sul ruolo della documentazione della foto e del video per arte di prestazioni in generale.


Joseph Beuys' Public Dialogue

1974, 120:15 min, b&w, sound Produced in association with the Ronald Feldman Gallery.


In questo dialogo fra i pubblico ed il Beuys, registrato alla nuova scuola per ricerca sociale a New York, l'artista presenta le sue teorie dell'arte e della scultura sociale, riempiendo tre lavagne di enormi illustrazioni, solo per pulirle alla fine. I membri dei pubblico includono Claes Oldemburgo ed Al Hansen. La tensione evidente del pubblico dà una certa indicazione della risposta al progetto del Beuys.



Willoughby Sharp Videoviews Joseph Beuys

1975, 27:45 min, b&w, mono


Un'intervista registrata ("videoview") di Beuys da Willoughby Sharp, si sviluppa in una conversazione costringente, poichè Beuys discute la vita, l'arte ed il lavoro.


Willoughby Sharp Videoviews Joseph Beuys

1975, 27:45 min, b&w, mono


E' un'intervista in cui i due "artisti" discutono sulla vita e sull'"ARTE nel MONDO".


Avalanche 1970-1976



The Big Wheel

USA 1980, video, col, sound, 29:02 min realized by: Chris Burden, Willoughby Sharp, Robert Burden realization: Willoughby Sharp realization, camera, editing: Robert Burden appearance: Ronald Feldman realization, appearance: Chris Burden sound: Alfred Vazquez, Jr


E' l'intervista a Ronald Feldman in cui l'artista parla del processo di generazione dell'opera 'The Big Wheel' ("la grande rotella").Richiamando le sue motivazioni ed il significato di questo oggetto meccanico potenzialmente pericoloso in arte, della difficoltà di tali soggetti come ARTE, di come è cambiato il ruolo dell'artista nei paesi industrializzati, "insanity personale ed insanity della massa," e della "tendenza dell'uomo verso la violenza."


Willoughby Sharp's DOWNTOWN NEW YORK 1986

Ars Electronica 1986

Lo special TV di 60 minuti "Willoughby Sharp's DOWNTOWN NEW YORK 1986",è STATO proiettato al festival internazionale Austriaco dei media, all’Ars Electronica Linz.



Le località - L'Age D'Or, Area, Batislavia, Blue Willows, Cat Club, The Dress, 8BC, Hiro's, King Tut's Wah-Wah Hut, Limelight, Nasty Habits, Nirvana, Palladium" Piezo Electric, PPOW, 7A's, and The World - sono i punti di riferimento del nuovo ambiente culturale.

Per il finanziamento ed il supporto tecnico di questo programma prodotto da W.S e Susan Britton, VideoLab ringrazia Time, Inc.AmericanTelecommunications Corp., e lo staff di Manhattan Cable TV: il produttore esecutivo Fred Ciccone; il supervisore di produzione Noreen Stout,; Edmond Chibeau, Dena Crane, Keith Gardner, David Goldberg, Phil O'Reilly, Mike Romero, and Peter Zasuly, alla produzione e Jody O'Brien, Kenneth Bowers, and Lawrence Lane, alla Post-Produzione.


Dennis Oppenheim. Explorations

Anno: 2001


Formato: 24x29

Pagine: 428

Legatura: cartonato con sovracoperta

Illustrazioni: 350 di cui 204 a colori

Lingua: inglese

Artista: Dennis Oppenheim

Autori: Germano Celant, Assumpta Bassas, Michael Heizer, Lynn Hershmann, Nick Kaye, Dennis Oppenheim, Willoughby Sharp, Robert Smithson, Steve Wood, Olivier Zahm



Dichiarazioni e Interviste

OLTRE LA VIDEO ART



QUESTA E’ TELEVISIONE, EMITTENTE TELEVISIVA, NON VIDEO ART

E’ stato pagato da Manatthan Cable TV, la rete sovvenzionata a New York di Time Inc's TV arm, American Telecommunications Corp., il secondo sistema di TV via cavo del mondo, per competere contro i networks ABC, CBS ed NBC oltre che alla contro le altre televisioni via cavo.

E’ stato totalmente immaginato, concepito e prodotto da me e Susan Britton (con la creatività illuminante del gruppo di produzione di MCTV) Ed in tutti i mercati è di proprietà di SB & 1, partners di VideoLAb. Per sopravvivere, dobbiamo vendere questo lavoro di televisione in televisione. Di conseguenza, l’estetica è fondamentale, pragmatica e diretta:

A) Esaminare (e incontrare) l’ambiente (reality) B) Decidere che cosa in esso è più interessante ed importante C) Riprodurre questa realtà il più fedelmente possibile


Willoughby Sharp New York, 28 Maggio 1986


In riferimento alla scomparsa di Carl Loeffler scrive sul sito a lui dedicato:


Carl ha avuto un'influenza molto importante sulla mia vita e il mio lavoro.Aveva una grande energia .Era il mio amico; Lo amavo profondamente.

Willoughby Sharp 28 marzo 2001


Cara Nancy, ho appreso della morte di Carl Per me, l'arte a San Francisco era Carl. Ha diretto il centro più importante dell'arte del avant-garde.

Quando ero un video artista di prestazioni che fa il giro dell'America e della California, Carl ha sempre avuto un posto per me. Con lui, ho fatto una parte delle mie mostre più importanti. Lo ho sempre considerato uno dei miei amici più vicini ed ancora non posso credere che non fosse là con la suoi risata, con il sorriso carico di energia contagiosa.

Willoughby Sharp Settembre 2004 New York



Musei

Articoli

Su "ARTFORUM" di Novembre 2005 (p. 215-221) Gwen Allen pubblica un lungo e dettagliato articolo su Avalanche, un'art-magazine indipendente e "d'assalto" creato da Liza Béar e Willoughby Sharp a SoHo, NY, nel 1970 ed attivo fino al '76. La scelta di inserire un'enorme quantità di immagini di grande formato accompagante da testi scritti dagli artisti coinvolti, oltre al forte radicamento terriotoriale nel quartiere newyorkese (allora "zona artistica" per eccellenza) ed al concept assolutamente particolare (formato quadrato, primopiano dell'artista di punta del numero in copertina, carta pregiatissima) fecero di Avalanche non solo una rivista di punta a livello informativo, ma anche una sorta di mappa per il territorio di SoHo, dove in quegli anni muovevano i primi passi Smithson, Long, Acconci, Ruscha, Weiner, Andre, LeVa, Oppenheim.


"FORMULAZIONE PER ARS ELECTRONICA"

"Downtown New York 1986", commissionato da Ars Electronica, è un piccola, ma molto succosa ,porzione di circa 26 ore di programmazione televisiva creata da me e Willoughby Sharp durante gli ultimi 9 mesi. Nella produzione del "The Willoughby Sharp Show" e nel nostro show ttuale, di nome "Clips", (i due programmi dai quali è stato scelto "Downtown New York 1986" )" la mia ambizione è stata quella di creare una televisione sinceramente avvincente ad esempio una televisione competitiva nell’essere anche complessa e fine. Intendo complessa e fine come una buona conversazione, dove molte fertili congetture possano essere abilmente mixate con parti uguali di umorismo ed originalità.


Susan Britton, May 26, 1986

Sito web

Poetica

L'intento principale di Sharp Willougby è quello, attraverso le sue "opere", di riproporre al pubblico un frammento di realtà il più veritiero possibile.. Fondamentale per comprendere la tipologia di approccio del soggetto/evento, nei suoi lavori, è quello che lo stesso artista dichiara in un intervista del 1986 in riferimento all'opera "Dontown New York". Infatti proprio parlando di questo video, eseguito in cooperazione con una molteplicità di persone/colleghi con la definizione di "succo elettromagnetico", per far comprendere che in quei 60 minuti TV sono inclusi gli avvenimenti sostanziali che ci permettono di avere una visione "attendibile" del reale. Il suo sistema di analisi prima dello sviluppo di un progetto, lo si può comprendere grazie a quanto lo stesso Sharp Willougby dichiara, sempre in riferimento all'intervista relativa al video del 1986. Esaminare e incontrare l'ambiente attinente al soggetto/avvenimento. Decidere cosa di esso sia più interessante e importante raccogliendo una sintesi del reale. Riprodurre questa realtà il più fedelmente possibile tenuto conto della mancanza spazio/temporale che è tipica nell'arte del video.

Quanto sopra ci fa comprendere l'importanza della cooperazione tra personaggi diversi per un unica produzione, in quanto i molteplici punti di vista, dati da esperienze personali diverse estranee allo studio del soggetto/evento, permettono una visione più obbiettiva sulla realtà di quel soggetto/evento. Il riassunto di quanto sopra lo si comprende in una frase che lo stesso artista dichiara diferendosi alla suo operato: "Give the culture back to it self" tradotto letteralmente "restituire la cultura a se stessa".

Webliografia


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