Dodo

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Il dodo o dronte chiamato Raphus Cucullatus era un uccello columbiforme della famiglia Columbidae, endemico dell'isola di Mauritius. Era inetto al volo, si nutriva di frutti e nidificava a terra. Si estinse rapidamente nella seconda metà del XVII secolo in seguito all'arrivo sull'isola dei portoghesi prima e degli olandesi poi. Per poche settimane un modello imbalsamato di Dodo si troverà esposto presso il Museo di Storia Naturale di Calci nella provincia di Pisa.

Visita il Museo di Calci


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Reperto

Questa specie che da settimane possiamo trovare al Museo di Storia Naturale di Caòci si estinse rapidamente nella seconda metà del XVII secolo in seguito all'arrivo sull'isola dei portoghesi prima e degli olandesi. Tante sono le leggende su questo animale la quale estinzione ha creato miti e leggende e riguardo a questa specie.

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Nessuno di noi li ha mai visti dal vivo: si sono estinti tre secoli fa. Eppure i dodo hanno ispirato, con il loro portamento goffo, personaggi dei cartoni animati (li ritroviamo anche nel film L'era glaciale), fumetti, gioielli. Che aspetto avevano realmente?

UN'ARIA FAMILIARE. La prima analisi approfondita dell'unico scheletro completo rimasto del mitico uccello rivela una grande verità. Il dodo (Raphus cucullatus) non sembrava un avvoltoio, come spesso lo si raffigura. Somigliava piuttosto a un grosso piccione.

UN AMARO DESTINO. Il pennuto, alto circa un metro e incapace di volare, era diffuso nelle isole Mauritius da prima dell'arrivo dei coloni olandesi, nel 1598. In quell'ambiente senza predatori prosperava e aveva raggiunto dimensioni notevoli, ma i navigatori europei approdati nell'arcipelago dell'Oceano Indiano introdussero specie "aliene" - come ratti e maiali - che in breve tempo provocarono l'estinzione dell'uccello. I dodo scomparvero definitivamente nel 1693.

LA VERITÀ NELLE OSSA. Grazie a uno scanner laser i ricercatori hanno esaminato le ossa e costruito un modello 3D dell'uccello, il più fedele possibile all'anatomia originale. Scoprendo che, a dispetto del becco robusto e del largo cranio, il dodo somigliava, per proporzioni e livello di aggressività, più a un piccione che a un rapace.

MENO AGGRESSIVO. La scoperta di ossa prima mai osservate nei reperti del pennuto, come le rotule, o le ossa delle anche, ha portato a ricostruire la camminata del volatile, e a ricalibrarne stazza e forza muscolare: il dodo era un po' meno paffuto di quanto si credesse. E anche un meno aggressivo del solitario di Rodriguez (Pezophaps solitaria), un columbiforme strettamente imparentato con esso, che usava le ali per combattere: al dodo manca una cresta ossea dello sterno, essenziale per compiere questo movimento.

ALIMENTAZIONE. Le analisi sul becco sembrerebbero infine indicare che si nutriva di semi duri, forse anche di piccoli crostacei. E che dal suo approdo nell'arcipelago, 8 milioni di anni fa, abbia aumentato taglia 4, forse 8 volte più velocemente rispetto al ritmo dei suoi antenati. Interrotto soltanto dall'arrivo dell'uomo.


Città

Calci (esposizione temporanea)

La provenienza del Dodo risale alle Isola di Mauritius. Mauritius è una nazione insulare situata nell'Oceano Indiano sud-occidentale, a circa 550 km a est del Madagascar; geograficamente è considerata parte del continente africano. Oltre all'isola principale, la repubblica comprende anche le isole di Saint Brandon e Rodrigues e le isole Agalega. Il territorio competente alla Repubblica di Mauritius fa parte delle Isole Mascarene, assieme all'isola francese di Riunione, situata 200 km a sud-ovest.

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Anno (estinzione)

XVII secolo

Extra/Curiosità

Il poeta Hilaire Belloc scrisse una poesia riguardo a questo animale: H. Belloc, The Bad Child's Book of Beasts, London, Duckworth, 1896, pp. 27–30.

(EN) « The Dodo used to walk around, And take the sun and air. The sun yet warms his native ground – The Dodo is not there!

The voice which used to squawk and squeak Is now for ever dumb – Yet may you see his bones and beak All in the Mu-se-um. »

(IT) « Il Dodo era solito andare in giro, E prendere il sole e l'aria. Il sole brilla ancora sul suo terreno natio - Il Dodo non c'è più!

La voce che era solita starnazzare e squittire, È ora per sempre muta - Ma puoi vedere ancora il suo scheletro ed il suo becco, Tutti nel mu-se-o. » (Hilaire Belloc, The Bad Child's Book of Beasts)

Alcuni inoltre personaggi basati sul dodo sono l'omonimo personaggio di Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll (che con questo personaggio rappresentava umoristicamente se stesso nell'atto di pronunciare il suo vero nome "Do-Do-Dodgson"[5]), il Pokémon Doduo e Dodò, protagonista del programma per bambini L'albero azzurro. Viene inoltre citato da numerosi gruppi ed artisti musicali. A titolo di esempio si elencano, tra gli altri, i Genesis nell'album Abacab, i Bad Religion nell'album Punk Rock Songs, Dave Matthews nell'album Some Devil, Aimee Mann nell'album Bachelor No. 2 or, the Last Remains of the Dodo, Roger Waters nell'album Amused to Death. Il gruppo The Dodos prende il nome dall'animale estinto.

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