Standard video

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Argomento:

Standard video

Descrizione:

Gli Standard Televisivi

Un qualsiasi filmato è costituito da molte fotografie (fotogrammi o frames) messe in rapida sequenza. I televisori (ed anche i monitor per PC) hanno un rapporto larghezza/altezza dell’immagine (aspect ratio) 4:3. Ogni immagine trasmessa in TV è costituita da 25 frame al secondo (fps) se lo standard è PAL (Europa, Africa Orientale, India, Australia, Cina), o da 30 fps (29.97 per i dispositivi a colori) se lo standard usato è NTSC (America del Nord e Giappone). Ogni singolo frame è interlacciato, ovvero costituito da due ‘mezze immagini’ (half frame o semiquadri o campi) che si combinano molto velocemente formando l’intero fotogramma; ogni semiquadro è costituito da righe alternate, uno contiene le righe dispari, l’altro quelle pari.

I recenti schermi panoramici, come anche gli schermi cinematografici (widescreen), hanno un rapporto larghezza/altezza 16:9 ed una più ampia superfice visiva orizzontale (1920 punti-immagine o pixel). Nelle TV 4:3 l’altezza dell’immagine è costituita da 576 linee visibili (PAL) o 480 (NTSC) e la larghezza è di 720 linee.Standard Video

Le Pellicole Cinematografiche

Per i film sono usate pellicole da 70, 35 o 16 mm con aspect ratio 16:9 o 4:3, sulle quali sono impressi 24 fotogrammi al secondo non interlacciati (progressivi). Per vedere su TV un film girato a 24 fps bisogna modificare il suo framerate in 25 fps (PAL) o 30 fps (NTSC).

I Formati del DVD Video

Con l’avvento dei computer i video mixer (miscelatori di immagini analogiche) sono stati sostituiti dai programmi di editing ed i supporti analogici, per lo più nastri, hanno lasciato il posto a CD e DVD, sui quali l’informazione video è "scritta" in bit. Un file video occupa una quantità immane di spazio in termini di MegaByte (1Mb = 1.048.576 bit) per cui si è pensato di creare metodi per ridurre la quantità di spazio occupata dai filmati. Il Motion Picture Experts Group (MPEG) ha creato sistemi di compressione (codec) video lossy (con perdita di dati rispetto all’originale) per inserire sempre più minuti di filmato, con qualità sempre maggiore, in spazi predefiniti come CD e DVD. Nacque così l’MPEG-1, che consentiva di mettere su un CD (650 MB) un’ora di filmato con qualità paragonabile ad una videocassetta VHS. Successivamente è nato MPEG-2, progettato per le trasmissioni televisive (broadcast) e adoperato per archiviare film su DVD (DVD Video), che offre una qualità superiore rispetto al suo predecessore, creando files più pesanti. Con i computer è risultato coerente abbandonare la modalità interlacciata per visualizzare un filmato, ricorrendo al più pratico sistema progressivo: ogni frame è visualizzato interamente tutto in una volta; i filmati progressivi sono gestibili sia da MPEG-2 che dal suo successore MPEG-4. Il frame del DVD Video ha risoluzione (numero di pixel per unità) 720x576. Il fotogramma può contenere video con diversi aspect ratio, prevalentemente 1,85:1 , 1,33:1 , ma soprattutto 2,35:1. Non bisogna confondere l’aspect ratio degli schermi (4:3 , 16:9) con quello dei filmati (1,85:1 , 2,35:1 …). Ogni DVD Video è ottimizzato per essere visualizzato su TV (4:3) o su schermo panoramico (16:9) e le modalità di disposizione dei pixel nel fotogramma 720x576 variano molto. L’aspect ratio 1,33:1 è ottimizzato ovviamente per la TV 4:3 (4/3=1,33). I pixel sono disposti nel frame allo stesso modo in cui sono visti. I formati 1,85:1 (Flat) e 2,35:1 (CinemaScope o anche Panavision) sono quelli più usati per i DVD Video (in ambito cinematografico) e sono ottimizzati per gli schermi 16:9. Questi, con poche eccezioni, hanno una disposizione particolare dei pixel nel fotogramma, fatta con una tecnica detta anamorfosi. Si chiamano anamorfici i film ottimizzati per un aspect ratio 16:9. Oltre al widescreen anamorfico (visualizzato allo stesso modo in cui è stato prodotto) esiste il widescreen letterbox, adoperato per visualizzare correttamente su TV 4:3 un filmato ottimizzato per schermi 16:9 : l’immagine originale anamorfica non è dilatata orizzontalmente, bensì compressa verticalmente e sono aggiunte in alto ed in basso delle bande nere (mattes).

Bibliografia:

Webliografia: