Street art

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Movimento Artistico

Street Art

Personaggi o Gruppi

Banksy: dopo le prime esperienze da writers passa ad utilizzare stencil e vernici.

Pao: artista milanese, famoso per i suoi pinguini dipinti sull'arredo stradale.

Ivan Tresoldi: ha portato la poesia sui muri delle città.

Blu: realizza enormi figure umane sui muri delle abitazioni (soprattutto nelle favelas brasiliane) con rullo, pennelli e bombolette.

Baranowsky: applica minuscoli abiti in stoffa all'umanità stilizzata dei segnali stradali

Zys: decora con calligrammi il bianco delle strisce di Tokyo

Plug: dipinge spine elettriche che escono da veri sportelli bancomat con bombolette spray

Collettivo Space Invaders: gruppo di writers francesi che realizzano un'invasione di alieni, ispirata all'iconografia dei videogiochi, su muri e piastrelle.

Link

Luogo

La Street Art è un movimento globale, ciò rende difficile, quasi impossibile definirne il luogo d'origine.

Storia

"La "street Art" si evolve dalla pop art e dalla graffiti art, ma sviluppa tematiche più profonde. Molti writers, raggiunta una maturità artistica, sono passati alla "street art". La nascita di questo movimento non può essere ricondotta ad una data precisa, in quanto come movimento globale, non si può sapere con esattezza dove o con chi sia iniziato. L'origine può comunque essere fatta risalire agli anni Settanta a New York. L'interesse pubblico per questa "arte di strada" è esploso intorno al 2000, grazie anche agli stencil di Banksy. Da allora sono stati stampati numerosi libri che trattano l'argomento e la Street Art è spesso sfruttata dalle aziende di marketing. L'impatto della Street Art e della cultura metropolitana sull'immaginario pubblico è ormai evidente. Sempre più spesso infatti la street art influenza i prodotti e le campagne pubblicitarie, portando questa "cultura della strada" nel mainstream: in molti negozi si possono trovare magliette con le stampe di Banksy o di altri writers famosi, così come spille, borse e molti altri generi commerciali mentre altri, per esempio Obey (Shepard Fairey) hanno creato, parallelamente alle loro carriere artistiche, veri e propri brand.

Nonostante questo, quasi tutti gli street artist promuovono l'assenza di copyright sulle loro opere, incoraggiandone anzi la copia e la diffusione, fornendo addirittura kit e istruzioni per l'assemblaggio.

Poetica

La street art è un genere artistico che racchiude tutte le cosiddette "arti di strada": Stencil art, Graffiti, Sticker art, Disordinazioni segnaletiche, Performance stradali, ecc.

Le motivazioni per cui un artista diventa uno street artist sono varie: alcuni sfruttano i luoghi pubblici per portare all'attenzione della gente tematiche sociali e politiche, con messaggi e opere anche molto "forti", altri tramite l'arte si rimpossessano dei luoghi pubblici della città, sottolineando l'effettiva proprietà pubblica dei suddetti luoghi. Un'altra forte motivazione è la possibilità di esporre le proprie opere dove chiunque le possa vedere, rendendole quindi fruibili sia a chi le apprezza sia a chi le disprezza. Temi spesso affrontati sono: la libertà di espressione, il pacifismo, l'antiproibizionismo, la libertà sessuale ecc.

Unico fattore indispensabile che le accomuna è: la fruizione gratuita delle opere.

opera realizzata in strada


Ispirata dai graffiti è la ripetizione a volte quasi ossessiva dell'opera, oltre al modo di rapportarsi con gli ambienti urbani e ad alcuni materiali.

Il Wooster Collective, sottolinea come gli interventi non autorizzati su spazi pubblici siano una reazione all'egemonia di una minoranza contro il benessere psicologico della maggioranza. Anche le opere più apolitiche, realizzate in luoghi pubblici senza autorizzazione, incarnano un'istintiva ribellione contro le situazioni nelle quali il diritto di proprietà prevale sul diritto di libero utilizzo.

Alcuni artisti sfruttano le strutture pubbliche come supporto contestuale per insallazioni che attribuiscono alla preesistente struttura un significato diverso dall'originale.

Opere

  • Ghost bike project: movimento artistico nato negli stati uniti nel 2003 per rendere omaggio ai ciclisti uccisi da automobili, installano una bicicletta dipinta di bianco sul luogo dell'incidente come simbolo creativo e politico insieme.

Le installazioni di questo movimento si prefiggono di registrare un'emozione (la morte del ciclista) affermandola. Si rievocano quindi persone e luoghi che erano stati cancellati dalla memoria della comunità, nella corsa delle città verso un progresso empirico.

  • Filippo Minelli: l'artista tende ad evidenziare il divario tra il mondo in cui viviamo e il mondo effimero delle tecnologie, scrivendo il nome di qualunque cosa abbia a che fare con la vita 2.0 (società multimediale) nelle baraccopoli del terzo mondo.
  • Bubble Project di ji lee: l'artista in questo progetto promuove la libertà di espressione, applicando fumetti vuoti ai cartelloni pubblicitari di New York permettendo così ai passanti di riempire questi spazi con i loro pensieri e commenti.
  • fumetti riempiti da passanti


Correlazioni

La Street art è da sempre accomunata ai graffiti, ma a differenza del writing, la street art non è vincolata all'uso di spray e allo studio del lettering: i graffiti infatti solitamente comprendono una parte di scrittura, atta a promuovere il nome e le opere del writer stesso.

Si riscontra anche una diversità di tematiche, in quanto la street art è basata su un pensiero più sociale e politico, e tende a creare un dialogo con le persone, volenti o meno e/o ad analizzare ideali o fantasie intimistiche dell'artista. In alcuni casi inoltre, la Street Art non distrugge o copre l'ambiente preesistente, ma lo integra con installazioni, descontestualizzandole rispetto all'ambiente stesso.

Nonostante ciò, soprattutto negli ultimi anni, il confine fra le due arti si fa sempre più sottile. Le similitudini tra queste due forme di espressione artistica si trovano principalmente nel supporto usato: entrambe sono considerabili arti urbane, in quanto gli artisti operano principalmente su spazi e superfici pubbliche, sottolineando la necessità di riappropriarsi degli spazi urbani.

Voci Correlate

Bibliografia:

  • Ethel Seno (a cura di), Carlo McCormick, Marc & Sara Schiller, Wooster Collective- Trespass-Taschen

Webliografia:

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