TRAX: differenze tra le versioni

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Revisione 14:56, 28 Mag 2009

Titolo:

TRAX

Autore:

Ciani Piermario, Baroni Vittore

Anno:

1981 d.c.

Luogo:

Sito web:

Descrizione:

TRAX ("Tracks"- tracce, solchi - o, leggendo al contrario, "X-Art", arte proibita) il progetto cercava di coinvolgere il maggior numero possibile di persone, parodiando le multinazionali per quanto riguardava i modelli produttivi. In pratica, TRAX era una specie di griffe con cui chiunque poteva firmare i propri lavori. Chiunque aderiva al progetto diventava un'unità TRAX, contrassegnata dalla parola magica e da un numero che indicava solamente l'ordine progressivo di adesione (es. "Piermario Ciani - TRAX 01; "Vittore Baroni"- TRAX 02... Shozo Shimamoto - TRAX 0383..."etc.). Tra i media coinvolti in Italia, le riviste Frizzer, Frigidaire e Tempi supplementari, che nel 1985-86 pubblicarono a puntate il fumetto "TRAXMAN"(testi di TRAX 02, disegni di TRAX 03). I moduli furono performances, concerti, dischi, cassette, fumetti, racconti, poesie, films, videoinstallazioni, T-shirts, cartoline etc. Il primo prodotto di Trax, denominato Xact, è stata una serie di composizioni modulari realizzate con primi piani di organi genitali in attività. Quadrati di cinque centimetri di lato, ripetuti all’infinito, tutti abbastanza simili ma anche diversi uno dall’altro, che idealmente potessero tappezzare delle stanze intere, annullandosi in una texture indefinita, se guardati a distanza, perdendo quindi la loro connotazione di immagini pornografiche e trasformandosi in elementi decorativi senza sovraccarichi moralistici. Anche questa serie di lavori non è mai stata pubblicata, se escludiamo il resoconto finale del progetto Trax (autoprodotto) o la versione edulcorata che Oliviero Toscani ha presentato parecchi anni dopo alla Biennale di Venezia».

Collezione:

Genere artistico di riferimento:

Bibliografia:

Webliografia: