Telematic Dreaming

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Telematic Dreaming


Titolo:

Telematic Dreaming

Anno:

1992

Luogo:

Autore:

Sermon Paul

Descrizione:

Telematic Dreaming è uno dei lavori di Paul Sermon, un’opera che riflette e indaga sulla telecomunicazione. Telematic dreaming invita a riflettere sulle possibilità della comunicazione a distanza, inserita in un contesto di gioco. I visitatori sono invitati a sdraiarsi su due letti posti in luoghi diversi della mostra. Attorno ai letti ci sono dei televisori. Le persone sedute sui letti cercano un contatto reciproco mentre vengono riprese da una telecamera. La proiezione sullo schermo televisivo mostra le persone specularmente. In questo modo si possono controllare i propri movimenti e giocare con quelli degli altri. "Telematic Dreaming" di Paul Sermon è quindi un’installazione attraverso la quale due visitatori, in luoghi distanti tra loro, comunicano interagendo nel medesimo spazio virtuale in una provocatoria tele-presenza erotica. E’ stata esposta a Torino nel 1999. In uno degli spazi della mostra, immerso nella semioscurità, campeggiava un letto a due piazze. Al piano di sotto ce n’era un altro. Sdraiandosi sui letti e mostrandosi inizia così un gioco basato sulla tele-presenza: lo spettatore A interagisce con B, con la sua proiezione. Le mani cercano di afferrarsi, cercandosi ma non trovandosi. Il meccanismo offre una sensazione tattile della tele-presenza. Questo strano interagire si rivela anche un momento particolare di propriocezione. Il gioco dura a lungo e le sensazioni piacevoli aumentano. Telematic dreaming è sicuramente un’opera ambigua e seducente, con questa scelta di tirare in ballo scopertamente le tematiche dell'erotismo, del desiderio, del gioco, del sogno. Il fruitore si ritrova al centro dell'attenzione, i suoi desideri sono esauditi. L'opera svela il suo senso grazie allo spettatore, e lui si sente parte di questo tutto. Da parte del fruitore però non può bastare il solo fatto di sentirsi lusingato per essere stato scelto dall'artista a svolgere questo compito al posto suo. Deve invece riuscire a cogliere quel senso che egli stesso contribuisce a svelare. Nell'opera di Sermon si gioca col senso del tatto, il senso più primordiale, evocato e negato allo stesso tempo da artifici tecnologici che ci offrono una presenza-assenza, ma lo fanno su di un letto, che di nuovo ci può rimandare ad istinti primordiali. Un alternarsi di vicinanza-lontananza che ci richiama alla mente quelle stesse componenti che caratterizzano l'uso dei moderni mass media, e sulle quali Telematic dreaming offre un'occasione per riflettere, mettendone in scena le contraddizioni. L’opera Telematic Dreaming è stata prodotta originalmente per la mostra annuale estiva curata dal Ministero finlandese della cultura a Kajaani, nel mese di giugno del 1992. Il titolo ed il tema della mostra sono stati derivati dalla nozione "a casa" come Jean Baudrillard la concepisce in un suo saggio sulla comunicazione. Il segreto dell'interfaccia è che l'altro è sempre all'interno del suo se stesso virtuale. Sognare telematico è un'installazione che esiste all'interno di una rete telefonica digitale ISDN. Due interfacce separate sono situate in posizioni separate, queste interfacce in se stesse sono installazioni dinamiche che funzionano come sistemi di videoconferenza. Una doppia base è situata all'interno di entrambe le posizioni, una annerita verso lo spazio esterno e l'altra in uno spazio chiaro. La base nella posizione chiara ha una macchina fotografica situata direttamente sopra, che trasmette una video immagine in diretta nella base a una persona ("A") che si trova lì, ad un video proiettore situato sopra l'altra base scura. La video immagine in diretta è proiettata sopra alla base dove c’è un'altra persona ("B"). Una seconda macchina fotografica, vicino al video proiettore, trasmette una video immagine in diretta della proiezione della persona "A" con la persona "B". L'immagine tele-presente funziona come uno specchio che riflette una persona all'interno di un'altra. "Sognare telematico" gioca deliberatamente con le connotazioni ambigue di una base come superficie di proiezione tele-presente. La complessità psicologica dell'oggetto dissolve la distanza geografica. La capacità di esistere degli utenti per possedere lo spazio e il tempo è generata dal tatto in modo allarmante e reale. La coscienza degli utenti all'interno del corpo tele-presente è controllata da un voyeurismo di fondo. Il corpo può viaggiare alla velocità della luce ed individuarsi dovunque stia interagendo. In "Telematic Dreaming" gli scambi degli utenti con i loro sensi sostituiscono le mani con gli occhi.

"Telematic Dreaming" (1992) è l’opera in cui Paul Sermon punta a espandere i sensi dell'utente, quando è evidente nell’installazione che l'altro non può mai essere realmente toccato, ma che soltanto i movimenti rapidi, decisivi, possibilmente reattivi possono dare il suggerimento tenero del momento del tocco e della contemplazione ad altrettanti utenti osservati. L'impressione sinestetica e sensuale lascia la mano e l'occhio fondersi insieme ed è questo effetto che caratterizza questo lavoro come pure gli impianti a venire nei seguenti anni, fatti da Sermon in collaborazione con Andrea Zapp.

Sognare telematico era un progetto di telecomunicazione in cui l’autore voleva occuparsi di due funzioni importanti della telecomunicazione: presenza e tele-presenza fisica. Il contatto tra gli spettatori è bi-direzionale. Gli altoparlanti per il contatto vocale sono situati sotto i cuscini dei letti, in modo da avere la sensazione di una conversazione fatta da vicino. L'interazione chiara è fra il corpo telematico ed il pubblico/spettatore. La situazione intera si vive molto come un'esperienza virtuale di realtà.