Tozzi Tommaso

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Tozzi Tommaso



Biografia

Tommaso Tozzi è nato a Firenze nel 1960. Presidente dell'Associazione Culturale Strano Network. Docente all'Accademia di Belle Arti di Carrara e all'Università degli Studi di Firenze. Autore di Hacker Art BBS (1990) e ideatore del primo netstrike mondiale (1995). Membro fondatore del newsgroup Cyberpunk (1991) e della rete Cybernet (1993).

Opere

"419695"

(1987-88) art-zine by way of an answering machine. Paper and tape.

"Hacker Art"

(1989) Printed in various italian pubblications: "Cyberpunk" first italian cyberpunk anthologhy (1990), "Decoder" magazine #6 (1991), ...

Advertisment of "Hacker Art BBS"

(1990/94 - now transformed in "Virtual Town TV") Hacker Art BBS, was one of the four bbs that created the italian indipendent network "CyberNet" in 1993. In march 1991 start the echomail area "Cyberpunk" with others italian underground groups.

"Virtual Town TV"

(1994/95) realized with Strano Network. New look of Hacker Art BBS. Graphical User Interface, five lines, 28.800 baud, preview on-line of picture, video and sound (mac and windows) and multi-chat. Daily interactive transimissions on-line (multi-chat) from editorial staff on politic, rights, art, network, culture, educational and alternative. V.T.T.V. is node of Cybernet, Peacelink, European Counter Network, Fidonet, Firnet, Toscanet, OneNet Italia and The Internet (only for mail and News). In V.T.T.V. everyone can build his palace and use it to create public conferences or archives. No profit.

"Happening Digitali Interattivi"

(1992) First CD-ROM of interactive music, art and text. First edition 1300 copies (sold out). It's a collect of sound, picture and texts realized in group by about 70 italian musicians, artists and writers by way of BBS or floppy disk. You can edit 40' of music by way of omputer or you can hear it by way of audio CD player. Enclosed also a 160 pages book and a floppy disk.

"Strano Network"

(1992) Florence work group on communication. Strano Network realize alternative hypertexts with documentations on no copyright and cyber rights (TESTI CALDI - 1994), politic italian slaughter (STRAGI DI STATO - 1994), cyberpunk floppy and net magazine (METANETWORK - 1992) and artistic movements (FLUXUS - 1994). The group organized "Diritto alla Comunicazione nello Scenario di fine Millennio" (febbruary1995) the first italian meeting of no profit networks.

"Metanetwork"

(1992) Realized with Nazario Renzoni floppy and net magazine #2. Cyberpunk interactive magazine with text, picture and database distributed on floppy disk in the italian book-shops and on bbs network Cybernet. Everyone is editor and reader of the magazine!

"Opposizioni 80"

(1991). An anthology of alternative culture in the eighties in the world. 312 B/N pages book. Many texts and graphics from punk, graffiti, art street, reggae, hip-hop, mail art, situationism, hackers, cyberpunk, counter movements, and others... First edition 1700 copies (sold out).

"Diritto alla Comunicazione nello Scenario di fine Millennio"

(19 febbruary 1995) Advertisement of the first italian meeting of no profit networks at Luigi Pecci Museum in Prato (Florence). Organized by Strano Network. 12 hours, 50 rapporteur, interactive art show, netsurfing and hypertext demo. 2000 partecipants from Italy and world: sysop and users of Cybernet, Fidonet, Peacelink, P-Net, European Counter Network, Toscanet, OneNet Italia, The Internet, and many others. A conference about the future of the freedom and cyber rights on italian networks and The Internet.

Strano Network "WWW Home page"


Bibliografia

Hacktivism. La libertà nelle maglie della Rete, pubblicato da Manifestolibri (Roma, 2002)

Happening Interattivi Sottosoglia, 1989, Firenze;

Opposizioni '80, edizioni Amen THX1138, 1991, Milano;

Comunità virtuali/opposizioni reali, in Flash Art n.167, aprile-maggio, 1992;

I molteplici percorsi dell'interattività (conversazione con Massimo Contrasto), in La Stanza Rossa n.8, 1993;

Meta-network, in Happening Digitali Interattivi, 1992;

IDENTITA' E ANONIMAZIONE - Dagli scrittori di graffiti alle tags digitali IDENTITY AND ANONYMITY - From graffiti writers to digital tags in Decoder n.9, 1994, Milano (ristampato su "Conflitti Giovanili", atti del convegno "Conflitti giovanili e culture metropolitane" a Roma, ed. Costa & Nolan, 1995);

AUTODETERMINARE L'IDENTITA' - Da un racconto in "Arte Identità e Confini", atti del convegno al Palazzo delle Esposizioni a Roma, ed. Carte Segrete;

DAL SAPERE ASSOLUTO (LIBRO) AL SAPERE INDETERMINATO (RETI) in Very cyber Indeed, n.1, luglio 1995, Lubiana, Slovenia;


UN'INTERFACCIA FLUTTUANTE PER FARE MUSICA INTERATTIVA in Derive e Approdi, n.8, estate 1995;

INTERFACCIA FLUTTUANTE E DIRITTO ALLA COMUNICAZIONE intervento per il convegno "Metaforum II" all'Accademia dell'Arte di Budapest, Ungheria (insieme al gruppo Strano Network);

Strategies for Liberation, in ZKP, pubblicazione del convegno Next 5 Minutes, Amsterdam e Rotterdam, Olanda (insieme al gruppo Strano Network);

COTROPIA: LIFEWARE E COEVOLUZIONE MUTUALE intervento per il convegno "Ombra delle reti", alla Galleria d'Arte Moderna di Torino, il 12-04-1997;

SENSO, IDENTITA' MULTIPLE E COEVOLUZIONE MUTUALE intervento al seminario "Dal virtuale al reale", all'Università di Scienze Politiche di Firenze, 6-02-1998;


Sito web

Hackerart

Poetica

Di fatto nel Novecento si è progressivamente affermata una nuova concezione dell’arte che non si riconosce all’interno degli schemi ontologici tradizionali.

Arte non significa arti applicate. Arte non significa un’indagine su aspetti metafisici sviluppata attraverso i linguaggi artistici della tradizione. Arte non è ciò che può essere riconoscibile all’interno del campo della pittura, della musica, del teatro, della danza, della letteratura, ecc.

Una volta che all’arte è stato permesso il passo che ne ha autorizzato l’esistenza nel ben più vasto campo della vita, alla tavolozza dei colori ed ai pennelli si sostituiscono i processi e le relazioni sociali. Lo spazio della rappresentazione scenica viene sostituito dai luoghi della vita. Alla trasversalità dei linguaggi artistici si sostituisce la disseminazione di tali linguaggi nei nuovi linguaggi della comunicazione. Un’epigenesi che pur non annullando la reiterata esistenza dei tradizionali linguaggi artistici, ne crea nuovi che risultano irriconoscibili all’interno dei vecchi schemi dell’arte.

Per fare un esempio, arte non è la realizzazione di un nuovo prodotto visivo che può esistere esclusivamente all’interno dei nuovi media telematici (la net art). Arte è quella coevoluzione spazio-temporale di persone e cose che crea le premesse per l’esistenza di un nuovo prodotto visivo che vive nei nuovi media telematici. Arte non è la creazione dei costumi delle tute bianche, non è l’idea originale per uno slogan politico efficace, arte è l’intero insieme di situazioni che creano un processo di trasformazione verso un mondo migliore.

Sarebbe dunque l’ora che si inizi a leggere recensioni d’arte che non per forza parlano di mostre o eventi riconoscibili come tali. Sarebbe l’ora che nei libri d’arte, nelle gallerie e nei musei non vengano presentate come arte in rete solo quei lavori o situazioni che o presentano degli elementi di continuità con i linguaggi artistici tradizionali o sono comunque implicati in meccanismi di mercato artistici.

I media e i luoghi istituzionali dell’arte italiana e non solo dovrebbero assumersi l’onere, oltre che l’onore, di partecipare e contribuire alla transizione socio-culturale ed antropologica in corso. Sarebbe l’ora che lo Stato smettesse di considerare l’arte semplicemente come uno specchio delle allodole per far entrare i soldi dei turisti nelle proprie casse e si prodigasse per finanziare e promuovere quelle situazioni che sebbene all’interno della cornice del conflitto sono in grado di innestare meccanismi evolutivi di trasformazione indispensabili per la società.

Come dunque riconoscere e definire ciò che è arte da ciò che non lo è.

Un problema minore, che serve solo a gestire il trasferimento della memoria sociale.

Comunque la soluzione è il sentimento, l’empatia, il senso di appartenenza.

Ci si riconosce di appartenere all’interno di un determinato modello e lo si definisce arte.

L’hacktivism è un’attitudine. Tutto ciò che è hacker art ne determina la sua riconoscibilità.


Webliografia

http://www.strano.net/tozzi.htm

http://www.hackerart.org

http://www.lacritica.net/tozzi.htm

http://www.mediamente.rai.it/HOME/tv2rete/mm9798/98012630/e980129.htm

http://www.trax.it/tommaso_tozzi.htm