Trovando la cultura digitale

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Trovando la cultura digitale

di Pusey Stephen

Secondo Benjamin Weil , il mondo deve sempre avere un’assurda gerarchia . Anche per quelli che hanno un atteggiamento dissidente verso i violenti . Loro rimangono su di un terreno profano, chiamato “pozzo di serpente‿ e appoggiano gli onori di illuminati membri di un progetto definito elevato. La verità è certamente dietro a questo particolare che gli unisce tra di loro. Mr. Weil ha sottinteso questo , il dialogo, viene messo a fuoco in una zona ( pozzo del serpente ) ritenuta da lui scomoda. Ma nel suo discorso c’è una piccola retorica , quasi di auto-giustificazione che esamina in continuazione e in modo critico l’ ADAWEB. Tuttavia l’ Adaweb si congratula con i signori Weil e Borthwick, per la loro visione utopistica, per le loro idee e per i risultati ottenuti. L’ Ada Web, quindi viene vista come una delle stelle brillanti nel firmamento “Culturale‿ del Fotorecettore. Questa è un occasione per esaminare i modelli attuali di queste organizzazioni che costituiscono una risorsa per le Arti. Giudicando dagli esempi, sia di ADAWEB che di WORD si può capire che queste 2 sono considerati modelli da una società d’origine e che sono favorevoli entrambi ad uno sviluppo di lunga durata benché possano servire in modo positivo uno sviluppo di Breve durata. Scott Baxter presidente e capo principale dell’ICON’S (proprietari della Word), esprime in modo pragmatico la freddezza della sua società , incentrata sul “commercio reale‿ a “profitto effettivo‿. Ho detto che affermare la richiesta di possesso delle ZINE, in ogni tipo d’accordo, ma chiudendo il contatto con gli uomini d’affari; “è una cosa buona per la nostra società , e non è affatto più lunga…‿. Sia Weil che John Ippolito, appaiono poco chiari sul vero significato di indipendenza. Di sicuro ne discuteremo fino a quando non cambia il grado, variabile, di legame tra società individuale o società di gruppo. Lasciamogli chiarire il significato del termine per quel che riguardano le organizzazioni Artistiche, in particolare quella della Comunità On-Line. L’entità di una organizzazione indipendente, può dal mio punto di vista designare e costituire un fondo per molte Fonti, che possono andare dal Corporativo fino ad arrivare al Governativo, ma allo stesso tempo riesce a non permettere a questi di controllare, o dettare o di avere il totale controllo sulla durata della vita. E questa non può esser sottovalutata. Potete ricordare che alcuni mesi fa MATTEL ( il creatore di quel giocattolo onnipresente chiamato Barbie ) richiese di rimuovere dai loro Server, colore che criticavano o facevano un ritratto non positivo nei confronti del Giocattolo. The Thing, ha rifiutato di aderire, per mano dell’ideatore di The Thing cioè Wolfghang Staehle, perché sul suo sito non esiste il controllo editoriale, infatti qui è il cliente che decide di esser messo su di un sito Web, che sia un organizzazione sovvenzionata da relativi “azionisti‿ o da una singola Società “madre‿ che non possa permettersi il lusso di una tal risposta. Effettivamente la maggior parte degli ISP furono costretti a cedere alle richieste della MATTEL. Dando risalto all’argomento, si può dire che non è un discorso contro le “CORPORAZIONI‿ sia Governative, sia quelle Private o finanziate che devono dichiarare o giustificare all’ordine del giorno, il tutto perché queste organizzazioni artistiche di AZIONARI o di una Corporazione “genitore‿ o addirittura entrambi associate, possono essere dannose e intollerabili e possono comportare un allineamento degli interessi. Per citare ancora una volta Benjamin Weil, “è il rapporto tra la società di origine e la “sua‿ Digital City.Inc, consolidandola ad ampliare in modo comune entrambi le parti, tentando di capire la cosa migliore per loro. Chiaramente c’è la necessità di dibattere, formulando una strategia, che garantisca uno sviluppo a lunga durata sulla CULTURA- DIGITALE. Nell’ambiente digitale, vengono gradite le presenze di PLEXUS , Artnetweb, The Thing, Stadium ecc. ecc. Benché sono riforniti di idee Utopistiche, vengono in gran parte costruite sull’Infinanziabile lavoro dei collaboratori e dei Fondatori. Il suo progresso, non è tuttavia aiutato, ma bensì impedito da una mancanza di Capitale. Sostengo il commento di Robert Adrian , effettuato nel forum, che “ La creazione di un ambiente di appoggio alle creazioni artistiche nella rete‿ richiede “la costruzione di un fondo pubblicocce non abbia impedimenti o inibizioni‿. Allora la domanda è: Come può questa esser realizzata? La mia opinione, è che l’incitamento delle Agenzie Pubbliche,dei Ministeri Costituenti, permettano alla Cultura di essere più efficace una volta fatta come Azione Collettiva. Un associazione di professionisti Net-Worked Culturali, possano riunire le loro risorse ed esperienze, e questa potrebbe essere adatta a facilitarla.